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Secondo voi in Italia serve una legge contro l'omofobia?


E'da giorni che consultando i giornali on line mi imbatto in una serie di notizie legate al tema della omosessualità. Tutto è cominciato intorno alla metà di Agosto quando Monsignor Giacomo Babini, Vescovo emerito di Grosseto, ha tuonato, dalle pagine del sito "Pontifex Roma" contro il concerto che un artista del calibro di Elton John dovrebbe tenere a Trani per il 22 settembre prossimo. La location prescelta per la  manifestazione e messa a disposizione dal comune di Trani era infatti il piazzale antistante la Cattedrale, ovvero Piazza Duomo che, detto per inciso, lungi dal ricadere sotto la giurisdizione del Vaticano, rientra pienamente nel novero dei suoli comunali. Ciò nonostante, Monsignor Babini ed altri dopo di lui, hanno invitato i cattolici a protestare attivamente contro gli organizzatori del concerto, ritenendo inconcepibile che una popstar dichiaratamente omosessuale potesse esibirsi dinanzi ad una Chiesa. Le dichiarazioni rilasciate sono state a tal punto crude ed inflessibili  che ho cominciato ad attingere sempre maggiori informazioni sia sui protagonisti della querelle sia più in generale sul rapporto tra religione ed omosessualità. "Meglio non nascere che vivere certe esistenze" - avrebbe asserito Monsignor Babini - con riferimento alle esistenze di migliaia, forse milioni di uomini e donne omosessuali. Mi è stato impossibile non rabbrividire leggendo quelle parole ed il pensiero è andato subito a quelle mamme ed a quei papà, a quelle sorelle ed a quei fratelli che in un giorno qualsiasi della loro tranquilla esistenza, dovessero venire a conoscenza di avere un figlio o una figlia, una sorella o un fratello omosessuale. Cosa dovrebbero fare? Maledire di averlo concepito? Maledire il giorno della sua nascita? E loro, gli oggetti del contendere, gli uomini e le donne che si dibattono nella accettazione della propria natura omosessuale, già feriti profondamente da una società che è incline a giudicarli, cosa dovrebbero fare leggendo certe dichiarazioni? "Meglio non nascere che vivere certe esistenze". Qual è la conclusione ultima e logica di questa dichiarazione?Così, dibattendomi in queste riflessioni e cercando di approfondire l'argomento, mi sono capitate sotto gli occhi altre dichiarazioni, altri volti, altre notizie, non ultima quella che il Sinodo della Chiesa Valdese, tenutosi di recente in provincia di Torino, ha dato il proprio avallo alla benedizione delle coppie omosessuali. La Chiesa Valdese è una Chiesa Cristiana, una delle varie Chiese che si riconoscono nella Parola del Dio Cristiano...e quella parola è UNA, pur essendo evidentemente tanti e diversi gli orientamenti che da essa discendono anche sul tema della omosessualità. Di qui nuove riflessioni, nuovo desiderio di approfondire, di leggere, di conoscere, di capire e tante, tantissime pagine web visitate e divorate nella mia consueta bramosia di sapere. Ne nascerà sicuramente un post, che pure, per la sua complessità e per la delicatezza del tema, richiede ancora di essere ben ponderato. Potrebbe anche nascerne una serie di post con vari autori, ove qualcuno di voi sia disponibile a fornire il proprio contributo. Mi farebbe piacere...Per il momento preferisco testare la vostra reattività proponendovi alcune delle dichiarazioni e delle notizie che mi sono capitate sotto gli occhi e chiedendovi se, alla luce di esse, sia o meno necessaria in Italia una legge che contrasti l'omofobia.Nell'invitarvi ad esprimere la vostra opinione  vi prego di valutare le dichiarazioni e le notizie da me riportate, esclusivamente nel loro contenuto e nel loro significato logico, prescindendo da chi abbia o meno pronunciato determinate parole, se non altro poichè esse si inquadrano in un clima di acceso contrasto che ha dato e/o potrebbe dar vita anche a conteziosi di natura legale. Alcune delle dichiarazioni che riporterò, sono attribuite ad esponenti del clero o a psichiatri di chiara fama. Tuttavia se ne rinviene la traccia, in forma di virgolettato, su siti web, blog, aggregatori di notizie, pagine web di associazioni gay o di matrice cattolica, senza che mi sia stato possibile rinvenire le stesse dichiarazioni su testate giornalistiche propriamente dette.Che siano o meno state pronunciate dai personaggi cui esse vengono attribuite, quelle parole sono in giro per il web sotto gli occhi di tutti, pronte ad insinuarsi nelle menti di chi le legge e ad informarne le opinioni e l'orientamento.
Omosessualità e Pedofilia : "scientificamente non vi é relazione tra le due cose. Ma io come Vescovo sarei maggiormente comprensivo con un prete pedofilo che si penta e soffre della sua condizione che di questi viziosi. Le dico di più, se mi fosse capitato un pedofilo non lo avrei denunciato, ma cercato di redimere. Un padre come é il Vescovo per un sacerdote, non denuncia i figli che sbagliano e si pentono. Ma con i viziosi bisogna essere intransigenti”."La omosessualità in un prete, se tradotta in pratica depravata, é addirittura più grave della pedofilia, si tratta di uomini viziosi e perversi, che si sono abbandonati a oscene pratiche contro natura"Violenze contro i Gay e contro le donne: "Un episodio ha avuto protagonisti due gay a Pesaro. Sono stati picchiati selvaggiamente dopo essersi scambiati baci in pubbblico: ” arrivare alla violenza é sbagliato ed insensato e merita ogni biasimo, e ovviamente le sanzioni di legge. Fatta questa premessa dico che non é bello assistere in luoghi pubblici ad effusioni gay che molestano la vista. Penso che talvolta, non mi riferisco al caso di specie, queste esibizioni diano noia e finiscono col provocare. Come la violenza sulle donne: certo, una cosa mostruosa e volgare. Ma alcune donne con il loro abbigliamento provocano ed eccitano gli uomini e forse se le cercano”.Omosessualità: "L’omosessualità, nonostante il parere di altri colleghi, è una anormalità, una patologia e un disturbo che si traduce in malattia.""Gli omosessuali sono dei disturbati e come tali patologicamente rilevanti.""I gay sono soggetti patologicamente diversi e basta. Dei disturbati.""Non darei la comunione a Vendola perché ostenta la sua condizione perversa e malata di omosessuale praticante""A questa gente come Vendola, i vescovi e i sacerdoti sappiano dare un bel calcio nel sedere. Se muore un gay certamente me ne dolgo e prego per lui, ma non posso celebrare una messa funebre per la semplicissima ragione che è morto senza pentimento, senza cambio di vita e da pubblico peccatore, pietra di scandalo."
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