Creato da redazione_blog il 10/12/2006

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Aiutiamoli!

Era mia intenzione scrivere un post a riguardo che non fosse pura cronaca, ma purtroppo sono molto presa dal lavoro ed in questo momento più che di diffondere informazioni c'è bisogno di dare il nostro sostegno, smuovere le coscienze e rimarcare il profondo scollamento tra le decisioni assunte dai Governi internazionali ed il nostro comune sentire.
Abbiamo tutti avuto notizia della protesta lanciata dai monaci in Birmania per sollecitare il ripristino della democrazia in un paese oggettivamente ricco, eppure martoriato e ridotto alla povertà da oltre 40 anni di dittatura militare.
La protesta composta, silenziosa e coraggiosa dei monaci, ha avuto inizio in seguito alla decisione della giunta militare al potere, di raddoppiare il prezzo della benzina e quintuplicare il prezzo del gas per uso domestico.
In questo modo si sono aggravate le disastrose condizioni economiche in cui già versa la popolazione birmana, con il conseguente aumento di tutti i generi di prima necessità, ivi compresi i medicinali.
La giunta militare al Governo non è nuova a repressioni violente come quella che è in atto in questi giorni. Già nel 1988 le manifestazioni organizzate dagli studenti per sollecitare il ripristino della democrazia furono sedate col sangue.
All'epoca, quelle vicende non arrivarono sotto i nostri occhi con la stessa forza mediatica di cui oggi disponiamo. Il regime militare oggi sta cercando di ottenere lo stesso risultato (il silenzio!), oscurando i collegamenti internet e rastrellando gli alberghi per espellere i giornalisti.
Sappiamo tutti che l'applicazione di sanzioni internazionali è stata bloccata all'Onu per il veto imposto da Cina Russa ed Indonesia.
Gli stessi rappresentanti della politica occidentale hanno adottato un atteggiamento di moderazione per non ledere i propri rapporti ed equilibri economici proprio con Cina e Russia.
Vi aggiungo che già l'embargo adottato nel 1988 contro il regime militare birmano, è stato più volte violato. Quell'embargo, prevedeva tra l'altro, il divieto, di fornire armi ...eppure...alla Birmania è stato venduto (dall'India) un modello di elicottero i cui componenti sono prodotti da Belgio, Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Svezia!!
Nè mi risulta che l'Italia abbia sospeso un corso di diritto umanitario, da tenersi in Ottobre e che vedrà la partecipazione di funzionari del regime birmano.
Quel  corso è stato finanziato dal Governo italiano, in violazione del divieto sancito dall'UE di accogliere nei nostri paesi funzionari della giunta militare birmana con grado superiore a caporale!!!

Sta girando attraverso i blog e via sms l'appello ad indossare nella giornata odierna qualcosa di rosso in segno di sostegno per il popolo birmano.

E' un gesto simbolico per fare sentire ai nostri governi l'irritazione del cittadino comune verso il mancato intervento.

Possiamo fare anche qualcosa di più concreto! Amnesty International  ha attivato una raccolta di firme per sensibilizzare l'Onu ad inviare propri osservatori in Birmania ed intimare il rilascio dei prigionieri oltre alla cessazione di ogni forma di repressione violenta.

Firma anche tu la petizione. Aiutiamoli!!

 

Commenti al Post:
shosha07
shosha07 il 28/09/07 alle 16:35 via WEB
Ho appena firmato. E' incredibile la forza, il coraggio e il senso di autodeterminazione che trasmettono questi monaci nel loro sfilare in massa, avvolti dai loro abiti rossi e da un silenzio che si scaglia come un sasso nel buio: un unico, immenso grande NO! Ben altra cosa rispetto ai nostri caciareschi vaffanculo urlati in piazza ...
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 28/09/07 alle 16:38 via WEB
hai ragione. Clicco il link e vado a firmare anch'io.
 
morton0
morton0 il 28/09/07 alle 16:43 via WEB
Dovremmo firmare tutti. E' un modo concreto per far sentire la nostra presenza. Mi raccomando, diffondiamo il più possibile questa iniziativa
 
ciao.manuciao
ciao.manuciao il 28/09/07 alle 20:09 via WEB
Fatto!
 
