mars expedition

SBARCHI


l'isola per quanto bella, resta tale.un'isola. ventotene.sembra banale. ma non lo è, almeno se non ci stai a passare le vacanze ma per un periodo più o meno consistente. è l'isola che detta i tempi della tua giornata e se vuoi un giornale devi prenotarlo, se l'isola vive di un periodo di grande accoglienza.o se il meteo ne riduce l'ospitalità ai limiti della maleducazione.certe volte non trovi neanche il caffè. certe volte ti sbatti per una sigaretta chè fumi marlboro lights e sbavi per una ms morbida.oppure sei pronto a comprare di tutto in un bar che ha chiuso vent'anni prima ma che il figlio c'ha internet e il ondo l'ha, per miracolo, riaperto verso santi posti di surf.sia...al di laà della linea dell'orizzonte si riuniscono gli sguardi dei lupi di mare. quelli veri e gli aspiranti tali, arricciano le sopracciglia, lo sguardo perso, quasi malinconico e un fumetto - chè loro non proferiscono parola, il copione è rigido e privo di improvvisazioni - dice quel che succederà.e poco vale se è vero o meno. sono le previsioni del tempo che sarà. e quelle le sbaglia anche bernacca.capita che quella linea piatta e uniforme si rompa ad intervalli regolari, con forme che la loro regolarità al perdono con l'avvicinarsi.sono le navi, le case di piacere galleggiante, nel senso che è il piacere a galleggiare e non la casa che dentro si fa il piacere, ognuna diversa con la sua velocità apparente sull'acqua e più precisa sul fondo.la prua superba che sente la mancanza di quelle donne dai fianchi larghi e i seni abbondanti che dovevano ammaliare i nemici e tenere calmo l'equipaggio, quasi un miraggio, per ognuno di voi una così al prossimo porto.la cosa che le accomuna, queste navi, è che tutte sono attese. c'è sempre una novità su una nave.un giornale, un cane, una macchina che non avevi mai visto, una notizia che non avevio sentito, il rumore del mare è assordante sull'isola e il clamore di una traversa si perde dietro il fruscio di un'onda forza zero che leviga il tuo scafo.tanto per compagnia hai le cernie. e loro i rigori non li sbagliano. e manco li segnano.ti guardano con la bocca all'ingiù e la testa all'insù. e tu a chiederti ma che cazzo ci sto a fare. poi ti ricordi. e resti. e guardi.coasì la nave vomita tutto quello che ha mangiato qualce ora prima. ci sono belle donne e queste sono una novità sempre attesa. le guardi scendere e lo sguardo dei marinai segue il movimento dell'orlo pizzato mentre la testa è ferma.non è desiderio. è quel copione di cui sopra. meglio una barca ben messa.alcuni hanno colori strani indosso. altri vestiti costosi.alcuni uno scooter. e tutti la voglia di mescolare sudore e salsedine.anche i più ricchi. il caldo non fa sconti.poi trovi uno che aspetta. lo sguardo non si gira mai. nemmeno la testa . starà dormendo? o forse non è un marinaio? sono due giorni che aspetta alle ore degli sbarchi. ha visto tutto.se gli chiedi cosa indossava quello o quella telo sa dire prima ancora di finire la domanda. cercava capelli danzanti, ha scrutato dappertutto, ogni testa, ogni sguardo bicolore coperto da occhiali troppo grandi.sei sbarchi. tre al giorno. uno all'ora.non c'era.