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Gli errori del fascismo

ALL'INDOMANI DELLE DICHIARAZIONI DI ALEMANNO, PROVIAMO INSIEME A VERIFICARE SE, DEL PERIODO FASCISTA, IL MALE ASSOLUTO FURONO LE SOLE LEGGI RAZZIALI.


La presunta affermazione di Alemanno che l'errore del fascismo sarebbe stato soltanto quello di aver emanato le leggi razziali ha fatto discutere. Certamente è stata ritrattata ma avrà degli effetti nelle convinzioni di una parte della popolazione. Non tutti studiano la storia sui libri, qualcuno preferisce fidarsi di quello che dicono alla televisione, è meno faticoso. Così diventa facile la creazione di un'apologia del fascismo che ci potrebbe condurre a ripetere i gravi errori del passato. Chi non si ricorda i propri errori è condannato a ripeterli.
Il fascismo all'inizio era composto da uno sparuto numero di picchiatori che si aggiravano per le campagne seminando il terrore tra i lavoratori che reclamavano i propri diritti. Spranghe di ferro, olio di ricino erano gli argomenti utilizzati. La giustificazione di tali azioni era soprattutto quella di fermare l'eventuale rivoluzione comunista. Per questo motivo i proprietari terrieri erano ben felici di finanziare quei simpatici ragazzotti che costringevano i loro lavoratori a fare il proprio dovere. Le violenze si susseguirono in modo sempre più intenso. Per porre freno al clima di guerra civile si tentò in qualche modo la "parlamentizzazione" del fascismo. Giolitti commise il primo errore di accettare Mussolini come alleato. La marcia su Roma fu una doccia fredda per molti che probabilmente non avevano previsto un esito del genere. A marciare erano circa 15000 uomini male armati, se il Re avesse voluto, avrebbe potuto facilmente contrastare i "dimostranti" con l'esercito. Non lo fece, anzi, fece qualcosa che resta ancora un mistero dopo molti anni, diede a Mussolini l'incarico di Primo Ministro. La parlamentizzazione del fascismo non frenò le violenze. Ovviamente Mussolini non aveva ancora la maggioranza parlamentare così fu cambiata la legge elettorale ed introdotta la famigerata legge "Acerbo" la quale prevedeva un importante premio di maggioranza. Dopo le elezioni il fascismo era finalmente padrone sia del Governo che del Parlamento. Matteotti denunciò presunti brogli elettorali e casualmente fu trovato cadavere un mese dopo. L'omicidio Matteotti segnò una crisi profonda del fascismo, ovviamente il mandante era Mussolini, ma nello stesso tempo (la dittatura non si era ancora stabilita) fu obbligato a cercare i colpevoli, qualcuno si rendeva conto di cosa stava per significare l'avvento del fascismo. Un anno dopo, era il 1925, le opposizioni vennero messe fuori legge, gli oppositori politici vennero arrestati.

Il fascismo fu denominato anche la "macchina del consenso", rappresentò il primo caso in cui i mezzi di comunicazione di massa furono utilizzati per ottenere l'appoggio della popolazione. Non c'era la televisione, ma c'era la radio. La stampa fu imbavagliata e posta sotto controllo, l'informazione era monopolizzata dal regime. Mussolini, che in precedenza non era molto cattolico, prese accordi con la Chiesa, e riuscì a firmare il concordato. Negli anni 30 l'Italia risentì della profonda crisi economica che attraversava il mondo, gli italiani non lo sapevano ovviamente, la disoccupazione era un reato, il regime cercava di nascondere in qualche modo tutto ciò che poteva minare la fiducia della popolazione. Prima della seconda guerra mondiale gli italiani dovettero affrontare due guerre una per la conquista dell'Etiopia nel 1935, si trattava di una vera e propria guerra di conquista nella quale furono utilizzati strumenti particolarmente feroci; e la guerra per aiutare il fascista spagnolo Franco a conquistare il potere. Morirono molti italiani. Tanto è vero che Mussolini, dopo essere diventato alleato di Hitler, informò il dittatore tedesco (era il 1939) che l'Italia non sarebbe stata pronta ad affrontare un conflitto per almeno tre anni. Hitler considerava l'Italia un alleato di serie B, ed invase la Polonia, i successi dei tedeschi sembravano facili, in meno di un anno aveva messo in ginocchio l'Europa. Mussolini ebbe paura di non poter prendere parte al bottino di guerra ed intraprese una guerra parallela contro la Grecia. Gli italiani per quasi tutto il conflitto mondiale furono un peso per i tedeschi, accumularono una sconfitta dietro l'altra....beh mi fermo qui, mi dispiace di non poter approfondire di più...

scritto da: Aresmorelli    su: tutti contenti

 
 
 
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