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Chi ha sparato a J.R? Il dr. House!


Ovvero, ieri e oggi dei serial televisiviProprio in questi giorni si tiene a Milano il Telefilm Festival 2008, ormai giunto alla sesta edizione, in cui saranno presentati episodi inediti dei serial più seguiti e amati.Ma perché piacciono così tanto alla gente? Vediamo un po’ di ragionarci su insieme …
I serial televisivi forse possono piacere perché i protagonisti delle storie sono spesso degli antieroi, ovvero persone che agiscono come noi, che pensano più o meno come noi, che sono tormentati dalle nostre stesse preoccupazioni, che provano emozioni simili alle nostre. Alter ego  o vicini di casa, sono sempre a portata di mano e ci permettono di spiare dal buco della serratura della loro porta, aprendoci davanti agli occhi uno scenario in cui la quotidianità fà la parte della regina indiscussa. Non siamo più nel regno della donna bionica o di superman, ma di casalinghe con lo strofinaccio in mano o papà nevrotizzati, perché non riescono a tenere a bada i propri figli. Come non riconoscersi?I serial televisivi possono piacere perché sostituiscono quelle che un tempo erano le nostre fiabe. A prescindere dai loro contenuti, essi presentano una struttura narrativa simile, fatta di incipit, di svolgimento con tensione emotiva e finale mozzafiato ma lieto, che a volte può trasmettere messaggi anche positivi. D’altronde, che fiaba sarebbe se senza un bel “e vissero felici e contenti?” e che telefilm poliziesco sarebbe se il tenente Colombo non smascherasse il colpevole?I serial televisivi possono piacere anche perché rappresentano degli osservatori privilegiati dei cambiamenti sociali, uno specchio di come eravamo ieri e di come siamo oggi. Pensiamo anche solo alla famiglia tradizionale e ai nuovi modelli familiari che si stanno diffondendo oggi: dalla famiglia Bradford, che già all’epoca era considerata alla stessa stregua di una macroscopica anomalia ginecologica (famiglia composta da un vedovo con sette, dico sette
figli!), alle attuali Casalinghe Disperate (Desperate Housewives), divorziate e con pochissimi figli, per giunta devianti o disadattati. Non solo: nelle serie televisive si sono identificate ed aggregate intere generazioni, che sono cresciute all’insegna di celebri tormentoni storici, dal “Hey” di Fonzie, al corrucciatissimo “Ma cosa stai dicendo!?!” di Arnold, per non dimenticare il cartonista “Ciucciati il calzino!” di Bart Simpson!E che dire delle icone medico-chirurgiche di tutti i tempi (il dottor Kildare, Trapper, il dottor George/Ross e il dottor House), che tengono così tanto unito e coeso l’immaginario collettivo femminile? Io sono cresciuta con le famiglie Cunningham e Bradford, mi sono incollata al televisore per J.R e i suoi colleghi petrolieri del tempo, non disdegnando i lucertoloni mangia topi dei Visitors; ora, che sono un pochino più disincantata e meno imbevuta di sogni, mi piace intrattenermi con i dialoghi superlativi delle Casalinghe Disperate, con qualche capatina dalle parti del Dottor House … E voi, dal vostro armadio dei ricordi e degli affetti, quale serie televisiva di ieri vorreste tirare fuori? E oggi, quale vi intriga di più? Scritto da Morton0