mars expedition

critica al blog del giorno


mi distacco per poco - e non senza il permesso dell'equipaggio che mi preme chiedere - dalla vita di bordo come è facile intendere. per salire su un'altra nave, quella con la quale ciascuno viaggia.e che il viaggio sia breve o sia lungo, che le mansioni siano quelle di comandante o di mozzo, che ci si illuda soltanto di avere una qualche mansioni, tutto questo poco importa.intanto, si naviga. tutti.la critica è rivolta al blog del giorno, a chi ne ha scritto il contenuto, a chi l'ha scelto e ai criteri di scelta del blog del giorno.mi piace credere, invero, che il blog sfugga alle regole e ai limiti imposti per diverse ragioni ad un giornale, sia esso radiotelevisivo, sia esso stampato.pertanto, chi scrive in un blog dovrebbe avere l'accortezza, sempre a mio avviso, di leggere a fondo le verità e di trarne un esame asettico. con contorni appassionati, certo. ma non c'è esigenza di vendere, non si tratta di un'attività commerciale.almeno il più delle volte.tutto ciò perchè ho letto anche sul blog del giorno del caso della giovane stuprata dal patrigno convivente e di quanto la sentenza della corte di cassazione - che giudica meno grave la violenza sessuale su una ragazza non vergine rispetto a quella perpretata ai danni di una vergine - desti scalpore.dico la mia e mi preparo a una pioggia di critiche che mi seppelliranno. d'altra parte bisogna pur morire, una volta.nell'ordine:detesto chi usa violenza, di qualsiasi natura, di qualsiasi tipo, qualunque ne sia la vittima, anche se ci sono cause di giustificazioni;conservo a casa da sempre la maglietta mai più violenza sulle donne;credo, allo stesso tempo, che nessuno debba toccare caino, chè il peggiore degli uomini, quello che si è macchiato del crimine più grave, sia comunque meritevole di un processo giusto e di una difesa tecnica (che non equivalle alla condivisione della condotta criminosa tenuta).ciò posto, una violenza sessuale che provoca la lesione dell'imene è - dal punto di vista strettamente materiale ai fini della quantificazione delle ferite riportate e del quantum di "invasione" della condotta - più grave di una che tale lesione non provoca per essere tale lesione già verificatasi precedentemente.dire che è meno grave non significa dire che non è grave. e limitarsi alla quantificazione di cui sopra non significa non aver provato ad immaginare soltanto lontanamente la devastazione fisica e morale che una violenza, specie sessuale, provochi. senza, di certo, riuscirci.quel che è grave, a mio avviso, è l'uso distorto dei mezzi dell'informazione, da parte di talune testate giornalistiche che credono di poter aumentare gli incassi limitando l'analisi di una notizia a un aspetto isolato e minimo, che abbisogna dell'intero contesto per spiegare efficacemente i suoi significati.ma da un giornalista me lo aspetto. da un blogger, un pò meno.mio sa di minimalista senza nemmeno lo scopo di lucro.sia...e ora vado a prendere l'ombrello.per la pioggia di critiche.