Er sole che tramonta appoco appoco sparisce fra le nuvole de maggio gonfie de pioggia e cariche de foco: cento ricordi brilleno in un raggio, cento colori sfumeno in un gioco.
Sur vecchio campanile der convento nun c'è la rondinella pellegrina che canta la canzona der momento: però, in compenso, romba e s'avvicina un trimotore da bombardamento. |
Ma che senso ha festeggiare uno Stato come il nostro? È come gioire per l’anniversario di matrimonio di una coppia in cui il marito mena la moglie, o il compleanno di un cane che morde tutti. Si dovrebbe celebrare l’anniversario di una Nazione in cui è bello vivere, che lavora per risolvere i problemi dei suoi cittadini, ma non mi pare proprio che questo sia il caso. Festeggiare cosa, dunque? Ah, giusto l’Unità d’Italia. Un concetto collegato più o meno esplicitamente con la politica attuale, il dualismo nord-sud, centralismo-federalismo, in senso lato perfino destra-sinistra, come se fossero due cose diverse, come se una delle due fosse okay e l’altra no, cosa smentita dalla nostra stessa esperienza politica. Sarò paranoico (lo sono senza dubbio, tranquilli) ma ci vedo un messaggio subliminale: l’unità, intesa come centro di potere al quale guardare con fiducia, un’idea che è fondamentale instillare nei cittadini scontenti, soprattutto in questo momento in cui il cosidetto sentimento antipolitico è sempre più forte, e a ragion veduta. Per l’odierno Sistema è vitale apparire saldo e benevolo, a prescindere dal fatto che i potenti che lo rappresentano (e che quindi di fatto sono il Sistema) siano tutto fuorché degni di fiducia. Ed ecco dunque che media e politici si adoperano per un’esaltazione propagandistica dell’epopea risorgimentale che ha tutte le caratteristiche delle celebrazioni rituali-patriottiche di un regime sul modello nazifascista. Io ho sempre visto il Risorgimento come un’operazione politica voluta soprattutto dai potenti e dai loro interessi, una sanguinosa guerra alla quale il popolo è stato convinto a partecipare soltanto grazie alla proverbiale e storica ingenuità delle genti della Penisola. Garibaldi era un guerrafondaio, Cavour un corrotto manovratore, Mazzini un massone della peggior razza, Verdi e Manzoni dei propagandisti amici dei potenti (e, nel caso di Manzoni, anche un autore piuttosto dozzinale, ma con le giuste amicizie, un autentico precursore dell’editoria moderna!). Mi chiedo come faccia a festeggiare il popolo del meridione d’Italia, che un secolo e mezzo fa ha dato il sangue per costruire una Nazione che poi l’ha abbandonato, favorendo la nascita di mafia, degrado e corruzione nel lungo corso di 150 anni di totale disinteresse per il Sud. Come faccia la gente ad essere felice che i soldi pubblici vengano spesi in celebrazioni trionfalistiche quando c’è una crisi da risolvere e L’Aquila da ricostruire, resta per me un totale mistero. Ma ciò che mi allarma di più è questo fanatico inneggiare alla Costituzione, la nostra meravigliosa Costituzione che è sacra e infallibile e deve essere studiata nelle scuole, glorificata e ammirata da tutti indistintamente. Mi sembra un concetto dai contorni quasi orwelliani, il Grande Fratello è perfetto e ti ama e non deve mai essere messo in discussione. Ma la Costituzione non è forse l’insieme di tutte le leggi? E non sono forse quelle stesse leggi che permettono ai nostri premier di fare ciò che vogliono senza subirne le conseguenze, che non riescono a garantire la sicurezza alla gente, che non puniscono i criminali come dovrebbero, che non danno pensioni sufficienti agli invalidi? Articolo 1: “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” Io lo trovo un capolavoro di linguaggio politico, in altre parole di ambiguità. Una repubblica democratica, questo deve essere chiaro, per carità, ma attenzione: fondata sul lavoro. Non sul benessere e sulla libertà dei cittadini, ma sul lavoro. Ma il lavoro cos’è, in questo mondo commerciale-capitalista, se non guadagno? Così come in fisica spazio e tempo sono una cosa sola, lo spazio-tempo, in economia lavoro e guadagno sono una cosa sola. In altre parole questa repubblica è fondata sul guadagno, cioè sul lavoro. Il lavoro che produce ricchezza attentamente mal distribuita, il lavoro che sostiene le banche, i centri di potere che stringono la Terra nel loro crudele pugno, il lavoro che produce veleni, il lavoro che produsse eternit per decenni in certe zone d’Italia. Mi viene in mente una persona che ho conosciuto e che recentemente è morta di asbestosi (cancro dovuto alle fibre d’amianto). Un mondo fondato sul