Creato da redazione_blog il 10/12/2006

BLOG PENNA CALAMAIO®

La piazzetta dei blogger, un'agorà virtuale, un luogo d'incontro e, soprattutto, una pagina infinita da scrivere insieme!

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 

 

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

surfinia60Louloubellecassetta2io_chi_sonomelen.meredazione_blogrob2001angels1952misteropaganoGinevra_2021lady73sbacer.250forddissecheconfinianima
 

 

« Non credete a questa mai...Più che puoi (...e avevo... »

LA STRADA VERSO L'INFERNO

I dati emersi nella fuga di notizie di questi giorni sembrano essere certi: Caster Semenya, campionessa mondiale degli 800 metri a Berlino, è metà uomo e metà donna, in quanto in possesso di attributi maschili e di organi femminili.

Che dire? Tutto in perfetta regola, ogni elemento può rientrare nelle rassicuranti categorie di sempre. La Iaaf (International Association of Athletics Federations) e il comune buon senso di chi si aspettava tutto ciò hanno avuto quello che di fatto speravano di ottenere: un chiaro, lucido caso di ermafroditismo, come tale da tacciare nelle sue implicazioni sportive. Non so cosa succederà ora, con ogni probabilità le verranno tolti i titoli conquistati a Berlino. La giustizia sportiva seguirà il suo corso, come sicuramente è giusto che sia. E'successo a Pistorius per i vantaggi che gli avrebbero procurato le sue protesi (per lui ci siamo indignati ...), succede ora a Semenya e ai vantaggi derivanti dal suo dosaggio massiccio di testosterone (per lei/lui siamo meno inclini ad indignarci, ma si sa: ci sono diversità più vicine, altre più lontane ...).

Ma chi è davvero Semenya? Ci interessa davvero sapere chi c'è dietro la fredda etichetta diagnostica, che si da il caso sia anche un pesante stigma sociale, di "ermafrodita"? Toh, forse c'è una persona, magari un ragazzo o una ragazza (si parla di un/una diciottenne, per carità!), che ha tentato in tutti i modi di farsi strada tra chiusure mentali del suo paese, possibili rifiuti, latenti o manifesti, della sua famiglia, derisione e scherno dei coetanei. Magari, un ragazzo o una ragazza che nello sport ha cercato disperatamente un luogo di rivalsa, un motivo di riscatto, perché nella vita si può anche accettare di perdere, ma se madre natura ti ha sputato contro in questo modo, merda, o corri e vinci, oppure ti spari ...

Semenya l'ermafrodita perde. Vince la logica classificatoria, vince la giustizia sportiva, vince la cieca e ossessiva ricerca di un ordine universale, dove tutto deve essere al suo posto e mai fuori posto.

Semenya a posto non è, Semenya paga restituendo la medaglia, ma anche la sua dignità dipersona.

Un pensiero a lei, ributtata nell’inferno da dove tentava di uscire. Un messaggio a chi si occupa di queste cose e che sicuramente non legge queste righe: nulla da dire sulla correttezza del verdetto, crudamente inattaccabile e ineccepibile, ma tanto da dire sui modi attraverso ai quali si è arrivati a questa conclusione … Non servivano riflettori, non serviva tanta fanfara per proclamare una pomposa intenzione a sistemare le cose, come le leggi dello sport e e di madre natura “richiedono” … Quando ci sono di mezzo persone, magari di diciotto anni, ermafrodite o non, serve di più un silenzio rispettoso, perché all’inferno già di per se si sta male, ritornarci dopo una favola, ancora di più …

(per chi volesse approfondire il tema dell'ermafroditismo con tutte le sue implicazioni psicologiche nei giovani consiglio vivamente la lettura del libro Middlesex di Jeffrey Eugenides. Illuminante ...!)


scritto da Morton0  su Scherzo o follia?

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963