Dopo il gabinetto di crisi tenuto a Palo Alto con il suo Staff, Mark Zuckerberg recita il mea culpa e scopre per incanto che, in contrasto con le sue radicate convinzioni, gli utenti di internet ci tengono eccome che i propri dati personali siano al sicuro e non siano dati in pasto con leggerezza ai motori di ricerca ed ai guardoni del web. Complici le proteste dei Senatori Usa, dei Garanti per la Privacy di mezza Europa e le rimostranze degli utenti, seguite dal sondaggio di Sophos secondo cui a breve il 60% degli utenti di Facebook potrebbe abbandonare il noto social network, Mark Zuckerberg ha infatti annunciato che saranno riviste le impostazioni della privacy con metodologie sicure e poco macchinose. Vedremo! Intanto continuano a proliferare i casi di utenti che si vedono bloccare il proprio profilo “per eccesso di interazione”, il tutto mentre continuano ad essere presenti ed indisturbati, profili, gruppi e pagine dal contenuto veramente inqualificabile. Ne ha fatto le spese, tra gli altri, "my brother", perdendo un profilo con più di 3000 contatti italiani ed esteri, utilizzato per lavoro e del quale è andato cancellato qualsiasi contenuto, senza che, da giorni, vi sia alcuna risposta dal tristemente noto Staff di Palo Alto. Dal sondaggio di Sophos risulta inoltre che il 16% degli intervistati abbia già abbandonato “faccia libro”, mentre, per gli irriducibili è spuntato in rete, un tool che permette di verificare all’istante se il proprio profilo sia o meno a rischio di violazione della privacy. Per usarlo bisogna recarsi alla pagina http://www.reclaimprivacy.org/ navigando con Internet Explorer o Chrome. Evitate Firefox perché pare abbia problemi di compatibilità con questa applicazione on line.
Hai un profilo su Facebook? Scopri subito se i tuoi dati personali sono al sicuro!
Dopo il gabinetto di crisi tenuto a Palo Alto con il suo Staff, Mark Zuckerberg recita il mea culpa e scopre per incanto che, in contrasto con le sue radicate convinzioni, gli utenti di internet ci tengono eccome che i propri dati personali siano al sicuro e non siano dati in pasto con leggerezza ai motori di ricerca ed ai guardoni del web. Complici le proteste dei Senatori Usa, dei Garanti per la Privacy di mezza Europa e le rimostranze degli utenti, seguite dal sondaggio di Sophos secondo cui a breve il 60% degli utenti di Facebook potrebbe abbandonare il noto social network, Mark Zuckerberg ha infatti annunciato che saranno riviste le impostazioni della privacy con metodologie sicure e poco macchinose. Vedremo! Intanto continuano a proliferare i casi di utenti che si vedono bloccare il proprio profilo “per eccesso di interazione”, il tutto mentre continuano ad essere presenti ed indisturbati, profili, gruppi e pagine dal contenuto veramente inqualificabile. Ne ha fatto le spese, tra gli altri, "my brother", perdendo un profilo con più di 3000 contatti italiani ed esteri, utilizzato per lavoro e del quale è andato cancellato qualsiasi contenuto, senza che, da giorni, vi sia alcuna risposta dal tristemente noto Staff di Palo Alto. Dal sondaggio di Sophos risulta inoltre che il 16% degli intervistati abbia già abbandonato “faccia libro”, mentre, per gli irriducibili è spuntato in rete, un tool che permette di verificare all’istante se il proprio profilo sia o meno a rischio di violazione della privacy. Per usarlo bisogna recarsi alla pagina http://www.reclaimprivacy.org/ navigando con Internet Explorer o Chrome. Evitate Firefox perché pare abbia problemi di compatibilità con questa applicazione on line.