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Due post in uno...

Post n°193 pubblicato il 17 Maggio 2007 da redazione_blog
 

Pubblico un post di consal già proposto da Digiland come Blog del Giorno.
I commenti dei visitatori sono stati a tal punto offensivi da costringere l'autore ad inserire una nota di riflessione intitolata "Il Silenzio".
Esiste anche un bullismo del web...
Chiediamo spesso che il blog del giorno ci proponga validi spunti di discussione, salvo poi dimostrare nei fatti che cerchiamo solo occasioni per sfogare aggressività repressa e frustrazioni.
Io spero che i lettori di Blog Penna Calamaio sapranno dimostrarsi migliori di quei commentatori. Ho buoni motivi per crederlo.

redazione_blog

Io "ex bullo"

immagine

Mi rivolgo a tutte le vittime del bullismo chiedendo innanzitutto scusa.

Io sono stato inizialmente vittima dei bulli per poi diventare io stesso bullo.
Nella mia prima parte dell’adolescenza ero completamente tempestato di brufoli, venivo quindi chiamato con i più disparati soprannomi quali “brufolo bill”, oppure, “brufolo” l’ottavo dei sette nani, e cosi via. Riuscii ad uscire da queste umiliazioni cominciando io stesso a prendermi in giro. Smisero di offendermi, i bulli non provano gusto per chi ha auto ironia.

Superai il problema, il mio viso diventava più delineato, insomma diventai quello che si chiama “figo”.
Dimenticai presto cosa significasse non essere accettato e diventai io un “bullo”, ma non uno di quelli che picchia o minaccia, ma la peggiore delle specie, quello che umilia, quello che mette in risalto i difetti delle persone.
Quindi offendevo chi era grasso/a chi aveva un naso “notevole”, oppure dicendo: “quello porta sfiga”,  e tutto il resto...

Per fortuna nessuno delle persone che ho offeso ha deciso di togliersi la vita, ma uccidevo la loro anima.

Penso a quel ragazzo che non si sentiva accettato ed ha sgobbato in un call center per potersi permettere un intervento al naso, morendo durante lo stesso.
Oppure più recentemente l’ultima vittima che ha fatto il gesto più estremo che si possa concepire e cioè togliersi la vita, perché additato con epiteti “gravissimi” come frocio.

Io non sono stato la causa di nessuno degli ultimi accadimenti, ma mi sento lo stesso colpevole.

Chiedo pertanto scusa a tutte le vittime dei miei scherzi beceri, scusatemi per avervi fatto soffrire.

Il mio blog non tratta questo genere di argomenti, si rivolge a tutt’altro, mi sembrava doverosa questa mia digressione.

Il Silenzio

Adesso che il rumore sembra essere finito sono d’obbligo alcune considerazioni.

Il post in cui ho affrontato il tema del bullismo aveva un significato che andava oltre a delle semplici scuse, il post serviva da monito a tutti coloro che “oggi” si macchiano di questo orribile atto di vigliaccheria, ma non solo a loro. A coloro che ogni giorno vessano sul luogo di lavoro i loro colleghi o subalterni, mi pare si chiami mobbing, a coloro che ogni giorno nelle caserme compiono atti di nonnismo (anche se la leva obbligatoria non esiste più, esiste quella volontaria, e le cose non sono cambiate sotto questo aspetto). Molti mi hanno detto che il mio gesto è tardivo, verissimo, ma io mi rivolgo a tutti coloro che ancora sono in tempo. Altra cosa, odio chi offende, la dialettica ci sta tutta, essere contrario a quello che il mio pensiero pure, ma chi ha sporcato questo blog con gli insulti e le volgarità deve solo vergognarsi, in alcuni commenti era fortemente presente un senso di odio, di disprezzo, il post serviva solo ad attirare l’attenzione su un problema serio. Qualcuno ha commentato scrivendo che “chiedere scusa è ormai diventato abbastanza usuale” è vero, ma nessuno mi obbligava a farlo, non sono uno che è stato “beccato” e per avere delle attenuanti generiche si è nascosto dietro un finto pentimento. Adesso continuerò a fare quello che mi è sempre piaciuto: scrivere…

scritti da:  consal  su:  La poesia dell'amore

 
 
 
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