RIMINISUDBLOG

ACQUARENA PASSA IN CONSIGLIO


DI SIMONE BERTOZZIAlla fine Rimini avrà la sua Acquarena, avrà la sua piscina pubblica dopo trent'anni di attesa. E' questo l'unico verdetto dopo sette ore di acceso dibatto in consiglio comunale, chiacchiere a tratti anche un po' ridondanti. Ma ci sta, fa parte del confronto politico, comprese quelle scaramucce spesso un po' sterili. Il mio conto personale: un paio di complimenti e tanti “vaffanculo”, non solo dagli ultras grillini. Perché non le ho mandate a dire, ne al sindaco ne tanto meno alla minoranza. Alla giunta ho spiegato come, a mio parere, sia stata gestita male e frettolosamente una partita che avrebbe dovuto partire da più lontano e trovare una più ampia condivisione in maggioranza. E ho rivendicato il ruolo di “dissidente”, perché il dibattito sulla localizzazione resta sacrosanto. Ho attaccato le strumentalizzazioni del M5s, ma mi sono pacificamente accodato alla richiesta di Camporesi che chiedeva la presenza di Cagnoni in consiglio comunale. Non sto qui a ripetere che gli accordi sono accordi, che la vendita di quei terreni era parte di un piano finanziario già votato e che sarebbe stato pretestuoso mettersi di traverso a quello che era soltanto l'ovvio completamento di un iter che, tra l'altro, prevedeva un ampio risparmio del territorio rispetto alle previsioni precedenti. Sulla piscina, alla luce dell'ultima commissione e dei dati dell'assessore Brasini, non ho dubbi: Acquarena e Garden possono coesistere, perchè la domanda è ampiamente superiore all'offerta, che in fin dei conti verrà ampliata di appena cinque corsie (tralascio i discorsi sulla sostenibilità a Nord). La polisportiva di via Euterpe continuerà a fare quello che ha sempre fatto (e bene), mentre la nuova Acquarena dovrà (oltre a sostituire l'attuale “pozza” del Palazzetto) intercettare tutto quel nuoto convenzionato che oggi non trova risposta o in molti casi emigra a Riccione (più sinergico di così?). Insomma, un dibattito che non può essere liquidato con qualche battuta o semplificato con i soliti slogan. Noi crediamo di aver fatto la cosa giusta, difendendo un'opera strategica come il Palas e inserendo, in quella zona che prevedeva già una funzione pubblica, la tanto sospirata piscina. Una struttura indispensabile che forse tra qualche anno sarà difesa e incensata da tutti. Un po' come successe con la Darsena. BUONANOTTE! — soddisfatto.