Creato da redazione_blog il 10/12/2006

BLOG PENNA CALAMAIO®

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Virtuale ... ma non troppo!

Esiste davvero il mondo virtuale? Pochi giorni fa ragionavo su questo con un amico. Siamo portati tradizionalmente ad attribuire all'etichetta "virtuale" un significato riduttivo e omissivo, imbrigliato nella logica della contrapposizione: virtuale è tutto ciò che non è reale, assimilabile, seppur a titolo diverso, alla fantasia. Quello che succede nel mondo virtuale è considerato "altro", come un coinquilino bizzarro e alternativo la cui leggittimazione gli deriva da un'inevitabile cambiamento culturale e dei costumi legato al progresso tecnologico, ma da monitorare attentamente, con occhio critico e disincantato, in quanto portatore di potenziali pericoli ...

Ma è proprio così? E' lecito, in un'epoca in cui il formato di Internet, anche e soprattutto attraverso la pratica diffusa del blogging e la costituzione di ambienti satellitari come Second Life, ha assunto sempre più la connotazione di interattività, parlare di un virtuale totalmente disancorato dalla vita di tutti i giorni? A parte la considerazione, solo a prima vista banale, che dietro alla tastiera (o sopra ...?) c'è una persona, con il suo bagaglio esperenziale e con il suo universo cognitivo-emozionale, non c'è forse altro? Nelle relazioni "digitali" le storie si intrecciano, le biografie si incontrano, nuove narrative si costruiscono e si arricchiscono, in una danza di simboli e di riti che sono "reali", in quanto possono incidere sulle e nelle persone, nelle pareti interne della loro sfera intima. E scrivere non è più un semplice strutturare frasi dotate di senso, ma vuol dire agire direttamente sugli altri e sui noi stessi, scambiare e formare opinioni e posizioni affettive e sociali.

Ha senso parlare di "identità virtuali"? Orientamenti psicologici recenti, applicati all'uso delle nuove tecnologie,  tendono a rivedere lo stesso costrutto di identità, non più come una fortezza costruita dalla persona, eretta a titolo quasi di proprietà privata, seppur aperta all'esterno ... Oggi si tende a parlare di Sè decentralizzato, di identità diffuse e distribuite nelle relazioni umane, non perchè patologicamente disperse nel vento o sospese in una sorta di trasformismo esistenziale, ma perchè aperte al dialogo, popolate da più voci che si incontrano e si arricchiscono a vicenda ... Identità dialogiche, quindi. che si sviluppano anche in ambienti cd "virtuali" ...

Lungi dal voler concludere con una sconsiderata apoteosi dell'ambiente Internet, sono comunque convinta che questo luogo (mi riferisco in particolare ai blog), in virtù del suo essere interattivo-virtuale, racchiuda in sè promettenti semi di una "realtà" che si nutre di pensiero e di emozioni condivise. Come afferma Granieri altrove, una "umanità accresciuta", non solo perchè in possesso di uno strumento in più, ma anche perchè dotata di un'opportunità di crescita diversa.

Usiamola bene ...

Commenti al Post:
rifugiomio
rifugiomio il 07/12/07 alle 13:18 via WEB
Ciao..interessante quesito. Bhè ho un angolino tutto mio da poco, ma da un pò + tempo frequento il virtuale..e ti dirò che mi da emozioni..certo nn solo positive..ma sempre emozioni sono:) Lo scambio culturale, poi affettivo, che sono riuscita ad instaurare (certo non cun tutti )mi ha permesso di riflettere su taluni aspetti di me..forse troppo "barricati"..mi ha permesso di sentirmi ed essere un pò + grande, un pò + me stessa! Credo, parimenti, che bisogna xò creare un limite.. Deve, a mio parere, il "virtuale" essere "parte".. non "tutto"..mi piace e condivido "uno strumento in più"..Buon pomeriggio :)
 
 
morton0
morton0 il 07/12/07 alle 14:41 via WEB
probabilmente non è uno strumento in più (e neanche in meno ...). E' una realtà diversa, un possibile mondo, tra gli infiniti mondi, dove siamo invitati a vivere ... Ciao ^__^
 
