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L'idiozia serpeggia nei blog

Post n°943 pubblicato il 14 Luglio 2011 da redazione_blog

Q

uesto post lo scrivo dopo pranzo, perchè ora mi tocca lavorare. Intanto però anticipo il titolo perchè dopo una breve lettura di qualche pagina sparsa, mi è risultato davvero impossibile non arrivare a conclusioni su quello che ho letto. Parlerò, tra le altre cose del silenzio nei blog, silenzio musicale intendo, perchè di silenzi di questi tempi ve ne sono altri, anche di più corposi.
Parlerò dunque del silenzio indotto dall'oscuramento dell'area video e della reazione di chi si sente privato di un giocattolino.
Riprendo a lavorare, ma mi è impossibile altresì, prima di spegnere il pc, non elaborare anche la frase di chiusura di quello che sarà questo post: "se vi oscurassero i glitter cosa fareste?"

************

"Mamma mamma, mi hanno oscurato i video su Libero, che tristezza, che angoscia, il mio blog non è più lo stesso, senza un'anima, senza un suono, senza più la possibilità di esprimere il mio estro creativo. Oh che angoscia questi blog e profili tutti uguali!"

Taci, cojote e vai a lavorare!


Questa dovrebbe essere la risposta tipo di una mamma, o perchè no, una moglie, al figlio/marito, magari ultraquarantenne, che gira per i blog di Libero travestito da cartone animato, sempre pronto a lasciare commenti sdolcinati in ogni post, compresi quelli in cui gli utenti si ammazzano di improperi o, il blogger di turno, esprime il proprio dolore per la perdita di una persona cara.

Ma io non sono nè una mamma nè una moglie, sono una blogger intollerante ed inacidita, che si sorprende ancora della varia e desolante umanità osservabile attraverso i blog.
Così accade che, di fronte alla sorpresa di trovare un giorno l'intera area di Libero Video oscurata, abbia deciso di farmi un giretto tra i blog ed osservare le reazioni dell'utente medio.
C'è chi si è domandato perplesso perchè mai un haker abbia deciso di introdursi nel suo blog ed oscurargli d'improvviso tutti i video, lasciando però lo strano messaggio: "Il servizio non è al momento disponibile".
"Perchè mai proprio a me? E' un'ingiustizia però!"
C'è chi ne ha approfittato per far girare messaggi multipli di tipo diffamatorio, addebitando la responsabilità del fattaccio a due directors e tanti, ma proprio tanti, in pieno stile beota, sono poi coloro che hanno deciso di rilanciare quei privati nelle messaggerie di mezza community, anzi, perchè non pubblicarli proprio nei blog, a mò di post copia-incollato?...in fin dei conti il concorso in diffamazione è un concetto per alcuni troppo difficile da inquadrare.
Vi sono poi coloro che hanno deciso di fare una ricerca su google, veri furbastri ed intraprendenti scopritori di vetuste verità e,  di lì a poco, vi è stato un via vai di voci e di post atti a ricondurre l'oscuramento di Libero Video alla presenza di video-pedopornografici.
Notizia vera, per carità, nulla da eccepire, peccato che risalisse al 2008 e prima di gridare al lupo sarebbe stato il caso di guardare la data del pezzo giornalistico che si riportava.
Poi, finalmente, qualcuno ha scoperto l'amara verità: Libero video è stato condannato, in primo grado, nell'ambito di una causa intentata tre anni fa da RTI (Mediaset) per violazione del diritto d'autore, riguardo  estratti audio video presenti sul portale. Si parla prevalentemente di clip tratte dai programmi televisivi Amici, il Grande Fratello, I Cesaroni, Le Iene, Striscia la notizia, Zelig, I liceali ecc...
Il Tribunale di Milano ha chiesto la rimozione di tutte le clip, pena la sanzione giornaliera di 250 euro per ogni video che dovesse rimanere visibile.
Stralciata invece la richiesta di risarcimento, che dovrà essere giudicata in altra causa, fermo restando che si parla di un bel quantitativo di noccioline: 100 milioni di euro, mica pizza e fichi eh, ragazzi, stiamo parlando di circa 200 miliardi delle vecchie lire!
Dal canto suo Libero, secondo articoli pubblicati in questi giorni, prepara il ricorso in appello e l'egiziano Naguib Sawiris, proprietario del giocattolino che ci permette di trastullarci al pc,  fa sapere, da un lato, che Orascom rispetterà qualsiasi decisione presa dai giudici italiani, dall'altro che, (occhio a chi tocca), resta da accertare di chi sia la responsabilità del fattaccio, in ultima analisi: "Comunque - ha aggiunto Sawiris - bisogna accertare se la responsabilita' e' di Libero.it, che e' solo un mezzo, o degli utenti che hanno caricato i video".

