mars expedition

di franco tritto


sai franco passavo per caso l'altra sera dalle tue parti e chi mi faceva strada mi ricordava che certe finestre restano accese da quelle parti anche la notte e adesso ricordo che la tua spesso incoraggiava l'alba basta nascondersi le diceva è l'ora così ricordavo di quando sussurravi le parole senza ritmo del generale di de gergori l'autobus pieno di futuro e l'opg pieno di occhi che non riposano volontariamente e tu a spiegarcelo il ritmo è lo stesso se ci tieni a saperlo l'ho riascoltato quel cd immagino le sue mani che spreco saperle legate durante il gioco del nascondino più brigatista del mondo e poi spente dal 9 maggio 1978 la notte buia dello stato italiano chissà con quali disegni arricchiva l'aria gli stessi tuoi dì la verità me la ricordo la spaghettata sul lago vicino mantova 600 mila lire alle 4 di mattina chè la signorina era incinta signor cuoco si svegli è un'emergenza una delle studentesse desidera gli spaghetti aglio e olio sa com'è è al quinto mese va bene ricordo che rispose il cuoco e porse il prezzo e ora noi a pagare il conto come il mio spirografo ha commentato sulla storia dell'avvocato mi ricordo quel giorno che mi aspettavi vicino castro pretorio e chi la conosceva roma ma il libro iniziava a camminare da solo ma quando usciva un gabbiano non mancava mai ora pare mi inseguano prima tre poi cinque poi sette poi uno certe volte non li vedo ma li sento e geremia o fabia che tu preferisca anche lei pare la rincorrano non so dove tu sia andato a finire ma io non ci sono abituato a questa presenza così ho lasciato affievolirsi il banco delle domande da trenta trentesimi e lode se capita ma quando guardo il telefono trovo ancora il tuo numero professore tritto che scemo pensare che tu sia andato via quando ti svegli fai uno squillo per sapere se sei arrivato ma alla fine chi è stato tu lo sai dimmi ti ascolto