Finalmente è alle porte, per alcuni è già arrivata, per altri ancora è, purtroppo, già finita. Sto parlando naturalmente di quel proverbiale appuntamento annuale che si chiama vacanza.Il senso di vacanza, ovvero la percezione della possibilità di rompere gli schemi rigidi della quotidianità, incomincia già nel momento in cui la si prepara. Decidere il luogo di villeggiatura, programmmare il viaggio, preparare la valigia sono azioni che, se per alcuni possono rappresentare una fonte ulteriore di stress, per alti sono un piacevole preludio di ciò che avverrà. La scelta della meta, come è facilmente intuibile, non è casuale, ma risente dei tratti distintivi della nostra personalità.Mare o monti? Se siamo tipi riflessivi ma nello stesso tempo attivi, romantici, amanti della natura, della pace e della serenità, con ogni probabilità tendiamo a scegliere la montagna; se invece siamo più estroversi, allegri e socievoli, con tendenza alla pigrizia, allora la spiaggia fa per noi ...Volendo spingerci oltre, scomodando la simbologia dello spazio secondo la psicoanalisi, il mare, con la sua ampia orizzontalità e i suoi aspetti morbidi e sinuosi (la sabbia, la distesa d'acqua) evoca un senso di passività e il desiderio regressivo di lasciarsi cullare, quindi qualcosa di associabile alla dimensione "materna" del ricevere. La montagna, invece, ci sfida con la sua impnente verticalità, ci richiede fatica, sforzo e impegno, qualcosa insomma che richiama la dimensione "paterna" dell'agire. I due ambienti si differenziano anche per il loro grado di apertura sociale: più estesa, anche se superficiale, al mare (stretto contatto fisico, sovraffollamento, chiasso di voci e di musica), più limitata ma apparentemente più profonda in montagna (piccoli gruppi in cammino, incontri occasionali e con saluto nei sentieri, silenzio e contatto con la natura). In entrambi i casi, abbiamo a che fare con dimensioni che ci appartengono e che concorrono a formare il nostro modo di essere.Naturalmente, nulla di tutto questo è da intendersi rigidamente, anche perchè nella tipologia attuale di villeggiatura vi sono molteplici sfumature (ad esempio, un soggiorno in una spiaggia solitaria ...) che ne diminuiscono la portata e rendono i controrni più sfumati. Resta il fatto che ognuno di noi è portato, con i propri mezzi e le proprie possibilità, a confezionarsi una vacanza su misura, come se fosse un abito da sartoria, sulla base dei propri bisogni, tendenze ed inclinazioniE voi ... mare, monti o altro?!?Scritto da
Morton0
