mars expedition

maggioranze (in)qualificate


A parte che sul principio per cui il volere della maggioranza vincola la minoranza si potrebbe scrivere un trattato aperto agli interventi di ognuno.E a parte anche che pare difficilissimo trovare una soluzione alternativa, sicchè criticare in maniera poco costruttiva risulta un fumoso dispendio di parole e un modo per evidenziare solo se stessi.A parte tutto ciò ed altro ancora, i quotidiani di ieri (in particolare la repubblica tramite la sapiente penna del signor eugenio scalari) riportavano una notizia di un certo rilievo.La questione è quella del nuovo indulto da generare. E il problema principale da risolvere resta quello del sovraffollamento delle patrie galere, problema che mi pare di non poco conto e soprattutto di particolare significato sociale: espiare una pena non può mai significare perdere la propria dignità di essere vivente. In caso contrario, verrebbe meno la qualifica CIVILE del paese. E su questo, anche su questo, se ne potrebbe parlare a dismisura.Lo si dia per assodato (in virtù del principio “maggioritario”…).Sia…Il signor di pietro ha minacciato le dimissioni (e da oggi si è auto sospeso al fine di garantire la propria presenza in parlamento pur rivestendo la carica di ministro!) relativamente al disegno di indulto proposto (anche) da chi si è fatto eleggere responsabile della competente commissione parlamentare con i voti del centro destra, in particolare di forza italia.Invero, il progetto prevede l’estinzione dell’indulto (con conseguenti sconti di pena di vario genere ed entità) a tutti coloro che hanno commesso una serie di reati, tra cui le forze politiche in questione hanno voluto aggiungere anche quelli di concussione e corruzione di varia natura.Premesso che il signor antonio di pietro ha lottato (e vinto in parte) contro questi rei che hanno approfittato di un paese e della sua popolazione in maniera ignobile e vergognosa, è emerso da alcuni studi che nelle patrie galere siano custoditi solo circa 70 condannati per tali reati. Appare certo, quindi, che la finalità principale (ut supra) di sfoltire la popolazione carcerata sia disattesa dall’inclusione delle condanne per corruzione e concussione.Se poi si aggiunge che nella storia della nostra repubblica (sempre più tendente al colore giallo e alla peculiare curvatura leggera…) sarebbe la prima volta che dell’indulto andrebbero a beneficiare anche tali condannati, si capisce appieno il disappunto di un uomo di diritto come il signor antonio di pietro.Si capisce meno, invece, il silenzio più o meno celato degli altri rappresentanti del governo (che chi scrive ha votato!). non si capisce per nulla l’atteggiamento del signor clemente mastella, ministro della giustizia. Anzi, a dir il vero, non si capisce proprio il motivo pe cui rivesta la carica suddetta. Misteri d’italia!Il risultato è pertanto evidente. Un ministro della maggioranza minaccia la propria fuoriuscita perché la maggioranza medesima, nella necessità di godere dei voti della minoranza per raggiungere il quorum qualificato per l’approvazione dell’indulto, pende dalle labbra (e dalle penne) della casa delle libertà. Leggasi, però, forza italia. Solo forza italia.Perché il progetto di indulto non gode dell’appoggio di alleanza nazionale.Tutto come previsto, quindi. Impossibile governare a 360 gradi con unno scarto così minimo di voti. Con conseguenti mescole disgustose.O forse c’è anche un’altra ragione? Sapientemente, il signor eugenio scalfari la individua nel dottor cesare previti (il titolo professionale mi pare faccia d’uopo!!).Forza italia deve salvare dai 5 anni di carcere il suo illustre rappresentante, nonchè benefattore di un paese miope come una talpa. Con l’indulto la suia condanna (per corruzione, concussione o altro, non ricordo con esattezza chiedo venia) scenderebbe sotto quei limiti che consentono l’applicazione di una misura alternativa al carcere.Per cui, forza italia.E sogni d’oro.