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Bipartitismo farsa!

Post n°382 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da redazione_blog
 

Dopo la farsa delle primarie dell’UNIONE per decidere chi doveva essere il candidato leader alle elezioni del 2006, (da una vita tutti sapevamo che sarebbe stato Prodi come poi fu!); dopo la farsa delle primarie del PD per decidere chi ne sarebbe stato il leader, (da una vita tutti sapevamo che lo sarebbe stato Veltroni come poi fu!); dopo la farsa delle primarie berlusconiane per decidere lo scioglimento di FORZA ITALIA e la nascita del PDL, (da una vita tutti sappiamo che quanto Berlusconi decide nella politica del centrodestra cosi poi è!), ancora una volta noi italiani ci ritroviamo al cospetto dell’ennesima farsa architettata dai nostri politici per illuderci che anche l’Italia è una democrazia, che davvero nel nostro paese il popolo è sovrano, che in Italia sta per avviarsi una nuova svolta politica!

Quando nacque la cosiddetta Seconda Repubblica e con essa il presunto bipolarismo, in tanti -  politici, giornalisti, politologi, storici – spesero gran parte  del loro prezioso tempo per convincerci che in questo modo finalmente anche l’Italia si allineava alle grandi democrazie occidentali dove l’esistenza politica di due grandi schieramenti politici rendeva più stabile e sicuro il governo del paese. Quanto è accaduto a Prodi per mano di Mastella e Dini, grazie alla modifica della legge elettorale effettuata dal centrodestra poco prima che si ritornasse a votare con l’istituzione del Porcellum che sancì paradossalmente la vittoria del centrosinistra sul centrodestra malgrado quest’ultimo alle elezioni avesse preso trecentomila voti in più al Senato!, ha dimostrato quanto fragile fosse il bipolarismo italiano visto che consentiva ai partiti di minoranza di usufruire di un così forte potere di veto da potersi permettere il lusso di tenere in ostaggio il governo, minacciandolo di farlo cadere ogniqualvolta qualcuno della maggioranza si azzardava a proporre qualcosa che andava contro i loro principi o interessi. Su quest’esempio fallimentare, si sono poste le basi per istituire un nuovo bipartitismo simile a quello che nella Prima Repubblica vedeva l’esistenza della DC da un lato e del PCI dall’altro con tutta una sorta di partiti satelliti che rispettivamente giravano loro intorno.

La farsa cui oggi noi italiani stiamo inconsapevolmente assistendo e a cui il 13 e 14 aprile parteciperemo è quella del presunto restauro del bipartitismo nel paese in contraddizione con le candidature a premier non solo dei leader dei due grandi partiti nazionali, come si presume debba essere, ma anche dei leader di partiti minori che si candidano a premier (ma allora che razza di bipartitismo è?)

La nascita del PD e del PDL, contrariamente a quanto vorrebbero farci credere, non sancisce affatto il ritorno del bipartitismo ma è semplicemente un maldestro maquillage cui si sono sottoposto i due poli preesistenti nella speranza di ingannare la gente spacciandosi per nuovi.

Diversamente non può essere un PD che, prima per bocca del suo Segretario dichiara di essere intenzionato a correre da solo alle prossime politiche per evitare di essere sottoposto ai ricatti dei partiti di minoranza, e quindi di avere grosse difficoltà a governare se vincesse le elezioni, e poi prima annette a sé l’IDV di Di Pietro, ( e questo può anche starci) quindi, a meno di clamorose rinunce all’ultimo secondo, i Radicali di Pannella, partito per statuto anticlericale e antiproibizionista che non si sa come riuscirà a integrarsi in una forza politica qual è il PD formata da una grossa fetta di cattolici, alcuni fin troppo ortodossi come la TEODEM Binetti, cui non va a genio il solo pensiero di ritrovarsi a sedere fianco a fianco con i rappresentanti della Bonino e di Panella, dando in questo modo ad intendere che il Pd non è un partito ma un polo come lo fu l’UNIONE sgravato però del peso della sinistra radicale che a sua volta si è fusa in un nuovo soggetto politico LA Sinistra Arcobaleno con Bertinotti candidato premier! 

Nell’opposto versante le cose non vanno certo meglio visto che il PDL altro non è che la vecchia CDL, dove confluivano i partiti del centro destra con i singoli simboli, cui è bastato cambiare la consonante iniziale, imporre a qualcuno di rinunciare al simbolo come ha fatto Alleanza Nazionale e la lega nelle liste del centrosud, e il gioco è fatto, presentando Berlusconi candidato a Capo del Governo!

Oddio, è  vero che rispetto alla CDL nel PDL manca l’UDC di Casini che si è rifiutato di rinunciare al proprio simbolo in cui compare lo scudo crociato, presunto specchietto per le allodole per i nostalgici della DC, ma non dimentichiamo che Casini è sponsorizzato dalla CEI la quale ha tutto l’interesse affinché in Italia esista un partito in cui possano incarnarsi i valori cristiani alla faccia di Berlusconi che dice di esserne il paladino! E dunque Casini a sua volta correrà come candidato premier sponsorizzato da Vaticano, pardon, dalla CEI! Ma non finisce qui, il fatto stesso che Tabacci e Baccini, entrambi fuoriusciti dall’UDC di Casini abbiano fondato insieme a Pezzotta la Rosa Bianca per posizionarsi al centro e bilanciare l’egemonia del PD e del PDL, accogliendo nelle loro file un ex democristiano doc come De Mita, uno dei padri fondatori del PD, estromesso dalle candidature da Veltroni per raggiunti limiti di età, con Tabacci che correrà al premierato, è la dimostrazione chiara, evidente che in Italia, almeno in apparenza!, non si è restaurato il bipartitismo bensì è nato il pentapartitismo!

Ma che questo pentapartitismo sia  solo una squallida montatura di facciata, dando ad intendere che a giochi fatti i partiti alternativi al PD e al PDL si posizioneranno sullo scacchiere politico in virtù delle proprie tendenze per appoggiare chi tra il Pd e il PDL ha vinto alle elezioni, lo desumiamo dal fatto che quando si propone un faccia a faccia televisivo tra i candidati premier ci si riferisce solo a Berlusconi e Veltroni e non a Berlusconi, Bertinotti, Casini, Tabacci e Veltroni come invece sarebbe più giusto che fosse visto che tutti e cinque corrono da premier! Questa abissale anomalia fa sorgere un dubbio: non è che i partiti di Bertinotti, Casini e Tabacci altro non sono che satelliti mascherati da pianeti per far convergere su di sé i voti degli indecisi e di quei tanti cittadini ormai schifati da questa politica, togliendosi la maschera ad elezioni avvenute, mostrando ognuno la propria realtà satellitare, offrendo in dono al pianeta cui gira silenziosamente intorno la dote dei voti raccolti nelle urne per accrescerne il potere in parlamento a dispetto di quei tanti italiani che votando loro erano convinto di non dare la propria preferenza a chi non gli andava a genio?

scritto da:  kayfakayfa  su: LA VOCE DI KAYFA

 
 
 
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