Nel 1963 venne pubblicato un saggio di Betty Friedan chiamato"La mistica della femminilità". Verso la metà degli anni cinquanta imperava l'immagine della donna perfetta, casalinga scrupolosa e madre devota, moglie sorridente simbolo di una classe benestante e tecnologizzata. Questo era il modello prevalente e al quale le giovani volevano assomigliare sempre di più...si stupivano di come le proprie mamme o nonne avessero tanto lottato per un lavoro. (La guerra era finita e i mariti tornavano a casa e volevano trovare i vecchi posti di lavoro che avevano lasciato alle donne.) Perciò alla donna fu imposto massmediaticamente un modo di essere che fosse perfetto per l'uomo come mai in passato: la volontaria alienazione della donna come essere unico a vantaggio dell'idea di una donna sempre in relazione a qualcos'altro. Non era un'imposizione forzata, ma una finta scelta, e quindi veniva portata avanti dalle donne con molta decisione e forza. Qualcosa però nella mente di queste donne da pubblicità di dentrificio si ribellò alla volontà delle stesse che iniziarono a provare grandissimi malesseri, senso di rabbia, incompletezza e stanchezza... Questo sta in parte a indicare che la donna ha bisogno di qualcosa di più di casa, marito e figli... e sono convinta che ancora oggi sia schiava di questa mistica...o almeno io mi sento schiava di questo modello di donna perfetta. Perché la donna non è solo moglie. Perché la donna non è solo madre. Perché la donna è qualcosa che prescinde dalla propria abnegazione a favore del mondo. Io mi accorgo di pensare come pensa mia madre, e quando lo faccio mi spavento.
MISTIQUE
Nel 1963 venne pubblicato un saggio di Betty Friedan chiamato"La mistica della femminilità". Verso la metà degli anni cinquanta imperava l'immagine della donna perfetta, casalinga scrupolosa e madre devota, moglie sorridente simbolo di una classe benestante e tecnologizzata. Questo era il modello prevalente e al quale le giovani volevano assomigliare sempre di più...si stupivano di come le proprie mamme o nonne avessero tanto lottato per un lavoro. (La guerra era finita e i mariti tornavano a casa e volevano trovare i vecchi posti di lavoro che avevano lasciato alle donne.) Perciò alla donna fu imposto massmediaticamente un modo di essere che fosse perfetto per l'uomo come mai in passato: la volontaria alienazione della donna come essere unico a vantaggio dell'idea di una donna sempre in relazione a qualcos'altro. Non era un'imposizione forzata, ma una finta scelta, e quindi veniva portata avanti dalle donne con molta decisione e forza. Qualcosa però nella mente di queste donne da pubblicità di dentrificio si ribellò alla volontà delle stesse che iniziarono a provare grandissimi malesseri, senso di rabbia, incompletezza e stanchezza... Questo sta in parte a indicare che la donna ha bisogno di qualcosa di più di casa, marito e figli... e sono convinta che ancora oggi sia schiava di questa mistica...o almeno io mi sento schiava di questo modello di donna perfetta. Perché la donna non è solo moglie. Perché la donna non è solo madre. Perché la donna è qualcosa che prescinde dalla propria abnegazione a favore del mondo. Io mi accorgo di pensare come pensa mia madre, e quando lo faccio mi spavento.