Bloggatutto

Un'altra settimana


Atmosfera elettrica questa settimana in ufficio. Già di lunedi’ i grugniti erano il maggior segno di considerazione verso l’esistenza degli altri. Man mano che passavano i giorni quest’atmosfera si e’ progressivamente trasformata in un senso di poca sopportazione da parte dei vari colleghi verso gli altri. Per capire la situazione bisogna sapere che il mio ufficio non e’ proprio un “ufficio” nel senso stretto del termine, ma solo una scrivania e una sedia, condivise con la mia “succube” (la collega con la qualifica piu’ bassa della mia) e posta all’interno di un altro ufficio piu’ grande, che non c’entra nulla con quello che facciamo noi (o, meglio, NOI non c’entriamo nulla con quello che fanno loro!). Insomma, mi sa che questi siano i giorni del “marchese” e che uomini e donne perdano qualcosa di consistente (cervello) da tutti i bui. Proprio stamani parlavo con una collega di questa situazione e lei diceva proprio le mie stesse cose, senza che prima le avessi esternato i miei pensieri. Il brutto e’ che questa collega e’ proprio “bona”. Bona non di corpo come puo’ essere una strafiga, una superciurmata che fa vedere che e’ stratopa, ma e’ solo una stratopa perche’ attizza un casino: come si dice, fa sangue. Insomma, lei li’ si e’ accorta che in ufficio il clima e’ a dir poco elettrico e che le donne, quell’altre, hanno il dente avvelenato. Purtroppo ce l’ha anche l’unico uomo (altro) presente, il quale, pare, ha le mestruazioni mentali, anziche’ vaginali. Il clima, come dicevo, non e’ dei piu’ tranquilli, tanto che non si possono fare battute, sorrisi, prendere il caffe’ con qualcuno, invece di qualcun altro, ma nemmeno prenderlo con tutti, perche’ da noia se si prende il caffe’, ma anche se non si prende!!! AZZ! Qui ci vorrebbe un vero e proprio Manuale di sopravvivenza in Ufficio che insegni a dribblare le varie situazioni e a non farsi travolgere da passioni che esulano dal normale contesto lavorativo. Le invidie si sentono e si toccano con mano, ma, secondo me, certe volte le persone esagerano a lasciarsi andare a certi sentimenti, perche’ poi coinvolgono gli altri in una specie di tutti contro tutti, in cui ognuno fa come i pinguini per scaldarsi: finisce nel centro del gruppo. Finire nel centro del gruppo non sarebbe un male, se non fosse che e’ quel centro che detta le passioni e i sentimenti del momento, perche’ dentro una volta ci finiscono i normali, l’altra gli allupati, l’altra ancora gli invidiosi, poi anche le zoccole, gli attaccabrighe, i seriosi, gli invidiosi, le lesbiche, ecc., ecc., ecc. Non ho nulla contro chi ha gusti sessuali diversi dai miei, ma tutto finisce nel gran calderone, per cui e’ poi l’andazzo generale che ne risente, facendoci guadagnare solo coloro che da questi comportamenti ne traggono un vantaggio personale. E se cosi’ e’, a nulla vale essere seri!   AZZ!, Alo, ma quanto 6 profondo oggi!!!   Si’, sto a 300 metri sottacqua!!!!   AZZ. AZZ. AZZ.