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IL MIO PAESE.....


http://youtu.be/JDiU-7xlkpUUno al giorno.... Ciò vuol dire 365 malati di tumore ogni anno solo a Casoria!!! Ps le immagini che si vedono, sono praticamente le zone adiacenti al campo rom nelle vicinanze dell'ikea, via Cantariello ...Casoria .....L'abitato presentava un nucleo storico, riconducibile alle attuali Via San Benedetto, Via Padre Ludovico, Via Santa Croce e Via San Mauro, da cui dipendevano masserie e casali, in particolare sulle strade di collegamento verso la vicina Napoli.Il centro abitato, oggi è uno dei maggiori della Campania (la popolazione è quasi quadruplicata tra il censimento del 1951 e quello del 1991), con 80000 abitanti ha conosciuto la maggiore espansione demografica negli anni anni 1960, quando divenne il principale polo industriale del Mezzogiorno, oggi interamente dismesso. Tra gli anni settanta e gli ottanta la città di Casoria era detta «la Sesto San Giovanni del Sud» per la presenza di molte industrie di rilievo nazionale, tra cui spiccavano la Rhodiatoce, che vi produceva il terital, la Resia, le Acciaierie del sud, la Calcobit. Quella che come nome ha per significato "casa d'oro": casa, abitazione rurale; e oro, riferito alla fertilità del territorio. Nel 1815 divenne capoluogo di un circondario del Regno delle Due Sicilie nel quale erano ricompresi 19 comuni. Nell'organizzazione ecclesiastica apparteneva alla diocesi di Napoli e dipendeva dall'arciprete di Afragola. Quella che come nome ha per significato "casa d'oro": casa, abitazione rurale; e oro, riferito forse alla fertilità del territorio. Nel 1815 divenne capoluogo di un circondario del Regno delle Due Sicilie nel quale erano ricompresi 19 comuni. Nell'organizzazione ecclesiastica apparteneva alla diocesi di Napoli e dipendeva dall'arciprete di Afragola.Il territorio paludoso venne bonificato agli inizi del XIX secolo. Quella che era stata una landa malsana divenne terra fertilissima, in grado di fornire fino a 5 raccolti l'anno, grazie alla fertilità della terra vulcanica, della superficialità e abbondanza della falda freatica e della laboriosità dei contadini. Fino agli anni 1950 fu un centro prevalentemente agricolo, con un'economia fondata principalmente sulla produzione e commercializzazione del vino e della pasta e della lavorazione della canapa e della mela annurca. E invece oggi...cos'è oggi!?
VIVA L'ITALIA....