Creato da redazione_blog il 10/12/2006

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« Ho scatenato l'inferno ...Soldati »

Le donne della chat

Ho parecchie conoscenze che usano la chat come passatempo, anch’io per pochissimo tempo l’ho fatto. Per curiosità, perché spinta da altri, per provare… Non è stata affatto una bella esperienza, tutt’altro. Da lì è nata la diffidenza che mi lega a tutto ciò che è virtuale. Perchè in chat ho capito quanto è sola la gente e tanti soffrono di doppia (tripla, quadrupla….) identità. Ci sono troppe cose che non condivido, molte situazioni mi provocano forti reazioni violente. Odio l'ipocrisia e la stupidità che lì regnano sovrane.


 Perché? Vediamo un po’….

Care signore della chat, se vi dovessero fermare per strada e chiedere: “ …che misura di reggiseno porti? Il tuo matrimonio come va? Hai mai tradito? La tua vita sessuale ti soddisfa?”. Beh, io credo che sarei talmente disgustata dal tentativo d’intrusione nella mia vita che reagirei solo in un modo, con una gran bella “pizza” in faccia all’interlocutore così maleducato.
Nella realtà c’è un codice di comportamento che impedisce simili approcci, ma perché in chat si accettano domande e richieste a cui, nella vita normale, ogni donna sana di mente sarebbe autorizzata a rispondere con una martellata in testa?
 Semplice! Perché in chat è normale, non si ha nessuna remora a rispondere a questo tipo di domande, si abbattono tante censure…dopotutto, siamo lì per conoscere quanti più uomini possibili, no? E quindi bando alle ipocrisie, liberiamoci dei tabù, della nostra facciata di perbenismo e tuffiamoci subito in fantasie molto ben nascoste nella vita reale…. Conosciamo una persona e dopo 10 minuti diventiamo amiconi, nascono alleanze improvvise, ci si ritrova a raccontare di amori persi, di occasioni svanite, di delusioni e di fallimenti. Si diventa subito divertenti, loquaci e simpatici. E cosa importa se seguono a ruota subitanei voltafaccia incapaci di lealtà?…tanto ci protegge un monitor…

Nella chat puoi apparire e non essere, e quindi perché non approfittarne? Allora via libera ad ogni tipo di menzogne, più o meno consapevoli… si può provare il piacere di essere quello che non si è e non si sarà mai, condividere false passioni e interessi  solo per il gusto di darsi un tono...
Vorrei capire cosa spinge, che bisogni hanno “certe” donne quando decidono di andare in chat.


Ho sempre pensato ingenuamente, e forse stupidamente, che è la donna a fare la differenza in una relazione (matrimonio, amicizia…). Credo davvero che una donna può, se vuole, redimere il delinquente più incallito e rovinare l'uomo più buono della terra. Sarò maschilista, ma sono portata a “comprendere” (non giustificare…) in parte certi comportamenti  degli uomini in chat. Dopotutto i seduttori compulsivi, i  “trombeur de femmes virtuali” col loro campionario di frasi ad effetto sempre pronto, i bugiardi patologici, ci sono sempre stati e ci proveranno sempre… ma sta a noi donne stopparli in una frazione di secondo e mantenere la nostra dignità. A me sembra, leggendo certi profili, che in chat gli uomini siano meno falsi delle donne; se vanno lì per rimorchiare, per una “conoscenza veloce”, quasi sempre non ne fanno un mistero, lo ammettono subito, anzi… mettono subito le mani davanti.
Le donne no, perse in un misto di ipocrisia e ingenue speranze…
Già dai profili sembra di essere al mercato : una vetrina di gnocche bionde, brune, rosse, alte, occhi a mandorla o da cerbiatta, blu, verdi, grigi e gialli... La vuoi Timida? Piccante? Passionale? Allegra? Ce n’è per tutti i gusti…
C’è la sognatrice… per la quale andare in chat equivale a mettersi il vestito della festa e poi scendere nella piazza virtuale a fare relazioni pubbliche per promuovere se stessa. Sono donne che vivono la realtà come pagine di un romanzo e ad ogni nick maschile assegnano il ruolo che hanno deciso debba svolgere, per poi scaricarli in una frazione di secondo appena il soggetto in questione dimostra di non volersi immedesimare nella parte…
Ci sono i “sepolcri imbiancati”, la categoria per cui provo più ribrezzo… quelle che vivono la loro vita pubblica in modo irreprensibile, mostrando un’aureola che cade non appena cominciano a muovere le dita su una tastiera, quando vien fuori l’anima oscura che sanno nascondere così bene a tutti. Certo è gratificante e magari divertente questo senso di onnipotenza che dà la possibilità di mettersi tante maschere, la possibilità di inventarsi  infinite vite con la protezione di un monitor e finalmente poter mostrare parti di sé temute, nascoste, desiderate. Magari per vendicarsi di un torto, o soddisfare voglie perverse… Ma a cosa serve? Tanto poi, quel che sei, con il tempo viene fuori... e la vita prima o poi chiede sempre il conto…

