Sissunchi era all'epoca la donna più insultata e temuta di Libero. In principio non sapevo chi fosse, non sapevo cosa fossero i moderatori e non sapevo neanche cosa diavolo fosse un blog. Ne leggevo uno in verità, su Splinder, il blog di Fulvia Leopardi, ma lo leggevo e basta...mica sapevo che si trattasse di un blog! Fulvia pubblicava periodicamente gli articoli di una certa sissunchi, anzi, aveva aperto un blog apposito su Splinder per raccoglierli. Un giorno cliccai il link e giunsi su Libero. Ovunque io mi girassi spuntava 'sta tipa: sissunchi sui forum, sissunchi sul blog magazine, sissunchi moderatrice di chat, sissunchi perennemente in home page, sissunchi blog del giorno, sissunchi che con i suoi post generava centinaia e centinaia di commenti e migliaia di visite, oltre ad attacchi verbali inusitati. La donna più insultata di Libero si è definita lei più volte, ma anche la blogger e moderatrice più attiva. Nota in tutta la blogosfera, l'unica blogger di Libero conosciuta nel giro delle cd. blogstar, odiata all'interno del portale da chi vedeva in lei uno sceriffo del web ed apprezzata all'esterno. Una colonna portante del portale. Produceva accessi e gli accessi garantivano soldi, per loro, ovviamente, non per sissunchi. Ma chi diavolo era 'sta tipa? Cominciai a leggerla sui forum di Digiland e mi venne l'orticaria per il modo diretto col quale mandava a quel paese la gente. Mi apparve antipatica, odiosa, aggressiva ed i suoi post mi sembrarono scritti tutti con lo stampino, ed ad a volte erano anche sgrammaticati. Io, che tendenzialmente sono una tipa guappettiella e prepotente, avvertii subito in me il desiderio di darle una lezione. E' un meccanismo mentale in cui sono caduti in tanti a quei tempi. Libero dava visibilità a sissunchi e tutti gli insoddisfatti delle politiche di visibilità sbraitavano contro di lei. Libero bannava blog e profili e tutti pensavano che la responsabile fosse sissunchi, lei rappresentava il portale e questo giustificava insulti e cattiverie inaudite nei suoi confronti. Qualcuno pensava addirittura che sissunchi fosse conferencemaster! Poco importava se nei fatti sissu, come qualsiasi altro moderatore non avesse il potere di bannare, poco importava se nei fatti sissu, fra i moderatori, fosse quella che faceva pochissime segnalazioni di abuso. Lei era il nemico ed a qualcuno, forse, faceva buon gioco che lo si pensasse. Volevo darle una lezione dunque, ma per farlo dovevo prima conoscerla e sapere come attaccare. Mi venne in aiuto Google. Già, perchè cercando sul più famoso motore di ricerca la chiave "sissunchi" veniva fuori di tutto. Si apriva un mondo! Credo non ci sia stato un risultato di ricerca che io non abbia visitato e letto con cura. Ed erano centinaia e centinaia! Più leggevo più la Signora mi stava sulle balle! Poi un giorno Google mi portò su alcuni scritti di sissu che non comparivano nel suo blog, o almeno io non li avevo mai letti. Erano profondamente diversi dai suoi post ufficiali ed anche lei mi sembrò profondamente diversa da quella persona che leggevo nei forum. Attraverso quei post io cominciai ad intravere "un'anima bella", cominciai a dare un significato alla sua apparente aggressività e divenne per me insopprimibile l'esigenza di capire chi fosse la vera sissunchi, l'esigenza di penetrare quell'anima. Mi fiondai in chat nella stanza Leixlei della quale sissunchi era moderatrice e ci rimasi un anno. Quasi un intero anno in silenzio, con le mie triple e quadruple finestre aperte che mi permettevano di navigare mentre controllavo e studiavo l'oggetto delle mie attenzioni. Entravo con il nick k.a.j.a.l, evidenziavo il nickname sissunchi col colore rosso, in modo da poter controllare qualsiasi cosa scrivesse e ad ogni pvt che mi si apriva esordivo con un: "non sono lesblicaaaaaaa, non chatto in pvt, lasciatemi perdereeee!" Nella peggiore delle ipotesi bloccavo i nickname importuni.Non ero lì per chattare ero lì per capire! Raramente scrivevo qualcosa nella finestra pubblica, ma se lo facevo davo comunque a vedere di aver