mars expedition

laicità


si legge su un quotidiano la ricetta della costituzionalità e dell'uguaglianza di uno stato.qualche parola, niente più. eppure tutto così complicato da mescolare (almeno nelle italiche cucine) che verrebbe voglia di andare al ristorante. visto che di ricetta si tratta... pare che il governo spagnolo, prendendo spunto dalle critiche del papa - che mi pare sempre più isolato, una lenta passione - in merito al catechismo  nella riforma scolastica, abbia avuto da ridire.un esecutivo - si legge - non può occuparsi più dell'insegnamento religioso che del programma di governo, in quanto organo deputato al governo di tutti e per tutti, senza distinzione alcuna (chi ricorda l'articolo 3 della nostra cartaigienica... ops, costituzionale?) e senza chiedere preventivamente quale confessione recitino.così, durante la cerimonia per le credenziali del nuovo ambasciatore spagnolo in vaticano (si badi, durante un barbecue [si scrive così?] o in riva al mare...) è stato ribadito cjhe la spagna non imporrà mai ai cittadini una guerra che non desiderano  nè l'insegnamento della religione a chi non lo desidera.nè una diversità legata alla scelta della sessualità della persona amata.eppure la spagna viene da una tradizione religiosa forte come la bora a trieste.che forse anche da noi un giorno il prodi di turno avrà il coraggio di anteporre le esigenze ed il volere di chi gli paga lo stipendio a quelle personali? che sono quelle, appunto, di prenderlo questo stipendio. lui, la sua famiglia e il contorno?anche a rischio del proprio tornaconto?chissà?sia...libertà.