RIMINISUDBLOG

CONTRO LE INFILTRAZIONI CRIMINALI CI VUOLE UNA STRATEGIA..


CONTRO LE MAFIE A RIMINI,SALA ARCHI 5 MARZOA Rimini sud il problema delle infiltrazioni della criminalità più o meno organizzata lo abbiamo denunciato da tempo e qualche modesto risultato positivo lo abbiamo anche ottenuto grazie al lavoro della Magistratura e delle forze di polizia locale e nazionale.Monitorare,informare,discutere con i cittadini,tenere desta l'attenzione e collaborare con le istituzioni paga ma occorre razionalizzare e rafforzare questo modo di presidiare politicamente il territorio coinvolgendo un sempre maggiore numero di imprenditori e di persone.Un Night club a Miramare,collegato a un boss pentito di camorra, sorto da un giorno all'altro sulle ceneri di una nota discoteca in disarmo ha chiuso i battenti con altrettanta sorprendente velocità dopo la denuncia di associazioni e cittadini.E lo stesso è capitato per la gestione di un bar tristemente famoso per uno scontro a fuoco e per una sala scommesse aperta accanto e poi repentinamente chiusa.E lo stesso vale per un pub a Marebello gestito dallo stesso boss pentito,ritrovo di balordi e malavitosi, a cui la Magistratura ha messo i sigilli.Poi due negozi di alimentari gestiti da un'organizzazione malavitosa dedita all'usura e alle estorsioni sono stati sequestrati e i membri della banda arrestati.E' presto per facili entusiasmi e per batterci pacche sulle spalle ma qualcosa ha cominciato a girare per il verso giusto nel cosiddetto bronx.Ora la questione è stata rilanciata dalle recenti inchieste della Direzione Distrettuale Antimafia su Rimini e il terreno è fertile per fare quei passi in avanti che da tempo chiediamo senza successo.1-Occorre un Osservatorio provinciale permanente a Rimini sulle infiltrazioni delle mafie del quale facciano parte le associazioni di territorio e le associazioni di categoria,allargato a rappresentanti delle istituzioni elettive in veste di invitati.Questa struttura dovrebbe avere un ruolo dinamico e informale e deve servire a stimolare la partecipazione dei cittadini,a informare e a formare la cultura anti-mafia attraverso iniziative pubbliche di sensibilizzazione come la distribuzione mirata di questionari e l'elaborazione e la pubblicizzazione dei dati raccolti.Non deve essere uno strumento burocratico dai tempi lunghi e dai veti incrociati ma un'occasione per creare un argine sociale e politico contro il crimine.2-Chi affitta,vende o cede la gestione di un'attività economica deve essere aiutato a capire con chi ha a che fare altrimenti può succedere che onesti cittadini in buona fede diventano inconsapevoli strumenti dei boss come è successo dalle nostre parti.La questione è delicatissima per ragioni di privacy,ma con un pò di buona volontà,se nessuno cerca di fare il furbo,si può migliorare di molto anche se non risolvere del tutto.3-Occorre combattere politicamente e moralmente l'economia grigia che mette in relazione d'affari rispettabili cittadini e stimati professionisti con gli emissari dei clan in nome del principio che "pecunia non olet" .Commercialisti,avvocati,notai,banchieri,propietari di immobili,mediatori d'affari devono essere veramente responsabilizzati e additati al pubblico ludibrio quando forniscono la struttura logistica e di consulenza per la penetrazione criminale.E' un pò forte lo so ma dobbiamo cominciare ad abituarci all'idea se vogliamo evitare la colonizzazione.4-Nel settore delle piccole pensioni o dei piccoli alberghi fuori mercato stiamo assistendo da anni a rapidi processi di subingresso di soggetti italiani dal sud e balcanici che pur sprovvisti di esperienza o apparentemente di mezzi col tempo hanno allargato il loro campo d'azione creandosi dei piccoli imperi.Bravi!E in controtendenza rispetto a un mercato saturo e decotto che annaspa nella crisi finanziaria globale.Miracoli del genio e dell'inventiva forestiera o siamo alle solite coperture di ben altre attività???Ma anche qua nessuno è fesso e certi atteggiamenti,certe procedure gestionali e alcuni fatti denunciati circa l'abitudine di qualcuno di girare ostentatamente  armato non ci possono lasciare dormire tranquilli.Per cui diamoci una mossa come giustamente sta facendo l'associazione Pio Latorre,abbiamo appena cominciato e c'è molto lavoro da fare.