seguito i discorsi. Poi mi rintanavo di nuovo in pvt. Tutto questo per giorni e per ore, ogni sera.Quell'anno fu tutt'altro che noioso. Sissunchi in chat era divertentissima, estrosa, coinvolgente, ed era amata e rispettata dalle ragazze. Valeva la pena essere lì anche solo per vedere come "buttava fuori dalla chat" i disturbatori. Un vero spasso. Anche i suoi post cominciarono a sembrarmi diversi, erano gioiosamente folli e sgangherati quanto lei. Fu anche un anno istruttivo per me. Imparai cosa volesse dire svolgere il ruolo di moderatore, imparai a riconoscere il bravo moderatore dal cattivo moderatore, capii le motivazioni che si celavano dietro all'antipatia dei tanti per i chatleader, compresi soprattutto con quanto amore e con quanta dedizione Sissunchi svolgesse il suo compito. Lei era lì per garantire alle ragazze lesbiche di poter interagire tranquillamente in una stanza notevolmente a rischio, una stanza nella quale in tanti ogni sera si riversavano solo per offendere, per denigrare o per fingersi donne a danno di chi in quella stanza cercava sollievo alla propria solitudine o cercava l'amore, spesso per l'impossibilità di palesarsi nella vita reale. In breve tempo sissunchi mi entrò nel cuore e da allora non ne è più uscita. La avvicinai ad aprile del 2006. Fu diffidente, guardinga, trattenuta, ritrosa. Ma io avevo dalla mia un'arma potente. Avevo scandagliato la sua anima per oltre un anno ed a a sua insaputa. Sapevo su cosa far leva. Lei ci provò a tenermi a bada, o meglio a darsela a gambe, ma io ero troppo determinata, volevo la sua amicizia e l'avrei ottenuta! Sono fatta così, mi piace scegliere e poi l'ho già precisato che sono prepotente no? Mi ritrovai così catapultata nel mondo dei blog senza capirci assolutamente nulla di link, di classifiche, di page rank, technorati ed altri termini che mi risultavano assolutamente alieni e cominciai ad osservare il portale con occhi diversi, sempre fortemente critici ma più consapevoli e moderati. La svolta ci fu a metà giugno. Libero scelse come Blog del Giorno un post di sissunchi, linkando il blog_magazine però, non già il suo blog, dove lei avrebbe potuto moderare i commenti. Fu uno scempio per giorni. Volgarità e bassezze di ogni tipo furono riversate contro di lei dal 13 Giugno al 16 Giugno. Io seguivo allibita tutto ciò che stava accadendo. Lei non reagiva, abituata, da moderatrice, a "non dare da mangiare ai trolls". Strano vero? Una moderatrice di Libero, una volontaria che collaborava gratuitamente col portale era massacrata sul blog ufficiale di Libero e lei, che tutti ritenevano lo sceriffo della community non poteva neanche rimuovere quegli schifosi commenti. Alla faccia del "potere" di Sissunchi, delle "presunte agevolazioni" di cui godeva! La sera del 15 Giugno in alcuni commenti offesero il figlio, la sua famiglia, il suo ruolo di madre. Eravamo distanti chilometri io e lei ma senza vederla e sentirla potevo immaginare i suoi occhi ed il suo stato d'animo. Capivo che a quel punto avrebbe reagito e lo fece infatti, il giorno dopo, commentando per la prima volta quel post sul magazine e scrivendo un post sul suo blog. Scrissi io per prima un post feroce contro Libero, la sera del 15 Giugno, ma il mio blog non era conosciuto nelle "alte sfere" e nessuno, nessuno fra i suoi amici blogger di lunga data, nessuno fra gli altri moderatori era intervenuto in suo aiuto per giorni. Solo il 16 qualcuno si decise a rimuovere quei commenti, quando già tutta quella barbarie era stata indicizzata da Google, e solo dopo comparvero i primi post in suo sostegno. Fu allora che decisi di creare Blog Penna Calamaio, di crearlo con lei e ci ripromettemmo che pur dando visibilità ai post e blog di qualità spesso ignorati da Libero, nel nostro blog non avremmo consentito a nessuno di attaccare ed offendere le persone con la scusa di un post.Lo scrivemmo chiaramente nel nostro regolamento interno e nella nostra netiquette che fu rono a tutti visibili sin dal primo giorno. Eppure....
