Il popolo napoletano si sa, e' un popolo che ha delle caratteristice comprovate e inattaccabili.... tra le quali la superstizione e la devozione nella religione e nei Santi, strettamente correlati tra di loro.Perche', se da un lato il napoletano venera con accurata devozione un Santo,come San Gennaro ,nello stesso modo crede in alcune figure leggendarie ,di tutt'altro genere, come "o munaciello".Innumerevoli sono le storie che si raccontano nei vicoli della citta',cose che cerchero' di illustrare nei post a venire, cose che viste o sentite da fuori portebbe a storcere il naso oppure allibirsi di fronte ad alcuni aneddoti o riti che hanno una valenza molto importante per i napoletani e che vengono tramandati con fiera dedizione ,come qualcosa da custodire gelosamente.Quando si pensa ai Santi di Napoli il primo che viene in mente e' appunto San Gennaro.Questi in realta' , non e' nato a Napoli ma a Benevento ed e' stato praticamente adottato dalla citta' quando le sue spoglie furono sistemate nel Duomo nel 1492, il suo nome era Ianuario e discendeva infatti dalla famiglia gentilizia Gens Januaria sacra al bifronte Dio Giano. Qundi Gennaro (trasformazione napoletana di Ianuario) non era il suo nome, bensì il cognome. Fonti non ufficiali ci dicono che il suo vero nome fu Procolo.Senza dubbio si puo' tranquillamente affermare che e' uno dei piu' noti e conosciuti tra i Santi di tutto il mondo,ha venticinque milioni di devoti ed ha una venerazione che si annovera da secoli , tutta la storia d'Europa si e' inchinata dinanzi al suo busto ,gente comune,nullatenenti e delinquenti dai Re ai Papi,anche Napoleone ,che ovunque andasse saccheggiava il piu' possibile, quando fu a Napoli ,non solo non tocco' nulla per timore di scatenare l'ira del Santo in piu' gli fece dono di un capolavoro in oro e argento. Si narra che ,nei tempi in cui Napoli visse una delle peggiori catastrofi come l' eruzione del Vesuvio ,nel 1872, le popolane portarono in giro per i quartieri la testa di San Gennaro (ovvero il busto in argento che e' tutt'ora esposto nel Duomo) per aver la grazia di far cessare l'eruzione .
NAPOLI TRA SACRO E PROFANO (parte I)
Il popolo napoletano si sa, e' un popolo che ha delle caratteristice comprovate e inattaccabili.... tra le quali la superstizione e la devozione nella religione e nei Santi, strettamente correlati tra di loro.Perche', se da un lato il napoletano venera con accurata devozione un Santo,come San Gennaro ,nello stesso modo crede in alcune figure leggendarie ,di tutt'altro genere, come "o munaciello".Innumerevoli sono le storie che si raccontano nei vicoli della citta',cose che cerchero' di illustrare nei post a venire, cose che viste o sentite da fuori portebbe a storcere il naso oppure allibirsi di fronte ad alcuni aneddoti o riti che hanno una valenza molto importante per i napoletani e che vengono tramandati con fiera dedizione ,come qualcosa da custodire gelosamente.Quando si pensa ai Santi di Napoli il primo che viene in mente e' appunto San Gennaro.Questi in realta' , non e' nato a Napoli ma a Benevento ed e' stato praticamente adottato dalla citta' quando le sue spoglie furono sistemate nel Duomo nel 1492, il suo nome era Ianuario e discendeva infatti dalla famiglia gentilizia Gens Januaria sacra al bifronte Dio Giano. Qundi Gennaro (trasformazione napoletana di Ianuario) non era il suo nome, bensì il cognome. Fonti non ufficiali ci dicono che il suo vero nome fu Procolo.Senza dubbio si puo' tranquillamente affermare che e' uno dei piu' noti e conosciuti tra i Santi di tutto il mondo,ha venticinque milioni di devoti ed ha una venerazione che si annovera da secoli , tutta la storia d'Europa si e' inchinata dinanzi al suo busto ,gente comune,nullatenenti e delinquenti dai Re ai Papi,anche Napoleone ,che ovunque andasse saccheggiava il piu' possibile, quando fu a Napoli ,non solo non tocco' nulla per timore di scatenare l'ira del Santo in piu' gli fece dono di un capolavoro in oro e argento. Si narra che ,nei tempi in cui Napoli visse una delle peggiori catastrofi come l' eruzione del Vesuvio ,nel 1872, le popolane portarono in giro per i quartieri la testa di San Gennaro (ovvero il busto in argento che e' tutt'ora esposto nel Duomo) per aver la grazia di far cessare l'eruzione .