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Sicurezza


 Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il decreto legge che contiene le norme antistupri, messo a punto dal ministro dell'Interno Roberto Maroni. Il provvedimento, come annunciato, istituisce le ronde, a cui - più che i semplici cittadini - dovranno partecipare prevalentemente "ex agenti di polizia, dei carabinieri e delle forze armate: sono modifiche proposte da An e approvate da tutti", come ha precisato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Dunque il decreto autorizza una versione cosiddetta "soft" delle ronde: i membri non devono essere armati, e devono agire in coordinamento col prefetto. Dice La Russa: "Ci sarà un coinvolgimento rafforzato del Comitato provinciale sulla sicurezza". Il modello, ha aggiunto Maroni, è quello dei City Angels, che già agiscono a Milano in sintonia con il Comune. "Sono volontari per la sicurezza, non ronde fai da te - ha detto il responsabile del Viminale - gli elenchi dei volontari verranno tenuti dalle Prefetture, il modello è quello dei volontari per i vigili del fuoco. Sarà data priorità alle forze dell'ordine in pensione. Devono essere persone che sanno quello che fanno". Il dl prevede anche una strette contro chi chi è sospettato di violenze sessuali: vietati gli arresti domiciliari. In conferenza stampa, invece, Silvio Berlusconi ha ribadito, per l'ennesima volta, la necessità di ricorrere alla legislazione d'urgenza, contro quella che a suo giudizio è un eccessiva lentezza del Parlamento: "Voglio sottolineare - ha detto - che il governo può utilizzare la decretazione di urgenza a seguito del clamore suscitato dai recenti episodi. Voglio dire che rispetto al 2006-2007 i casi di stupro sono diminuiti del 10%". Roma compresa. Un calo dovuto, secondo al presidente del Consiglio, "ai pattugliamenti fatti dai militari nelle nostre città". Il premier ha proseguito spiegando che alcune norme sono state inserite oggi nel decreto perchè erano state "consegnate al Parlamento": come lo stalking, ad esempio. "Ma i tempi che il Parlamento impiega per approvare queste norme si dichiarano da soli". Perciò i decreti legge sono uno strumento "essenziale" affinchè "un governo possa intervenire tempestivamente, legiferando con norme che immediatamente siano applicabili e quindi possano consentire dei risultati nelle situazioni che si manifestano e che richiedono provvedimenti tempestivi". E come annunciato, il decreto contiene anche la norma che allunga il periodo in cui gli immigrati clandestini possono essere trattenuti nei centri di identificazione: non più due, ma sei mesi. "Noi abbiamo anticipato nel decreto una norma già approvata dal Parlamento europeo per quanto riguarda l'asilo e i rimpatri", ha commentato Maroni. Il ministro dell'Interno ha anche smentito contrasti col capo dello Stato, sul tema delle ronde. "Non c'è stato alcun veto del Quirinale - ha assicurato - ieri con Napolitano ho concordato questo testo, senza alcuna forzatura o obiezione". (Da Repubblica.it)