E le seduttrici ad oltranza…? Quelle che riempiono il profilo di foto tanto sexy quanto false, accumulano amici a decine, scelgono la preda, l’affascinano con le parole, tanto mistero e banale narcisismo…donne in realtà profondamente infelici col partner o malate di solitudine, eternamente alla ricerca di una conferma del loro fascino, consapevoli che nella realtà hanno raccolto solo fallimenti…
Ci sono quelle che vanno in chat solo per “conoscere belle persone”. Che ipocrisia! Tanto poi si sa che trovata la “bella persona”, il passo successivo è la verifica sul campo…. A queste credo si possa applicare un aforisma di Sacha Guitry che mi fa sorridere:"Ci sono donne che vanno dicendo con convinzione "Io non mi vendo" e giurano di non accettare alcuna proposta. Son proprio quelle che ti rovinano..."

E che svendita di donne solari! Solare...nel senso che prima o poi ti danno una sòla?
Mi fanno ridere quelle che si definiscono
“passionalesensibileaffettuosassoltutamenteriservatissima”…salvo poi trascorrere in chat tutta la giornata e gran parte della notte a parlare di quanto sia timida e introversa.

Ma la categoria che mi incuriosisce di più è di quelle che vanno lì a parlare dei propri problemi sentimentali, o familiari o sessuali. Io non ho tabù riguardo al sesso, ma non riuscirei a parlare con naturalezza con uno sconosciuto di qualcosa di tanto intimo e privato che credo debba rimanere una cosa da vivere e di cui parlare in due. Non so voi, ma tutto questo mi ricorda tanto il mercato centrale, quello del pesce, dove c'è abbondanza di cozze, scorfani e polipi ma finisce, che dopo una grande abbuffata, vomiti tutto.
Credete davvero che la chat sia il posto giusto dove alleviare la solitudine, condividere i problemi, avere comprensione? Lì non c'è educazione, etica, alcun pudore....tutto è messo in piazza, nascita, vita, lavoro, famiglia... e vivisezionato col nostro permesso.

Trovo triste e patetico cercare di annullare i propri problemi nel virtuale, risolvere i propri conflitti relazionali in un mondo fatto di fantasie e banalità. E mi fanno paura le emozioni spese male, quelle che ci rendono aridi e portano solo danni ad altri.
Scrivere questo post mi è costato, non mi piace fare il giudice della vita e dei comportamenti degli altri. Ma a chi cerca di convincermi che la chat tira fuori l’anima più profonda delle persone, rispondo che tira fuori il peggio di noi, e che è difficilissimo trovare chi, nel passaggio dal virtuale al reale, ti conferma l’impressione data dietro il monitor, piuttosto si rischia di essere trascinati in una melma talmente fastidiosa da farti stare realmente male.
Fuggire dalla realtà è un bisogno comune a tutti, si passa la vita a fuggire da una situazione insostenibile, da un sentimento che è cambiato nel tempo, da se stessi, da un luogo. Si fugge per cercare qualcosa di nuovo che ci emozioni, ci faccia sentire di nuovo vivi, che ci dia speranza, x azzerare i pensieri e sentirsi liberi. Ma è una fuga che può portarci lontani da noi stessi, rischiando di farci perdere il possesso di sè, cambiando radicalmente la vita e la socialità di chi ne resta invischiato.
Stanchi di lottare contro i nostri pensieri, tentiamo di scacciarli, in fuga verso un nulla affollato di fantasmi che raccontano storie che svaniscono appena dette.
Dovremmo chiederci cosa significa x noi la chat…o si rischia di passare la propria vita a sognare e inventarsi mille altre vite virtuali correndo il rischio fra qualche anno di rimpiangere le piccole cose reali che ci rendevano davvero felici.

