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L'INDULTO SECONDO DI PIETRO...


L’espresso in edicola ha dedicato la copertina e l’articolo principale all’inchiesta “Odissea Carcere” a firma di Riccardo Bocca. Chi leggesse l’articolo rientrando in Italia dopo qualche anno e quindi non essendo informato sui fatti accaduti nel frattempo si formerebbe una falsa opinione degli avvenimenti. Il mio partito si è impegnato, certamente più di ogni altro, ad evitare che la legge sull’indulto venisse approvata. Io ho denunciato la sua inutilità per risolvere il problema dell’affollamento carcerario, che infatti dopo poco più di un anno è tornato ad essere quello pre indulto. Ho detto, e scritto, che serviva per non mandare in carcere funzionari corrotti e furbetti del quartierino legati ai partiti, più che a far uscire migliaia di delinquenti comuni che, nella maggior parte, appena liberi hanno continuato a commettere reati (70% secondo L’espresso). E che l’indulto era un segnale per tutti coloro che avessero voluto venire a delinquere nel nostro Paese. L’indulto lo hanno pagato i cittadini vittime di reati e le forze di polizia e la magistratura che avevano duramente lavorato per affermare la giustizia. Chi ne ha goduto i frutti sono i partiti, di destra e di sinistra, che hanno evitato il carcere ai loro sodali. L’articolo de L'espresso, dopo aver illustrato l’esplosione dei carcerati scrive dell’indulto: “La sintesi di un provvedimento fallimentare denuncia chi non l’ha votato (come An e Lega)”. L’Italia dei Valori non è citata, io non sono menzionato. Mi aspetto che in futuro si scriva che l’indulto l’ho proposto io e che Mastella si è opposto.