lightfantasy
lightfantasy il 07/12/07 alle 17:16 via WEB
Mi riferisco in particolare ai blog. Non credo all'esistenza di una realtà virtuale. In questo momento sono realmente qui a commentare alcuni quesiti posti da una persona reale. A cercare di spiegare il mio punto di vista, con le stesse difficoltà che incontrerei se fossi con lei davanti ad una pizza. Cambia solo il modo ma la comunicazione resta la stessa e ovviamente non c'è la pizza, quella è virtuale. Si potrebbe obiettare che molti fanno uso di internet in maniera subdola, violenta o irrispettosa dell'altro, proponendosi in modo diverso da quello che adottano nella vita quotidiana. Non sono psicologo ma credo che costoro siano fortemente disturbati e la cosa si potrebbe riscontrare anche di persona. Questa è la realtà e non è troppo diversa da quella che viviamo a computer spento, che ci emoziona, ci indigna, ci fa sorridere, ci molesta, ci coccola o semplicemente ci fa compagnia. Forse si può riscontrare una certa tendenza al buonismo ma lasciatemelo dire, magari fosse così anche nella vita di tutti i giorni. Ben vengano quindi questi luoghi di incontro, di confronto e di stimolo reciproco. Per quel che mi riguarda, sono reali eccome. Ho trovato delle persone fantastiche, alcune delle quali le ho anche incontrate, altre spero di poterlo fare, sono nati dei rapporti splendidi, che avrei perso se non avessi avuto uno spazio "virtuale" a disposizione e sarebbe stato un vero peccato. Complimenti per l'argomento scelto. cesare
 
 
morton0
morton0 il 08/12/07 alle 00:39 via WEB
La distinzione tra "reale" e "virtuale" poteva avere senso qualche anno fa, quando internet era ancora fuori dalla rappresentazione comune. Ora che è entrato nell'immaginario collettivo e che rappresenta un modus vivendi, il confine tra i due mondi diventa sempre più labile. Casomai, se proprio vogliamo trovare un confine, questo può riguardare l'uso che facciamo di questa opportunità che ci viene data ... Grazie Cesare, un abbraccio "reale" ... ^__^
 
 
perdiamocidiv
perdiamocidiv il 12/12/07 alle 00:15 via WEB
sono daccordo con lightfantasy..la realtà "del" virtuale , non è diversa dalla realtà del pc spento...e anche io noto talvolta questa tendenza al buonismo, quando poi si digita...ho incontrato anche io belle persone, ci sono le sfumature devo dire che non si colgono a tastiera calda...ed è qui che entra in gioco il "conoscersi"e frequentarsi...quelli che si propongono diversi da come sono nella quotidianità...li "annuso"già a distanza...però a volte do loro il beneficio del dubbio...salvo poi accorgermi che avevo visto giusto...sorrido perchè è cosa passata ormai...
 
rossoporpora69
rossoporpora69 il 08/12/07 alle 20:26 via WEB
Sono in armonico accordo con te mia cara......
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/12/07 alle 19:20 via WEB
Se si mette nome, cognome, notizie, sentimenti su un blog questo non è più luogo di "virtualità" ma di "umanità". Ciao, Romano
 
 
morton0
morton0 il 10/12/07 alle 22:55 via WEB
Concordo Romano, anche se non è necessario rivelare la propria identità in termini anagrafici per riconoscere e veder riconosciuta l'umanità propria e altrui ...
 
   
sissunchi
sissunchi il 11/12/07 alle 22:04 via WEB
Scrivere facendo delle proprie conoscenze un virtuosismo usare parole complesse che non possono giungere a tutti ha un senso oltre a quello di autoriconoscersi di avere studiato? Si scrive per giungere a tutti non solo a quelli hanno una laurea, mi scuso per l'ardire, ma trovo i post scritti in questo modo offensivi per chi magari ha la terza media e vorrebbe partecipare, capire, intervenire, per la cattedra ci sono le Università, per la vita esiste l'umiltà di comunicare con tutti.
 
     
morton0
morton0 il 11/12/07 alle 22:25 via WEB
Allora ... non era mia intenzione trincerarmi dietro grandi parole, ne tantomeno palesare virtuosismi di chissà quale tipo ... Quanto a scrivere per raggiungere tutti, beh ... questo pensa sia matematicamente impossibile. Ti invito tuttavia a risalire a post precedenti, dove ho cercato di comunicare direttamente al cuore della gente, a volte riuscendoci, a volte no, ma sempre comunque animata dalla speranza di far vibrare qualche corda emotiva. L'argomento di questo post forse non dava troppo spazio in questa direzione, ma non per questo credo di essere stata volutamente offensiva nei confronti di qualcuno ... Se ho offeso te o qualcun altro, mi spiace e chiedo "umilmente" scusa, anche se ritengo che nella vi siano ben altre forme di offesa e di umiliazione. Per concludere, non ho bisogno di autoriconoscermi ...
 
     
redazione_blog
redazione_blog il 11/12/07 alle 22:45 via WEB
Non entro nel merito della questione perchè non spetta a me risponderti. Però una cosa sento di dirla: l'argomento di questo post fà così parte del vissuto di noi tutti (noi che trascorriamo una parte della nostra giornata su internet ed in community) che esso, a priori "dà spazio in qualsiasi direzione".
 
     
morton0
morton0 il 11/12/07 alle 22:49 via WEB
Si, oddio, forse è un po' tosto il modo in cui è stato scritto ... sono stata effettivamente ermetica e magari un tantinello pallosa, ma ... non volevo offendere nessuno. Tutto qua. Per il resto, ben vengano le critiche ... :-)
 
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