Bisogna stare attenti - o ci dimentichiamo di vivere… veramente.

scritto da: CHIARA975   sul blog: BASTARDA_MENTE

Commenti al Post:
LRS_1
LRS_1 il 25/09/09 alle 13:27 via WEB
Sinceramente credo che chi è abituato ad essere falso/a e bugiardo/a nella vita, lo è anche in chat. Se è una persona sincera invece, pur prendendo precauzioni e proteggendosi, tende cmq a rivelare alle persone giuste il suo modo di essere. Certo, c'è sempre un margine di rischio, perché non hai una persona in carne e ossa davanti. Usata con moderazione, la chat può essere un modo per conoscere meglio se stessi e gli altri: molto dipende da cosa si cerca...
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 25/09/09 alle 13:54 via WEB
In linea di massima condivido il tuo punto di vista. Prima di approdare qui su Libero ho frequentato per 4 anni la chat di jumpy e, pur non nascondendo di aver fatto anche la "stronzetta" attribuendomi una falsa identità per diversi mesi, ricordo quel periodo come un periodo positivo. Attraverso quella chat ho costruito rapporti poi importati nel reale che a tutt'oggi continuano, ma ho anche trascorso intere serate a giocare in chat, giocare nel vero senso dell'espressione, complice la possibilità di non dover registrare un nick,la qual cosa ci portava ad entrare con nick di altri ed improvvisare scambi di persona che poi finivano in grasse risate.

Non so quale sia attualmente l'ambiente chat presente su Libero e non l'ho mai frequentato assiduamente pur avendo fatto compagnia a sissunchi nella stanza che moderava, per oltre un anno. Hai ragione nel dire che tutto è subordinato a chi si è e cosa si cerca, però è anche vero che la chat è uno strumento a mio avviso obsoleto, sostituito per lo più dai servizi di messaggistica istantanea e da quelli inclusi nei social. In questi termini potrebbe essere diventata un covo di rinikkati incapaci di passare dal virtuale al reale o, peggio, persi nel virtuale come scrive Chiara975. In un uso sano e costruttivo dovrebbe essere un passaggio, una transizione a forme di contatto più individuali ed approfondite. Chi resta per anni in chat senza mai sentire l'esigenza di altro, mi dà da pensare..

 
LRS_1
LRS_1 il 25/09/09 alle 14:06 via WEB
In effetti parlando di chat mi sono espresso male, in modo limitante la galassia di forme di comunicazione presenti su internet. Anch'io sento di condividere le tue riflessioni. Ciao!
 
stelladanzanteforeve
stelladanzanteforeve il 25/09/09 alle 18:29 via WEB
..ecco perchè non frequento le chat! Scherzi a parte, credo che occorra un sacco di tempo, tempo di cui non dispongo. Preferisco sinceramente bazzicare qui nei blog. frequento talvolta alcuni forum a tema ( non di Libero), ma le tematiche sono tali, da non scendere sicuramente in dettagli personali, un saluto, Marie.
 
gattachicca1
gattachicca1 il 25/09/09 alle 22:01 via WEB
Anch'io preferisco utilizzare il blog, al limite vado su Messenger, ma con una ristettissima schiera d'amici (tutti fidati). Comunque qualche VENDESI, sia maschile che femminile lo si trova anche qui...basta leggere alcuni profili: "ho 46 anni fisico atletico alto 1,86 capelli castani occhi verdi..."; "sono alta formosa e bionda..."; e difficilmente a questi profili s'abbina anche un minimo blog. Comunque, non amo le chat!
 
avvbia
avvbia il 26/09/09 alle 13:25 via WEB
Post bello,lungo.interessante,difficile . Prometto di ritornarci quando acvrò più tempo.. ma due paroline mi is concesso anticipare. Molto dui quello che è detto è vero. La doppia perosnalità.il poter dire tutto quello che si vuole magari parandsoi dietro l'anonimato eccetera. Ma ognuno interagisce cocn gli altri e on il pc in mdo diverso. io ,ad esempio,anzituto nn nascondo nulla con foto,attiità tutto il resto e come si dice chatto o meglio messaggio per curuiosità,conoscenza.,amcizia. Però non voglio differenza tra reale e virtuale e considero il reale MOLTO piu' importante del virtual che è un c.d. lunga manus.. inoltre ho fatto belle amncizie..Certo ci sono le perosne da te prefigurate, ci sono coloro che vgliono rimorchiare.ci sono i e le mitomani.. tutto sta a saperlo ed a capirlo.. considero il viagigo in rete cme un percorso con le persone.cerco di conoscerle meglio e di più. ma le tue considerazioni sono molto pertinenti. a dopo,spero, ciao. gino
 
saranedi
saranedi il 26/09/09 alle 16:50 via WEB
Io sono dell'opinione che la chat sia "una tristezza infinita"!!! Pochi, pochissimi/e vanno in chat per cazzeggio o chiacchiericcio, la maggioranza è squallidamente in cerca di sesso. Gli uomini non si preoccupano di dirlo perchè è normale per loro sparare nel mucchio e vedere cosa raccattano, in chat o dal vero il sistema è lo stesso, per le donne è diverso: si lanciano in chat nascoste dietro un nick per dare sfogo alle loro voglie ma di fatto, alla fine, in fondo in fondo anche la più maiala sogna di innamorarsi ... le donne sono complicate, non molto sincere e profondamente condizionate e condizionabili... perfette per la chat! Io la odio!!!! Si vede!?!? ^____^
 