ninograg1
ninograg1 il 28/09/07 alle 21:07 via WEB
ciao fatto
 
 
ninograg1
ninograg1 il 28/09/07 alle 21:14 via WEB
lo posterei per intero sul mio blog fammi sapere e dammi l'ok
 
   
redazione_blog
redazione_blog il 28/09/07 alle 21:19 via WEB
fai pure nino, diffondiamo. Ti ho scritto in messaggeria. Mi raccomando di inserire il link alla petizione di Amnesty..è la cosa più utile che possiamo fare in questo momento.
 
lidiaperte
lidiaperte il 28/09/07 alle 21:10 via WEB
ciao...fatto, grazie...
 
perdiamocidiv
perdiamocidiv il 29/09/07 alle 00:12 via WEB
Ho firmato la petizione e faccio il passa parola tra i miei conoscenti ... http://www.vita.it/home/sommario.htm Da domani in edicola il numero di VITA con un'inchiesta sulle responsabilita' italiane nella crisi http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=84998 non so se riuscirò ad acquistare la rivista domani, mi interesserebbe capire che responsabilità abbiamo noi italiani... buona serata a tutti.
 
morton0
morton0 il 29/09/07 alle 10:08 via WEB
La maglietta rossa è una bella iniziativa, ma propongo anche di tirare fuori dall'armadio la bandiera della pace, quella che abbiamo usato, chi più, chi meno, contro la spedizione in Iraq e che è diventata simbolo di lotta contro tutte le guerre. Sarebbe un modo come un altro di dare un segno tangibile e "apolitico" del nostro NO a tutte le barbarie dell'umanità contro l'umanità, indipendentemente da chi le attua
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 29/09/07 alle 14:36 via WEB
mi sembra di capire che il tuo intervento abbia un senso ironico. Il voler sottolineare la disparità di comportamenti tra il caso della Birmania e quello dei cosiddetti "pacifinti" ad es. attivi contro la spedizione in Iraq. Se è questo il senso, lo condivido. In caso contrario ti dirò che a commuovermi nelle sfilate dei bonzi, tra le altre cose, è stata proprio l'assenza di bandiere, di vessilli..simboli che il più delle volte finiscono per essere strumentalizzati. Anche il gesto di indossare qualcosa di rosso, a mio parere, era null'altro che un gesto simbolico, privo di qualsiasi conseguenza concreta. Ho deciso di scrivere anche io un post sull'argomento Birmania, sia pure in tutta fretta, solo quando sono venuta a conoscenza della petizione lanciata da Amnesty perchè credo che quest'ultima possa sì sortire delle conseguenze non meramente di pura solidarietà simbolica. Altrettanto dicesi per le manifestazioni dinanzi alle ambasciate. Quindi rinnovo a tutti i lettori l'invito a firmare la petizione di Amnesty e partecipare a manifestazioni pro Birmania che dovessero essere organizzate nelle proprie città.
 
   
morton0
morton0 il 29/09/07 alle 14:41 via WEB
Bene, hai colto il senso ironico. Ho firmato e nell'armadio non ho nulla di rosso ... :-)
 
     
perdiamocidiv
perdiamocidiv il 29/09/07 alle 14:55 via WEB
Io nell'armadio qualcosa di rosso ce l'ho (sai per capodanno)appunto...e personalmente appunto non credo che se avessi indossato qualcosa di rosso ieri qualcuno l'avrebbe notato, anche perchè sono rimasta a casa!!!...bisogna essere seri quando si tratta di cose serie:-)
 
kudablog
kudablog il 01/10/07 alle 18:01 via WEB
ormai la notizia sta scadendo.
 
shadday
shadday il 03/10/07 alle 12:49 via WEB
Che la notizia stia scadendo non e' che importi molto... I fatti stanno accadendo lo stesso... Io e Davide abbiamo firmato la petizione e tra poco copiero' il tuo post (solo un po' ridotto)sul mio blog. Non ho niente di rosso perche' mi sbatte e mi fa alzare la pressione... Che ne direste di pregare per loro? No???E'una cosa da vecchia bigotta ??? Sara'... Allora io sono una vecchia bigotta perche'lo sto gia' facendo. Baci.
 
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