BLOG PENNA CALAMAIO®

scritto da : ANDY.JAY

Sono qui... e la memoria sta proiettando nella mia testa "una piccola parte" di quel meraviglioso film che è la Vita... non mi capita spesso...

13 anni... estate... le estati di una volta (o mio dio parlo come un anziano)... le estati in cui, da giugno a settembre, faceva solo caldo... senza tregua. E' il secondo anno, ormai, che i miei hanno acquistato una piccola villetta in una delle tante zone balneari che, da Taranto, si distendono per tutto il tacco dello stivale, fino a raggiungere la punta più a sud d'Italia: Otranto. Io sono felice...posso godermi per davvero l'estate... ed ho trovato parecchi amici giù in spiaggia. Percorro a piedi la strada che dalla villa arriva direttamente sulla litoranea... soli 700mt circa... tutt'intorno una marea di case e villette... una attaccata all'altra. Sono le 16.00... solo gli sfigati vanno in spiaggia prima... e poi il caldo sarebbe insopportabile... Noto subito in lontananza Valeria, Nicko, Andrea (detto Greenpeace), Cristina, Francesca, Nico, Diego..etc ...in quegli anni la comitiva era composta da 35 e più ragazzi... tutti amici..tutti! Tre ombrelloni aperti dove sotto di loro campeggiavano teli, zaini (invicta), bottiglie d'acqua, nemmeno una crema solare... e due chitarre.... che suonavamo fino alle otto e mezzo di sera urlando a squarciagola le canzoni di Vasco, Battisti, 883 e tante altre...la spiaggia era nostra... tutta nostra... e la gente non sembrava infastidita...anzi, partecipava volentieri e cantava con noi... mentre i bambini ballavano sulla sabbia in mezzo alla combriccola...

I bagni si son sempre fatti all'imbrunire..ormai stracotti e scottati dal sole di tutto il pomeriggio... era il momento migliore... l'acqua già trasparente di suo...a quell'ora diventava "color vetro"... sotto la sabbia bianca e qualche conchiglia immobile... il mare al tramonto diventava "immobile"... un tiepido letto di seta blu e se volevi sentire un pò più di refrigerio bastava avanzare di qualche passo ed allungare i piedi verso il fondale dove ci sono le correnti fredde. Quanti canti su quella spiaggia... quante insabbiature abbiamo fatto e ricevuto... quante corse in acqua... e sfiniti.. mentre la gente "normale" scende giù in litoranea per riempire i bar... le pizzerie..i ristoranti e le sale gioco... noi... completamente zuppi... avvolti nei nostri teli... facevamo rientro a casa per una velocissima doccia... una divorata di frutta e poi di nuovo insieme agli amici... fino a tardi... senza una lira in tasca... ma con tanta fantasia e giovinezza da vendere...

tratto da:  HAPPY HOUR