Qualche giorno fa, in occasione della Giornata della Memoria, qualcuno mi ha fatto notare di rimanere spesso stupefatto di fronte alla capacità che hanno avuto certe persone di far fronte al trauma e di riuscire, malgrado tutto, a ricostruirsi una vita. Come non stupirsi? Reduci dei campi di concentramento, ma anche bambini e adolescenti con alle spalle storie di maltrattamenti e di abusi, donne che portano i segni di ferite fisiche e psicologiche difficili da rimarginare, persone sopravvissute a calamità naturali o a eventi bellici, i quali riescono a fare i conti con le loro parti mutilate e offese e ad autorealizzarsi in campi diversi dell’esperienza, rappresentano testimonianze viventi di come risorse psicologiche inattese possano modificare il corso degli eventi. Oggi si parla, prendendo a prestito un concetto di appartenenza della fisica e
SCOPRIRSI RESILIENTI ...
Qualche giorno fa, in occasione della Giornata della Memoria, qualcuno mi ha fatto notare di rimanere spesso stupefatto di fronte alla capacità che hanno avuto certe persone di far fronte al trauma e di riuscire, malgrado tutto, a ricostruirsi una vita. Come non stupirsi? Reduci dei campi di concentramento, ma anche bambini e adolescenti con alle spalle storie di maltrattamenti e di abusi, donne che portano i segni di ferite fisiche e psicologiche difficili da rimarginare, persone sopravvissute a calamità naturali o a eventi bellici, i quali riescono a fare i conti con le loro parti mutilate e offese e ad autorealizzarsi in campi diversi dell’esperienza, rappresentano testimonianze viventi di come risorse psicologiche inattese possano modificare il corso degli eventi. Oggi si parla, prendendo a prestito un concetto di appartenenza della fisica e