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MONDITA' (H.A.)


Questa è una di quelle mattine di sole e di freddo (dalle mie parti, n.d.a.) che rendono ciò si vede immobile...sospeso nel tempo...e gli uccelli e le persone che vi abitano sembrano essere disegnati sopra ad uno sfondo. Una scenografia. Di un teatro. A volte, come oggi, capita che il mondo appaia distante da quel senso di appartenenza che abbiamo noi tutti; quel mondo in comune o quel mondo di cose in comune che alla fine unisce le diversità essenziali dell'essere uomo. Perchè quello che abbiamo in comune io e il mio vicino di casa non è tanto avere due occhi due braccia e una bocca...ma avere un mondo di cose in comune e cioè essere nel mondo. Se non avessimo tutto questo in comune probabilmente la nostra rispettiva alterità ci impedirebbe qualsiasi comunicazione o tentativo di comprensione. Ed è proprio in queste mattine, quando l'uomo e il mondo non si fondono in una cosa unica che si scorge la necessarietà umana di esistere in un mondo e di non esistere di per se stessi. Ed è bello perchè appare la consapevolezza che non si è soli...mai...