Amarcord: bloggare a passo di gambero. La storia a puntate di Blog Penna Calamaio. Capitolo Primo: Sissunchi
Sissunchi era all'epoca la donna più insultata e temuta di Libero. In principio non sapevo chi fosse, non sapevo cosa fossero i moderatori e non sapevo neanche cosa diavolo fosse un blog. Ne leggevo uno in verità, su Splinder, il blog di Fulvia Leopardi, ma lo leggevo e basta...mica sapevo che si trattasse di un blog! Fulvia pubblicava periodicamente gli articoli di una certa sissunchi, anzi, aveva aperto un blog apposito su Splinder per raccoglierli. Un giorno cliccai il link e giunsi su Libero. Ovunque io mi girassi spuntava 'sta tipa: sissunchi sui forum, sissunchi sul blog magazine, sissunchi moderatrice di chat, sissunchi perennemente in home page, sissunchi blog del giorno, sissunchi che con i suoi post generava centinaia e centinaia di commenti e migliaia di visite, oltre ad attacchi verbali inusitati. La donna più insultata di Libero si è definita lei più volte, ma anche la blogger e moderatrice più attiva. Nota in tutta la blogosfera, l'unica blogger di Libero conosciuta nel giro delle cd. blogstar, odiata all'interno del portale da chi vedeva in lei uno sceriffo del web ed apprezzata all'esterno. Una colonna portante del portale. Produceva accessi e gli accessi garantivano soldi, per loro, ovviamente, non per sissunchi. Ma chi diavolo era 'sta tipa? Cominciai a leggerla sui forum di Digiland e mi venne l'orticaria per il modo diretto col quale mandava a quel paese la gente. Mi apparve antipatica, odiosa, aggressiva ed i suoi post mi sembrarono scritti tutti con lo stampino, ed ad a volte erano anche sgrammaticati. Io, che tendenzialmente sono una tipa guappettiella e prepotente, avvertii subito in me il desiderio di darle una lezione. E' un meccanismo mentale in cui sono caduti in tanti a quei tempi. Libero dava visibilità a sissunchi e tutti gli insoddisfatti delle politiche di visibilità sbraitavano contro di lei. Libero bannava blog e profili e tutti pensavano che la responsabile fosse sissunchi, lei rappresentava il portale e questo giustificava insulti e cattiverie inaudite nei suoi confronti. Qualcuno pensava addirittura che sissunchi fosse conferencemaster! Poco importava se nei fatti sissu, come qualsiasi altro moderatore non avesse il potere di bannare, poco importava se nei fatti sissu, fra i moderatori, fosse quella che faceva pochissime segnalazioni di abuso. Lei era il nemico ed a qualcuno, forse, faceva buon gioco che lo si pensasse. Volevo darle una lezione dunque, ma per farlo dovevo prima conoscerla e sapere come attaccare. Mi venne in aiuto Google. Già, perchè cercando sul più famoso motore di ricerca la chiave "sissunchi" veniva fuori di tutto. Si apriva un mondo! Credo non ci sia stato un risultato di ricerca che io non abbia visitato e letto con cura. Ed erano centinaia e centinaia! Più leggevo più la Signora mi stava sulle balle! Poi un giorno Google mi portò su alcuni scritti di sissu che non comparivano nel suo blog, o almeno io non li avevo mai letti. Erano profondamente diversi dai suoi post ufficiali ed anche lei mi sembrò profondamente diversa da quella persona che leggevo nei forum. Attraverso quei post io cominciai ad intravere "un'anima bella", cominciai a dare un significato alla sua apparente aggressività e divenne per me insopprimibile l'esigenza di capire chi fosse la vera sissunchi, l'esigenza di penetrare quell'anima. Mi fiondai in chat nella stanza Leixlei della quale sissunchi era moderatrice e ci rimasi un anno. Quasi un intero anno in silenzio, con le mie triple e quadruple finestre aperte che mi permettevano di navigare mentre controllavo e studiavo l'oggetto delle mie attenzioni. Entravo con il nick k.a.j.a.l, evidenziavo il nickname sissunchi col colore rosso, in modo da poter controllare qualsiasi cosa scrivesse e ad ogni pvt che mi si apriva esordivo con un: "non sono lesblicaaaaaaa, non chatto in pvt, lasciatemi perdereeee!" Nella peggiore delle ipotesi bloccavo i nickname importuni.Non ero lì per chattare ero lì per capire! Raramente scrivevo qualcosa nella finestra