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L'isola che non c'è

Post n°199 pubblicato il 23 Maggio 2007 da redazione_blog
 

immaginePotrei affermare che l’isola di Malta non esista, che potrebbe essere situata all’interno di un piccolo universo parallelo, che quando si torna da questa isola magica pensi di non esserci mai stato o di aver fatto un sogno colorato e intangibile.

Si può dire con certezza che Malta non si ami al primo colpo ma che si impara ad amare e non te la togli più dal cuore.


Una babele culturale, linguistica, di stili  e architetture che non si definisce mai in un concetto solo. A Malta ho visto la Tunisia, la Grecia, la Costa Azzurra ,l’Inghilterra, la Sicilia, il Cristianesimo e l’Islam…..il Mediterraneo tutto.

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A Malta i colori sono chiazze  su una tavolozza: in mezzo al colore chiaro e opaco della terra e delle mura schizzano i rossi e i blu incandescenti delle porte delle case, delle cabine telefoniche e delle buche delle lettere, delle verande sui balconi, dei gerani sui terrazzi, l’arancio dei vecchissimi autobus e quest’azzurro, quest’azzurro che non sai dove la natura l’abbia preso, sulla linea di confine tra mare e cielo.

Malta ha i suoi abitanti. Non potresti definire i Maltesi perchè non sapresti distinguere gli abitanti di quest’isola dal resto del mondo. Accanto a te, sull’autobus scarcassato, trovi la ragazza inglese, diafana e leggera, il tratto del siciliano verace, gli occhi dell’africano, il volto del cinese, il tuo vicino di casa….convivono e parlano. Sull’autobus, a Malta, si parla. Si sorride sempre, prima di scendere, si ringrazia e si saluta il conducente; non ti viene chiesto, ti viene naturale. A Malta, sull’autobus, sali e scendi dalla stessa porta attendendo naturalmente e pazientemente il tuo turno; non ti spingi, non sbuffi, sorridi…nessuno evita di sedersi accanto ad un’altra persona, ci si suona il”campanello” della fermata reciprocamente, i giovani lasciano posto agli anziani come fosse regole dettata dalla legge, si aiuta la signora con il burka e il bambino in braccio a scendere.

Il mare ti travolge instancabile nelle poche calette di sabbia fine circondate da scogliere a picco; per trovarle devi muoverti, cercare, scovarle dietro le curve e i promontori, guadagnartele come un premio che ti ripagherà di ogni sforzo.

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Ho trovato una parola sola che riassuma ciò che Malta e la sua gente mi hanno regalato e trasmesso: “ Peace”…con tutti i significati che può avere .

scritto da:  stellasky   su: INFONDALCASSETTO

Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/06/08 alle 08:53 via WEB
Bellissimo intervento!! ho avuto la fortuna di conoscere due persone di Malta a dir poco splendide.. non dubito che la loro terra sia specchio della loro anima... complimenti ancora!! Gabry :)
 
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