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LE STRANE PECORE VARIOPINTE
Post n°361 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da morton0
Già…così mi sembra che siamo noi italiani e la nostra politica. Pecore variopinte di colori diversi, ma sempre pecore. Nuovi assetti che sanno di muffa, dal sapore misto, antichi come una ruga profonda e moderni in quanto moderni…maddeché? Una ruga che sembra non avere nessuna storia. Una ruga che sembra nata solo per volere del tempo, che affascina, come fosse un simbolo di chissà quali patemi passati, figlia di mille esperienze che l’hanno disegnata sul volto di una faccia a forma di stivale, forse per i troppi calci presi in faccia… Quelle pecore variopinte pascolano nello stesso prato, eppure ci sono quelle grasse ed opulente, che mutano colore ad ogni transumanza, che ormai, orfana delle stagioni, si ripete con cadenze irregolari e provoca il mutamento dei colori delle pecore variopinte, quelle opulente. Le altre seguono, ma si muovono dopo. Belano, imprecano, ma seguono, come ammaliate da quei colori intermittenti, le pecore opulente. Le pecore rosse sono rissose; le pecore nere sono pragmatiche e seguono l’ariete dal mantello ricresciuto miracolosamente, patinato come una biglia da biliardo, senza batter ciglio. E così, il più psichedelico degli arieti, l’ariete Mastelloni che sembra una di quelle sfere che si trovano sopra le piste delle discoteche, ha innescato una nuova transumanza verso pascoli sempre più magri per le pecore magre di ogni colore e grasse per le pecore nere e opulente. Lui farà la pecora bianca nel gregge delle pecore nere, visto che, in quanto ad opulenza non è certo secondo a nessuno. A breve, ci ritroveremo in fila davanti ai seggi, a dare il nostro vello al padrone. Scritto da PietroSergi su: Pietro Sergi |