mondoblog

Post N° 450


SCOPPIA IL CASO GASPARRIDopo la nomina da parte del Pdl di Riccardo Villari del Pd, ma che non era stato scelto dall’opposizione, come presidente della commissione di Vuigilanza Rai, il neo-eletto ha sentito per telefono il capo della segreteria del leader Pd. E' lo stesso senatore a confermarlo, riferendo che lunedì incontrerà di persona Veltroni e che "sta lavorando per arrivare serenamente ad una soluzione". Nonostante le pressioni del Pd a dimettersi dalla carica cui è stato eletto dalla maggioranza contro la volontà dell'opposizione, che continuava a sostenere il candidato dell'Idv Leoluca Orlando, Villari ha finora fatto sapere che lascerà quando i gruppi parlamentari avranno trovato un accordo su un altro nome. E ha annunciato di voler parlare prima con i presidenti di Camera e Senato. Veltroni si è già nettamente opposto alla nomina, parlando di un "atto di regime" da parte della maggioranza. Lunedì è in programma il primo colloquio tra Villari e Veltroni. Villari ha preso ancora tempo, pur ribadendo la sua intenzione a trovare una soluzione alla questione. Il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in una nota, fa sapere: "Non cadremo nel tranello di chi vuole utilizzare la furbata berlusconiana per indurre il Pd e l'Italia dei Valori ad una spaccatura e ad una resa dei conti, che non vogliamo e non cerchiamo in alcun modo. Anzi, ora più che mai, dobbiamo restare uniti, allargare e consolidare la coalizione per fermare, prima che sia troppo tardi, la deriva antidemocratica del dittatore argentino Berlusconi". Intanto è scoppiato il caso Gasparri, con le pesanti dichiarazioni del Capogruppo Pdl al Senato, che definisce il segretario democratico "uno stupido e un incapace". Maurizio Gasparri, attacca duramente Veltroni, arrivando all’offesa: "Mi sembra in evidente crisi, contestato nel suo partito perché, in effetti, è una persona incapace", ha detto da Lamezia Terme il capogruppo del Pdl al Senato. "La violenza verbale, la violenza di cui anche io sono stato vittima nei giorni scorsi - ha aggiunto Gasparri - dimostra l'arroganza, la stupidità e l'incapacità di quest'uomo. Mi sembra che il presidente eletto della Commissione di vigilanza - ha aggiunto Gasparri - voglia svolgere la sua funzione istituzionale con senso di responsabilità. Mi sembra, inoltre, che la sinistra non possa recriminare. Ci sono state varie occasioni in cui poteva ottenere l'elezione di Orlando, hanno rifiutato intese ragionevoli. Sono degli arroganti». Immediata la replica del Pd, non si è fatta attendere. Al Partito democratico è soprattutto l'accusa di 'stupidità' che non va giù. I democratici parlano di "barbarie politica" e reclamano un intervento dei presidenti di Senato e Camera. Il portavoce del partito Andrea Orlando, sottolinea: "C*******, imbecilli e ora stupidi: queste sono le espressioni che negli ultimi giorni sono state rivolte nei confronti dell'opposizione. Ci si chiede quanti insulti ancora bisognerà ascoltare senza che dalle più alte cariche parlamentari giungano parole chiare ed inequivoche a tal proposito". Anche Anna Finocchiaro e Antonello Soro puntano il dito contro l'ex ministro delle comunicazioni. La capogruppo del Pd al Senato parla di "preoccupante decadimento della dialettica politica" e stigmatizza "un linguaggio che riteniamo inaccettabile, una gravissima offesa che oltre la persona colpisce le stesse istituzioni che tutti noi siamo chiamati a rappresentare". Il capogruppo del Pd a Montecitorio chiede ai presidenti delle Camere di "interrompere una corsa allo scontro frontale tra le forze politiche che apre non solo in parlamento ma anche nel paese solchi profondi e fratture gravi e pericolose". E Gasparri ribatte ricordando di essere stato oggetto di un manifesto del Partito democratico: "Attendo ancora le scuse di Veltroni, capo del partito, autore del manifesto. Al quale sono seguite minacce alla mia persona che non avevo pubblicamente denunciato, ma che sono note a chi di dovere. Il clima di violenza generato dalla sinistra è pericoloso e lo affrontiamo con coraggio, ma chi pianifica aggressioni politiche cambi metodo".(Dichiarazioni tratte da Repubblica.it e Unità.it)