Da Vanity fair del 16 settembre 2009
Dalla posta
Auguri e figli gay
"Scrivo questa lettera per me e per i domani che vorrei libero.
In agosto sono stata con la mia compagna in Puglia, bellissima e accogliente: una vacanza da sole per riprendere le fila della nostra storia d'amore.
Dopo una giornata di mare e di sole, visita a Ostuni, la città bianca, per una cena romantica e una passeggiata. Tornando verso la macchina, mi scappa un bacio: perchè è stata una bella giornata, perchè abbiamo cenato in un posto carino, perchè sono felice di stare con lei. Poi riprendiamo a camminare. Dal gruppo di quarantenni che avanza si stacca un tizio ben vestito e ordinato, ci viene incontro, ci infastidisce e ci sbeffeggia: una ragazza (la sua?) ridacchia. Finalmente l'importuno se ne va, con la faccia contenta di chi pensa di aver fatto una bella cosa.
Sono rabbiosa perchè devo camminare per strada con i sensi all'erta, sono compromessa perchè devo misurare i gesti e analizzare il contesto prima di muovermi, sono triste perchè, pur essendo la mia unica "colpa" quella di amare, devo sempre ricordarmi che nelle strade del mio Paese posso incontrare un quarantenne che pensa di farsi bello e bullo agli occhi degli amici umiliando due omosessuali. Poi ho letto dei ragazzi aggrediti a Roma e ho pensato che bisogna parlare, perchè la maggioranza delle persone che conosco non è come quel bullo sfortunato.
Caro quarantenne, la mia libertà di amare è un diritto di nascita e di vita. Io pago le tasse come te e non ti permetto di farmi sentire inferiore. Ti auguro di avere figli omosessuali: chissà che non ti insegnino il rispetto. Manuela"
Vorrei poter rispondere a Manuela e vorrei dirle che mi auguro proprio che quell'uomo non abbia figli, altrimenti li farebbe crescere come dei rifiutati e frustrati.
Perchè nessuno si oppone di fronte a certe effusioni "spinte", a limite del buongusto, di certi eterosessuali?
Manuela, la tua colpa non è quella di amare. Purtroppo per queste persone la tua colpa è quella di esistere.
Per me tu non hai alcuna colpa!
Nessuno deve metterci paletti sul nostro amore, fosse solo per il fatto che a nessuno ci permettiamo di dirgli come amare.
Quel lesione potresti mai provocare a me, eterosessuale, col tuo amore omosessuale.
Ma l'amore ha queste definizioni da assumere?
L'amore è amore! Siamo noi ad affiancargli dei sostantivi, inutili, inopportuni ed alle volte osceni.
L'amore è amore! E come tale va rispettato!
scritto da blanche_revenant su ilvolodell'occasione
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