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ESSERE MAMMA OGGI


Io, che pure una sprovveduta non sono mai stata, da quando sono mamma mi sono talvolta trovata in difficoltà oggettive perchè, tra problemi logistici, lavoro e quant'altro non avevo modo di confrontarmi seriamente con le istituzioni che dovrebbero essere preposte a sostegno delle famiglie.Basti pensare alla tragica trafila burocratica che si deve subire per iscrivere un bambino al nido, alla scuola materna et cetera.Nessuno si diverte a non trascorrere buona parte della giornata col proprio figlio, lavorare è diventato necessario ed il costo della vita non consente di stare a pensarci troppo. E lo dico io che pure non ho difficoltà economiche,grazie al cielo.
Tuttavia ti segano da qualunque parte tu ti possa girare. Le limitazioni si sprecano e cadono a pioggia su qualunque donna abbia desiderato o anche lontanamente progettato di mettere al mondo dei figli.Se, ad esempio, una donna non può allattare personalmente a causa della scarsità del proprio latte, è costretta a comprarne di artificiale, insomma, quello in polvere.Quante famiglie se lo possono permettere? E' sempre troppo caro, e i bambini devono pur essere nutriti. Ma appena varcato il confine, le stesse marche te le vendono a prezzi irrisori in qualunque supermercato o farmacia!!!Consideriamo anche che all'estero o in alcune aziende italiane, sono stati creati i nidi e le scuole materne aziendali, per consentire alle madri che lavorano di stare più vicine ai propri figli? E, ultimo ma non meno importante, senza svenarsi economicamente?Qui in Italia gli incentivi economici per la nascita dei figli sono irrisori.Una famiglia media spesso non ce la fa ad arrivare nemmeno a metà del mese, non dico alla fine.Se poi gli altri figli vanno a scuola, molti di voi sapranno che, anche senza sprecare nulla, zaini anche non firmati, libri di testo, abiti normalissimi, trasporti pubblici per arrivare a scuola incidono largamente sul bilancio delle famiglie.Anche l'istruzione è un diritto, però di questo passo sarà così per pochi, ma non per tutti.Ma, tanto per rimanere ai figli più piccoli, l'accesso a nidi e scuole materne pubbliche è una specie di girone dantesco. Ho provato personalmente questa esperienza e vi assicuro che non è affatto divertente. Sembra di chiedere la carità a quello Stato che dovrebbe garantire un servizio degno di questo nome. O non rientri nella graduatoria a causa del reddito "troppo alto" o il limite massimo di accoglienza è già stato raggiunto nei pochi nidi e scuole materne cittadine.Perdere un lavoro conquistato con anni di sacrifici non è sempre una buona idea. Quindi o si paga profumatamente la baby sitter di turno, che è quasi una specie di mutuo mensile, o si sborsano mensilmente ingenti somme di denaro per tenere i figli in istituzioni private similari, magari con orari maggiormente flessibili.Vogliamo dedicare un fuggevole pensiero anche alla pochezza mentale dei tanti
impiegatucci frustrati che stanno dietro a certi sportelli? E che non sanno nemmeno fornire quelle poche semplici indicazioni necessarie a semplificare la vita delle mamme? Che dire poi delle assurde limitazioni che i datori di lavoro impongono, a parità ufficiale (non ufficiosa, badate bene) dei sessi, a noi donne quando facciamo carriera ma anche non, o ci presentiamo ad un colloquio di lavoro e mettiamo al mondo dei figli o ne attendiamo uno?E tutte le limitazioni delle nostre leggi, così illuminate, a proposito della fecondazione assistita? Sappiamo tutti quanto costa sulla pelle di noi donne se solo dobbiamo ricorrervi.Per questo, e non mi sento proprio di biasimarle, molte di noi vanno all'estero per poter avere la gioia di diventare mamme. Mentre qui, la miopia dei politici e le ingerenze della Chiesa fanno il bello e il cattivo tempo. La Chiesa influenza le leggi italiane. Ma le leggi italiane non possono entrare in merito alle decisioni della Chiesa. Non fa una grinza eh?Poi rimpolpiamo il pietoso palinsesto e andiamo a protestare platealmente in trasmissioni da naftalina. Il tutto allietato da gran scornarsi di luminari, sociologi, e tutto il bestiario di macchiette che fa da tappezzeria o leit motive. Così è,se vi pare.Se l'Italia è un paese a crescita prossima allo zero, non lamentiamoci troppo. Proviamo a svecchiare leggi obsolete e anacronistiche, creiamo nuove opportunità per le famiglie anche di fatto, guardiamo al futuro senza paraocchi.Governo,sveglia!!! Invece di consentire ai politici di aumentarsi lo stipendio a dismisura, investi nella famiglia. Ma non solo, chiaramente. E' ora di cambiare un mucchio di cose.Scritto da bimbayoko   su: Around my heart ...