pubblica, ma se lo facevo davo comunque a vedere di aver seguito i discorsi. Poi mi rintanavo di nuovo in pvt. Tutto questo per giorni e per ore, ogni sera.Quell'anno fu tutt'altro che noioso. Sissunchi in chat era divertentissima, estrosa, coinvolgente, ed era amata e rispettata dalle ragazze. Valeva la pena essere lì anche solo per vedere come "buttava fuori dalla chat" i disturbatori. Un vero spasso. Anche i suoi post cominciarono a sembrarmi diversi, erano gioiosamente folli e sgangherati quanto lei. Fu anche un anno istruttivo per me. Imparai cosa volesse dire svolgere il ruolo di moderatore, imparai a riconoscere il bravo moderatore dal cattivo moderatore, capii le motivazioni che si celavano dietro all'antipatia dei tanti per i chatleader, compresi soprattutto con quanto amore e con quanta dedizione Sissunchi svolgesse il suo compito. Lei era lì per garantire alle ragazze lesbiche di poter interagire tranquillamente in una stanza notevolmente a rischio, una stanza nella quale in tanti ogni sera si riversavano solo per offendere, per denigrare o per fingersi donne a danno di chi in quella stanza cercava sollievo alla propria solitudine o cercava l'amore, spesso per l'impossibilità di palesarsi nella vita reale. In breve tempo sissunchi mi entrò nel cuore e da allora non ne è più uscita. La avvicinai ad aprile del 2006. Fu diffidente, guardinga, trattenuta, ritrosa. Ma io avevo dalla mia un'arma potente. Avevo scandagliato la sua anima per oltre un anno ed a a sua insaputa. Sapevo su cosa far leva. Lei ci provò a tenermi a bada, o meglio a darsela a gambe, ma io ero troppo determinata, volevo la sua amicizia e l'avrei ottenuta! Sono fatta così, mi piace scegliere e poi l'ho già precisato che sono prepotente no? Mi ritrovai così catapultata nel mondo dei blog senza capirci assolutamente nulla di link, di classifiche, di page rank, technorati ed altri termini che mi risultavano assolutamente alieni e cominciai ad osservare il portale con occhi diversi, sempre fortemente critici ma più consapevoli e moderati. La svolta ci fu a metà giugno. Libero scelse come Blog del Giorno un post di sissunchi, linkando il blog_magazine però, non già il suo blog, dove lei avrebbe potuto moderare i commenti. Fu uno scempio per giorni. Volgarità e bassezze di ogni tipo furono riversate contro di lei dal 13 Giugno al 16 Giugno. Io seguivo allibita tutto ciò che stava accadendo. Lei non reagiva, abituata, da moderatrice, a "non dare da mangiare ai trolls". Strano vero? Una moderatrice di Libero, una volontaria che collaborava gratuitamente col portale era massacrata sul blog ufficiale di Libero e lei, che tutti ritenevano lo sceriffo della community non poteva neanche rimuovere quegli schifosi commenti. Alla faccia del "potere" di Sissunchi, delle "presunte agevolazioni" di cui godeva! La sera del 15 Giugno in alcuni commenti offesero il figlio, la sua famiglia, il suo ruolo di madre. Eravamo distanti chilometri io e lei ma senza vederla e sentirla potevo immaginare i suoi occhi ed il suo stato d'animo. Capivo che a quel punto avrebbe reagito e lo fece infatti, il giorno dopo, commentando per la prima volta quel post sul magazine e scrivendo un post sul suo blog. Scrissi io per prima un post feroce contro Libero, la sera del 15 Giugno, ma il mio blog non era conosciuto nelle "alte sfere" e nessuno, nessuno fra i suoi amici blogger di lunga data, nessuno fra gli altri moderatori era intervenuto in suo aiuto per giorni. Solo il 16 qualcuno si decise a rimuovere quei commenti, quando già tutta quella barbarie era stata indicizzata da Google, e solo dopo comparvero i primi post in suo sostegno. Fu allora che decisi di creare Blog Penna Calamaio, di crearlo con lei e ci ripromettemmo che pur dando visibilità ai post e blog di qualità spesso ignorati da Libero, nel nostro blog non avremmo consentito a nessuno di attaccare ed offendere le persone con la scusa di un post.Lo scrivemmo chiaramente nel nostro regolamento interno e nella nostra netiquette che fu rono a tutti visibili sin dal primo giorno. Eppure....