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Foto di redazione_blog


A: Il Presidente della Repubblica Italiana, Ministero della Difesa



Questa petizione  è stata aperta per il Maresciallo Marco Diana

,militare italiano di Villamassargia (CA), di 36 anni, malato di cancro

e prossimo a morte certa, anzi per i medici è già un miracolo che sia

ancora vivo. Per lo Stato è morto qualche anno fa quando, nel dossier

dei deceduti che la Direzione generale della sanità militare ha

prodotto per la commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito, c'era

il suo nome. Oggi il maresciallo dei Granatieri di Sardegna riceve la

pensione minima nonostante diverse commissioni mediche gli abbiano

riconosciuto l'invalidità per causa di servizio. Diana è stato in tutte

le missioni italiane prima del 1998 . La commissione parlamentare

indaga lentamente ma lo Stato non può non assumersi le proprie

responsabilità.



Marco oggi chiede la medaglia al valore militare per aver dato la

salute e la vita per il suo Paese, ma i tempi si allungano e Marco sa

di non avere tanto tempo, vuole stringere tra le mani la sua medaglia ,

è il suo desiderio.



Pensiamo che sia dovuto, da parte dello Stato questo riconoscimento a

una persona che ha dato la propria salute e sta dando la propria vita

alla la bandiera tricolore.



Non solo, per le cure che sta affrontando, Marco ha necessità di

continui spostamenti verso il continente, che hanno un costo, come

hanno un costo i farmaci che usa per curarsi, ma nessuno di questi gli

viene coperto dallo Stato, che anzi pare essersi tirato indietro.



Chiediamo che gli venga restituita la propria dignità di uomo

indipendente, chiediamo che gli venga dato e restituito quello che gli

spetta, in termini economici e morali.



Il prezzo che lui ha pagato e che continua a pagare è troppo alto, ma è

nulla in confronto alla grande responsabilità di uno Stato, datore di

lavoro, sordo e cieco.

 
 
 
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