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Ha senso festeggiare l'8 Marzo?

Post n°730 pubblicato il 08 Marzo 2010 da redazione_blog
 

C

ome tutti gli anni l’8 marzo le città si colorano di giallo, si propinano decine di iniziative per colorare la festività, manifestazioni, spettacoli, incontri, dibattiti e momenti di riflessione per analizzare il ruolo della donna sotto molteplici aspetti: quello di madre, sorella, moglie, amante, casalinga e lavoratrice. Fiumi di parole, frasi fatte che non sono altro che fumo negli occhi per ovattare una realtà ben diversa. Una realtà che le donne intelligenti, con la D maiuscola, ben conoscono e sanno che non è più una giornata di festa e di lotta a favore delle donne. Anno dopo anno mi convinco sempre di più che la festa dell’8 marzo è una festa da abolire perché non c’è proprio niente da festeggiare, non è altro che una breve, impercettibile carezza per far dimenticare i giorni bui, le violenze subite, l’arroganza di chi per 364 giorni considera le donne, un problema da arginare, le rivali da sottomettere. Festeggiare non ha più alcun senso anche perché si è dimenticato il vero significato della festa che è stata assorbita dal consumismo più sfrenato. La colpa non è solo dei maschilisti che hanno timore di perdere i diritti acquisiti, ma è sicuramente anche di un certo tipo di donna festaiola che non rammenta nemmeno come la festa sia nata per ricordare il sacrificio di 129 operaie dell’ industria tessile, le quali - nel lontano 1908 a New York - morirono nell’incendio doloso dello stabilimento in cui si erano asserragliate per protestare contro le pesantissime condizioni in cui erano costrette a lavorare. Questa donna nell’8 marzo vede solo un giorno di libertà, cena con le amiche, e perché no la trasgressione. Un giorno in cui può finalmente trasgredire credendo di poter spezzare quelle catene che l’hanno tenuta segregata per 364 giorni. Mera illusione perché il giorno dopo la mimosa sarà sfiorita e al risveglio dovrà affrontare nuovamente la cruda realtà di tutti i giorni e sarà così per altri 364 giorni.

 

scritto da: shardana0    su: Sardinia

 
 
 
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