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Ancora violenze commesse da minori. Ma i genitori, dove sono?


Le cronache ci riferiscono di una ulteriore violenza di gruppo, della quale sarebbero stati attori protagonisti dei minori. Carnefici e vittima, tutti bambini poco più che neonati mi verrebbe da dire, data la loro età. Il magistrato sostiene che molto probabilmente lo spunto per questa loro....."bravata" l'abbiano avuto da alcune trasmissioni televisive, mandate in onda in orario protetto.Sapete una cosa? A me fa ridere sentir parlare di orario protetto in televisione, per cui nelle ore del giorno in cui è più probabile che ci siano dei minori davanti all'elettrodomestico, si deve stare attenti a ciò che si manda in onda. E' come se avessimo delegato...o meglio, è come se i genitori avessero delegato a chi fa i palinsesti delle televisioni, il compito educativo. E allora, quando i ragazzi sono fra le quattro mura scolastiche, il compito pedagogico è affidato agli insegnanti. Quando sono a casa, questa incombenza è affidata alla televisione. E i genitori, quando è che svolgono il loro compito? A me sembra che essi, una volta sbrigata la pratica sessuale, una volta concepito l'erede...insomma dopo essersi fatta una sana scopata non protetta, considerino finito lì il proprio compito...tanto c'è la società a surrogarli, a sostituirsi a loro nel compito educativo. E loro possono finalmente pensare ai propri comodi...la carriera, la palestra...l'amante.Tempo fa ad esempio, una nota serie televisiva che va in onda nel preserale di Raitre, Un posto al sole, fu messa sotto accusa perchè uno dei protagonisti faceva esplicito uso di stupefacenti. Apriti cielo, il movimento dei genitori insorse, gridando allo scandalo perchè quella trasmissione televisiva avrebbe mandato in onda un messaggio diseducativo ai minori. Vorrei rispondere a quei....mezzi-genitori che non è con la censura che si educano i figli, men che meno delegando questo compito ad altri. Il fenomeno droga esiste e non è non facendolo vedere in televisione che si combatte. Piuttosto, mi sarei aspettato da un genitore avveduto, non una protesta conigliesca verso la Rai, quanto l'aver affrontato l'argomento con il figlio o i figli. Magari mettendosi a vedere il programma assieme a loro, commentando le scene...insomma dialogando con i figli sui rischi derivanti dal consumo di stupefacenti.Fare il genitore è il mestiere più difficile che esista e non si risolve in una scopata, in una botta e via insomma.Sono tutti bravi a fare le persone emancipate, illuminate, ma all'occorrenza, quando si tratta di educare i figli, i genitori mi sembrano tanti struzzi buoni solo a metter la testa sotto la sabbia...non prima però di aver delegato il proprio compito a qualcun altro.scritto da: DannyDT   su: Gli appunti di Danny