Post n°67 pubblicato il 26 Marzo 2013 da bel.moro45
Non ho ancora presentato in questa rassegna di musica italiana - e quest'oggi voglio rimediare alla mancanza- uno dei nostri cantautori più romantici: Amedeo Minghi. Egli nacque nel 1947 e il primo vero successo gli arrise nel 1976. Da allora ha avuto una lunghissima carriera, i brani più significativi della quale ha recentemente pubblicato in diverse raccolte.
La struttura melodica delle sue canzoni è molto semplice, data da base di violini, qualche percussione, qualche coro e qualche tastiera e si è sempre mantenuta simile attraverso il tempo. Questo, però, testimonia la sua grandezza perchè la melodia anche se lenta propone molte variazioni legate in un filo logico, non riservato al testo, e su di esse si inserisce la sua calda voce, simile ad uno strumento.
Che poi Minghi sia anche un poeta lo sanno tutti e la sua sensibilità gli permette di interpretare in modo ammirevole anche "Cantare è d'amore", del paroliere Pannella. Tale autore ci ha abituato a scritture complesse, dai molteplici significati e anche questa, secondo me è così.
Io ho sempre pensato che parli dei vari aspetti dell'amore... di tutto quello che porta con sè quando arriva...può essere una bellissima illusione oppure può essere fatto di piccole bugie ma ad ogni modo è sempre bellissimo...nelle canzoni d'amore spesso si esagera e talvolta si parla di un amore che non è poi così chiaro e lampante nella realtà,
ma anche se ciò che si canta non può essere la realtà, un brano come questo è stupendo proprio perchè offre a ciascuno la possibilità di ripercorrere immagini e momenti felici della propria esperienza personale. E la bravura di Minghi sta nel fatto di rendere tangibili tali sensazioni...
Come una finzione non del sangue ma del rosso acqua e sale e non le lacrime assaggiai. Arsure come di battaglia, di comparse fuoco e paglia ed i cuori sono cavalli scossi in noi. Amarsi è come andare in fuga è cosa ho fatto, cosa ho detto mai.. Non è la verità... che più la dici e più la dici mai. E' l'illusione mia che è vera. E che scorre fiera tra le dita della vita. Passa il suono e belle immagini di noi. Meravigliosa confusione tra i dialoghi e le pose, e ogni peso appassionato è un soffio ma non la verità, che è sempre un'altra storia ma non Lei, Lei che tra i baci miei è d'Amore. E' improvvisazione non è vento non è sole, pioggia atroce meglio è che non ci sia.
Amarsi è come arrampicarsi su uno schermo di illusione e poi credere quell'edera realtà. E' le bugie, ragazza mia il naso lungo ed il gusto dell'addio. Non è la verità che più la dici e più la dici mai. E' vita che non sai sarà che come me tu, rivivrai quando l'Amore mio ti canterò. E' quando tutti i giuramenti fatti a Te saranno inganni alla vita che, stupita, sbanderà. Amarsi è prima di capire, è rimbambire la ragione in noi. Non è la verità, che più la dici e meno baci avrai... E' l ' illusione mia che è vera. E chi ama canta tra le voci della vita, l'acqua che si incontra col suo scialacquìo. Oppure meglio non cantare, muti se non è d'Amore e qualcuno deve farlo e sono io che ti canterò e come in fuga nel tuo cuore andrò Non è la verità che più la dici e più la dici mai.... perchè cantare è... è d'amore...
Inviato da: perteblu
il 01/04/2016 alle 20:40
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il 24/03/2015 alle 14:19
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 22/12/2014 alle 21:43
Inviato da: sirisdg10
il 01/11/2014 alle 18:01
Inviato da: sirisdg10
il 16/07/2014 alle 10:37