CHIARA975
CHIARA975 il 26/09/09 alle 19:22 via WEB
Cara Ross, innanzi tutto grazie per la visibilità che hai dato al mio post. Quello che ho scritto riflette le mie idee, forse ho generalizzato un po’ ma sono convinta che, comunque, la chat nasconda qualche problema e chi la frequenta sia un’umanità strana, che non riesco a capire bene, e che spesso mi provoca una forte…orticaria ;-) Se ci fai caso, mi pare una grande vetrina, piena di gnocche, di superfighe, di cuori infranti e brave narratrici, di Q.I. elevati in cerca di pari requisiti. In chat tutti sono simpatici, entusiasti, loquaci e dinamici. Ma la realtà è così? O piuttosto questa è un’umanità che vive di fantasie, vite inventate e cliccate piuttosto che vissute, maschere attaccate così male che basta un soffio di vento a farle cascare…. La solitudine e la voglia di qualcosa che ci emozioni di nuovo hanno portato tante persone a scambiare il virtuale col reale, e la protezione di un monitor ha offerto a tanti la possibilità di inventarsi infinite vite parallele. Qualcuno potrebbe dire che la chat è come un blog, un mezzo magari un po’ narcisistico di mettersi in vetrina. Io non lo penso affatto. Per chi, come me, è restio a lasciarsi andare completamente, il blog è una forma di protezione. E’ ovvio che anche lì ognuno si pone come è la sua vera natura. Se io sono falsa e ipocrita lo sarò in ogni aspetto della mia vita, ed inversamente…se sono una persona leale e onesta, non sarà una chat a cambiarmi. Nella chat, dove le modalità e i tempi di conoscenza sono distorti e accelerati, si azzera spesso ogni censura, l’immaginario diventa regola, e le parole sono costruite apposta per gli ignari che ci credono. Si rischia inevitabilmente di perdersi in un marasma di vite cliccate e non vissute, dove è facile che venga fuori il lato oscuro di ognuno di noi. Il peggiore. Se ci fai caso, molto spesso le conversazioni di chat provocano un senso di appiattimento verso il basso. Mi fanno paura queste emozioni spese male, che ci fanno male e che portano danno agli altri. Come diceva Totti…”laif is nau”! E soprattutto, non è in chat… ;-)) Un grande bacio e grazie di tutto
 
Il_Tuo.Gigolo
Il_Tuo.Gigolo il 27/09/09 alle 09:35 via WEB
 
blanche_revenant
blanche_revenant il 27/09/09 alle 11:56 via WEB
Ciao Chiara e Benvenuta. Finalmente ho trovato una decina di minuti per leggere intero il tuo post e per un commento. Innanzitutto complimenti, perchè per me è un'analisi attenta e precisa. Ti parlo da una frutrice pentita della chat e da fruitrice convinta del blog. Avvicinarmi alla chat è stata una novità e come tutte le novità mi aveva catturata. Il mio senso era parlare con le persone, conoscerle, perchè sono curiosa dell'animo umano. Ma pian piano mi sono accorta che il mio approccio era sbagliato e che non trovavo delle realtà ma delle storie più o meno inventate. Ognuno voleva essere qualcun altro e apparire qualcun altro. Mi ha stancata, stufata ed annoiata. Invece ho scoperto il blog perchè ho sempre avuto la passione di scrivere fin dai miei dieci anni. Ed il blog mi da la possibilità di esprimermi e confrontarmi su piani diversi. Per me la tua analisi è perfetta perchè ho riscontrato che le donne come gli uomini sento il bisogno della fuga dal proprio io e dal proprio vivere. L'ultima frase in grassetto che chiude il post, sintetizza l'esatto problema della chat: dimenticarsi di vivere veramente. Chi non ha una vita reale, con impegni reali, con amici reali, una vita quotidiana, si rifugia nell'unico mondo che ti permette di avere mille identità diverse fuggendo.
 
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