mars expedition

POST(A)


post.cioè dopo. una volta.oggi, invece, ancora.salvi i contenuti dei blog.sia...ieri su repubblica, nella rubrica lettere dei lettori, si leggeva la segnalazione del signor lone (rendere noti i suoi dati non mi pare violazione alcuna, considerato che l'ha consentito il diretto interessato sul quotidiano anzidetto).una questione proprio interessante.c'era una volta la missiva postale normale.a cui qualche tempo fa è stata affiancata la posta prioritaria, che con qualche centesimo in più garantisce (?) una maggiore celerità nella spedizione di talune missive.a parte che questa distinzione pare la prova poco confutabile che il sistema fosse lento di proposito e non per insitie difficoltà. e vabbè...la faccenda pare mutata ultimamente, con la scomparsa della posta "normale". solo posta prioritaria, quindi. vale a dire solo posta veloce.null'affatto.restando immutate le infrastrutture e, soprattutto, la cultura lavorativa di taluni ambienti lavorativi paesani (leggasi, tricolori), dotati di immune intoccabilità e straordinarie capacità vessatorie, i ritardi sono tornati all'ordine del giorno.fin quando, mi pare ovvio, non sarà inventata un'altra posta più prioritaria, a prezzo maggiore di quella prioritaria (e basta).traduzione.la posta prioritaria è diventata lo strumento di un celato (manco tanto bene) aumento dei prezzi, che si affianca a quelli quotidianamente pubblicizzati.evviva.e poi.la celerità della posta prioritaria così volgarmente smentita dalle strutture degli uffici postali è stata abilmente mascherata dagli stessi.i casi di ritardi eclatanti nell'invio di missive sono coperti da un timbro apposto sulle lòettere ritardatarie. "impostata oltre l'rario limite".altra traduzione.se la lettera ti arriva tardi, caro contribuente, la colpa non è delle poste italiane ma di chi ti ha scritto, che l'ha portata nell'ufficio postale in ritardo riapetto all'orario stabilito per quel tipo di prodotto postale.e dulcis in fundo.attendo la comunicazione di una convocazione del concorso della mia vita.nulla. i miei amici/concorrenti mi chiamano per avvisarmi che la loro comunicazione è giunta da un pezzo.giro per gli uffici postali della città. la trovo buttata nell'angolo impolverato della posta diretta agli conosciuti.sono stato definito sconosciuto perchè il postino ha interpretato, nello spazio dedicato al destinatario, la mia qualifica personale come il nome, il mio cognome come il nome e non si è curato di leggere il nome.e siccome a quell'indirizzo non esiste nessun s.tenente (qualifica) di vascello (cognome) si....e (nome), SCONOSCIUTO!!!.domanda.continuiamo a pagare le tasse o ci si può rifiutare indicando per sconosciuti il governo, il parlamento, la burocrazie ei principi costituzionali tutti (di dio) e pregate per noi?