lavoro-guadagno... guardatelo bene nei tg, proprio in questi giorni: parlare della tragedia in Giappone e sentir dire “però il nikkei ha rimbalzato”; sulle famiglie si è abbattuta una terribile catastrofe, le persone hanno perso coloro che amavano, ma il nikkei ha rimbalzato. Benvenuti nel mondo fondato sul lavoro. Così dice la perfetta Costituzione, signor Winston Smith: gloria eterna al lavoro(-guadagno). Tu pensa a lavorare, popolo, ché io, governo/banca/multinazionale, mi sobbarcherò l’onere di guadagnare. Ma la parte più bella del primo articolo della Sacra Costituzione è la seconda: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” Geniale. Meraviglia dell’ingegneria semantica. L’E=mc2 della parola scritta. La sovranità, perciò il potere, appartiene al popolo... che lo esercita nei limiti della Costituzione, ovvero è libero fintantoché non si permette di mettere in dubbio la Costituzione, ovvero la Legge (scritta dai governanti). E la libertà, la civiltà illuminata e la razionalità finiscono nel momento in cui si smette di mettere in dubbio il potere e di pretendere che esso si evolva costantemente in favore della popolazione. No, io questa festa non la sento mia. Dico abbasso l’Italia delle ingiustizie, delle celebrazioni politico-patriottiche, della ricchezza mal distribuita, delle menzogne. Viva soltanto l’Italia che giustamente pretende dai potenti verità, libertà e benessere, l’Italia della gente che continua a sperare in un mondo migliore e non si fida ciecamente del Sistema. Viva l’Italia, ma quella senza bende tricolori sugli occhi! |
Post n°20 pubblicato il 20 Febbraio 2011 da dollmaker2
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Ovvio, tuttavia, che il film abbia anche dei punti deboli, di cui forse il principale è l’abbondanza di elementi e scene recuperate dalle precedenti versioni, che sarebbe stato meglio sostituire con qualcosa di nuovo. Con una trama così ricca di potenzialità si poteva fare molto di più che aggiungere qualche scena allo scopo di creare una storia soltanto parzialmente alternativa. Altra cosa che mi è dispiaciuta è la piccola rivoluzione delle musiche, e in particolare l’assenza della sigla storica, da sempre piuttosto amata dai fan. Insomma NGE è sempre un cult, ma… con la nuova versione non si sono mica sprecati! |
A presto, spero! PS: tra l’altro mi piacerebbe come si fa ad eliminare questo box di facebook che mi è comparso... mi piacerebbe anche sapere chi ha deciso che facebook debba essere questa gran rivoluzione... non capirò mai che cosa la gente ci trovi di speciale... sono solo mie riflessioni, ovviamente... |
*cough* *cough* quanta polvere qui! Ma che è? Be' per forza, il blog era abbandonato da mesi... Ma adesso (finalmente) rieccomi!
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D'OH!!!... |
Ebbene ieri ho messo in atto il mio Secondo Tentativo Di Scalare Il San Salvatore. E qui, prima di tutto, sarebbe bene spiegare che il San Salvatore (che io chiamo El San Salvador, perché per cause a me ingote mi sembra un nome spagnolo) è un monte che sovrasta Lugano e sulla cima del quale c’è rinomata una terrazza panoramica, nonché un piccolo museo, un bar, un ristorante e probabilmente anche un casinò e un bordello. Ci si può arrivare gradevolmente accomodati sul sedile della funicolare, ma non è questo il mio caso, in quanto io ho una specie di fobia per i mezzi di trasporto particolarmente vertiginosi, e per la verità più o meno per qualunque spostamento che non implichi il tenere i piedi ben piantati per terra. E poi per me è una sorta di sfida: è la terza volta che ci provo e che fallisco. Ma andiamo con ordine: sono partito coraggiosamente (per andare coraggiosamente là dove nessuno è mai giunto prima) ieri dopo un pranzo leggero, e la prima parte del tragitto mi ha fatto ben sperare, dato che mi sentiivo in forma. Riporto tra l’altro un fatto curioso: passando accanto a una specie di casolare ho notato due uomini seduti in una zona seminascosta dietro alla recinzione della casa, che mi hanno gridato qualcosa in tedesco e poi mi hanno sorriso e mi hanno detto “ciao bello”. Non avevano l’aria di essere aggressivi e neppure gay, perciò io ho alzato la mano in segno di saluto, di pace, e di compassione per le molteplici manifestazioni della schizofrenia, e ho proseguito per la mia strada... strada che devo ammettere trattarsi di un percorso alternativo: infatti, per un quarto della salita io sono solito evitare il sentiero (a mio giudizio fatto male in quel tratto, troppo soleggiato e con troppe scale) e