A questo punto, data l'ampia diffusione dei fatti sopra riportati, pensavo che il campionario di idiozie fosse terminato in community,
pensavo che, data la gravità della situazione, non avrei più dovuto leggere interventi da nobel dello stupidario.
Invece mi giungono via mail ed in messaggeria inviti a condividere post su questioni di grande importanza per tutti: la lettera aperta rivolta da alcuni blogger allo staff di Libero perchè sblocchi l'html dei profili e consenta a noi poveri utenti, di lanciare in autoplay i video musicali di Youtube anche nei profili, con buona pace del fatto che Libero abbia in questo momento ben altra e paffuta gatta da pelare.


************

"Mamma mamma, è un'ingiustizia però. Per pochi personaggi irrispettosi delle regole ora dobbiamo pagare tutti!"


Taci cojote, Libero sta facendo pulizia, sta applicando dei filtri o sta pensando cosa fare del giocattolino, e sotto diversi punti di vista, magari anche probatori!


"Mamma mamma, cosa vuoi che c'entri io in questa storia i miei video non erano televisivi ma musicali!"


Taci cojote, quelle musiche non le avevi mica composte tu...


"Mamma mamma, questo è un sopruso non possono oscurare tutti i video per cancellare quelli incriminati, la musica sui profili è un nostro diritto!"


Taci, cojote e rileggiti il regolamento di community,  e le note legali, non solo possono sospendere i servizi del portale quando più gli aggrada ma, tu non puoi neanche TRASMETTERE, attraverso blog e profili contenuti coperti da diritti d'autore altrui.


"Mamma mamma, ma quei video con la mia musica da sballo preferita li avevo caricati io, non possono privarmi dell'accesso ai miei contenuti!"


Ecco, appunto, cojote, quei video con la musichetta da sballo li avevi caricati proprio tu e, nonostante la musichetta da sballo non ti appartenesse,  hai spuntato l'opzione nella quale dichiaravi che fosse tua. Pensa un pò, l'ha detto pure Sawiris!


************

Peccato, devo interrompermi. Mi è appena arrivato via mail l'invito a condividere una lettera aperta allo staff. E' qualcosa di vitale importanza per noi!
Cosa c'è di vitale importanza per noi? Le manfrine per la musica nei profili o la consapevolezza di che cosa stia accadendo ed accadrà sul web italiano e mondiale?
Piattaforme come Youtube, di proprietà google, sono già state condannate in Italia per una vicenda simile a quella che oggi coinvolge Libero.
Analaga causa è stata intentata in Spagna da Telecinco, le cui richieste sono state però rigettate dai giudici spagnoli.

Youtube, a difesa del copyright, ha creato da tempo Content ID, una tecnologia che consente ai proprietati dei diritti d'autore di fornire copia delle proprie opere d'ingegno,  indicando cosa fare nel caso gli utenti le condividano illegitimamente:  rimuoverle, affiancarvi annunci pubblicitari o semplicemente essere informati del fatto che esse sono state caricate. Più di 1.000 aziende audiovisive, in Europa, utilizzano Content ID. In Italia, lo fanno tutte le principali emittenti televisive  ad eccezione di una, indovinate quale?

Ma l'attacco ad internet sotto l'egida del diritto d'autore è tuttavia una questione globale, combattuta a spada tratta dalle major discografiche e cinematografiche nonchè dalle aziende audiovisive in genere. Ovunque si affronti il problema, serpeggia un denominatore comune, quello di rendere i provider poliziotti della rete.
Poco senso ha ribadire, come nel caso del regolamento Agcom, che si voglia colpire la pirateria in grande stile, il P2p e non certo gli utenti. Perchè alla resa dei conti l'ha detto anche Sawiris,  la responsabilità è degli utenti ed i caxxi, scusate se è poco, ma alla fine saranno i nostri, in termini di limitazioni, in termini di rischi, in termini di spese giudiziarie da sobbarcarci ecc ecc ecc.



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"Mamma mamma, ma è di vitale importanza condividere la lettera aperta allo staff! Devono ridarci la possibilità di inserire musica nei nostri profili!"

Taci cojote, se ti oscurassero i glitter cosa faresti?

 

 
 
 
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