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Attualità


Viale del tramontoLe ombre del tramonto si allungano su Berlusconi e Bossi. Il dato più crudele per il Premier è aver dimezzato le preferenze a Milano. Ancor più desolante per lui constatare che Lassini (quello del manifesto “via le Br dalla Procura”) si è fermato ad appena 872 preferenze: se questo doveva essere lo “zoccolo duro” degli ultras capitanati dalla Santanchè vuol proprio dire che il grande comunicatore ha sbagliato tutto. Patetico è poi il tentativo dei giornali amici di Silvio di scaricare il peso della sconfitta sulla debolezza della Moratti; se la candidatura era davvero così fragile e il giudizio sul primo mandato così negativo, perché mai allora ripresentarla in pompa magna?Vi è certamente nel voto di Milano una voglia diffusa di ritorno alla legalità, di rifiuto dell’oltranzismo e di comportamenti sguaiati.Quanto hanno pesato le feste di Arcore nel giudizio degli elettori? E non per moralismo o perbenismo, bensì per l’impietoso ritratto di un anziano gaudente che spende centinaia di migliaia di euro per le sue escort, mentre i suoi ministri impegnati a predicare ogni giorno sacrifici per il paese.In quanto a Bossi è la prima volta che il gran maestro nel fiutare gli umori del suo popolo lumbard fa cilecca. Ad ascoltare gli sfoghi su Radio Padania verrebbe da dire che la responsabilità è tutta nell’aver supinamente assecondato il Premier sulle leggi ad personam. Ma vi è anche la sensazione che le tradizionali parole d’ordine della Lega (Roma ladrona, niente tasse, emigranti foera di ball) abbiano perso gran parte della loro suggestione e si siano logorate a fronte dei tatticismi portati avanti nella odiata capitale.Ora, accomunati nello stesso destino, Berlusconi e Bossi, leaders dimezzati, devono soprattutto fare i conti col guaio più grosso, irreversibile: la perdita del carisma. E questo nessun artifizio potrà più restituirlo. L’assordante silenzio di ieri ne è la prima conferma.(da Il Riformista.it)