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Questione di filosofia....


Credo che tradire sia una necessità, cedere all'impulso riproduttivo, cercare un compagno sessuale migliore del nostro, perdersi nella profondità della psiche umana. Tradire è naturale, è questione di feromoni. Tradire è una spinta evoluzionistica, personale e umana, una filosofia che spiega un bisogno, il desiderio corporeo ad una necessità che accomuna tutte le specie. L'uomo è un animale pensante, e come tale tende a ricercare il miglior partner disponibile, colui che è geneticamente migliore per produrre una stirpe sana. La differenza con gli animali è che noi tendiamo a costruire una famiglia stabile con un solo partner, respingendo così un istinto, anche quando la metà della mela non è più la nostra metà ideale. Ci si nasconde dietro scuse, motivazioni più o meno plausibili, giustificabili a volte, per il semplice fatto che siamo cresciuti in una società che ci impone di avere uno ed un solo partner per volta, possibilmente uno e basta. Possiamo prendere ad esempio culture che non prevedono queste modalità, culture non per forza attuali, ma del passato, che indicavano vie diverse. Certo è che convincendoci di dover per forza rimanere con il proprio partner anche quando non è più il caso non si aiuta di certo l'evoluzione. L'evoluzione... ma qui si parla di tradimenti affettivi, mirati a cercare di colmare vuoti o a ferire l'altro, atteggiamenti di infantilismo represso, freudiano. Possiamo decidere se considerare il tradimento un evento scientifico, e quindi giustificabile, o un evento sociale, e quindi perdonabile. scritto da: nereyamcfire   su:  Alba scura