passare per la strada cantonale per Carona. Il sentiero l’ho ripreso nel punto in cui è sempre pessimo, ma almeno si inoltra di nuovo tra gli alberi e c’è molta ombra fresca. Ieri c’erano anche parecchi passanti, al punto che spesso mi sono dovuto fermare per farli passare (dato che erano passanti, se fossero stati avventori si sarebbero avventati, in caso degli astanti sarebbero a-stati – ok lasciamo perdere) insomma il punto è questo: per me è un mistero come faccia tanta gente a percorrere un sentiero tanto difficile e scosceso senza spedazzarsi o dirruparsi (dal dialetto lucano: azzopparsi o cadere). E c’era veramente chiunque: donne, vecchi, bambini, bimbi portati negli appositi zaini per bebè! Famigliole a non finire. Mi sono messo da parte per far passare una coppia con tre figli, e un cagnolino portato al guinzaglio da una ragazzina si è fermato ad annusarmi e io l’ho accarezzato. Poco dopo incrocio una famiglia con una bambina che avrà avuto 6 o 7 anni e c’era anche un bebé caricato nello zaino del padre. La bambina camminava davanti agli altri e quando mi è passata vicino le sono ruzzolati i sassi sotto alle scarpe e a momenti cadeva. Mi è venuto un colpo e ho allungato d’istinto la mano per aiutarla, ma lei non è caduta e ha proseguito come nulla fosse. Il padre mi ha sorriso, non ho capito bene se per ringraziarmi o come a dire: “non temere, se cade quella ne abbiamo già una di scorta”. Pazzesco. Ma a questo punto voglio chiarire. Io NON sono un profano del trekking: ne ho fatto un pochino anch’io, e in Val d’Aosta andavo anche fuori dai sentieri. Ma qui devo dire che il sentiero del San Salvador es mui dificultoso, anzi una vera mier... ops mi sono fatto prendere ancora dallo spagnolo. Insomma strapiombi, pietre ruzzolanti, pietre scivolose, scale strette e ripide... A onor del vero però va detta anche un’altra cosa: la maggior parte della gente scendeva, per cui probabilmente aveva usato la funicolare. A salire, oltre a me, c’era solo un uomo sulla sessantina con un bel bastone di legno che gli ho invidiato... non è un doppio senso sconcio, parlo proprio di bastoni da trekking; io ne ho uno artificiale, di quelli in fibra di carbonio che vendono nei negozi di articoli sportivi, ma ne vorrei uno naturale perché il legno è sempre il materiale migliore per un bastone (anche perché se no a rigor di logica non sarebbe un bastone). Ok, dicevo, ho sorpassato il vecchio, l’ho salutato e ho proseguito. Le gambe non mi hanno tradito, tutto bene anche perché erano allenate in quanto mi faccio parecchie pedalate ultimamente. È stata la schiena a tradirmi... a un certo punto mi ha dato qualche problema e francamente ero anche parecchio stanco. E pensare che la cima era ormai a uno sputo! Ma non ce la facevo proprio. Ma può un uomo essere un simile catorcio umano? (non rispondete per favore) Comunque anche stavolta ho dovuto girare i tacchi e ridiscendere. La stanchezza ha cominciato a farsi sentire e anche le ginocchia per via della ripidezza del sentiero. Dopo breve ho incrociato di nuovo il vecchio, che aveva i suoi problemi anche lui e respirava come Darth Vader. Mi ha detto “Ngrnhhhhh” (buongiorno) e io ho risposto “shlvhhanglhghhh” (salve Arcangelo Gabriele... infatti ero sofferente come Fantozzi). Ah maledetto San Salvador! Ma un giorno ti scalerò!
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Post n°9 pubblicato il 13 Luglio 2010 da dollmaker2
Piccolo aggiornamento del blog! (era oraaaaa....)
PS: colgo l’occasione per ribadire che cancello dallo spazio amici coloro che mi mandano spam via e-mail... non so se si è già capito, ma le spam mi rompono! |
Le poesie monovocaliche rappresentano una vecchia burla letteraria che ha prodotto notevoli esempi nel corso degli anni. Si possono considerare come un innocuo divertimento adatto più o meno a tutti, e molti sono gli Autori che vi si sono cimentati. Eccone alcuni esempi...
Questa è di Gianni Micheloni, e io la trovo fichissima! Nelle sere serene tenterete le tenere Dalla casa natal (capanna? stalla?) Lì clicchi i siti irti di link, |
Detesto viaggiare. L’ho scritto anche sul mio profilo. Non fraintendiamoci, però: se devo viaggiare per vacanze/piacere/turismo/cazzimiei, allora la cosa non mi dispiace affatto. Però odio esservi costretto. Come in questo periodo, con tutte le allegre gite che mi tocca organizzare per cercare casa. Oggi sono stato dalle parti di Como, ho fatto una capatina anche a Maslianico e Cernobbio. Belle cittadine. La prossima volta faccio un giro a Laglio (sobborgo di Lacipolla) e se incontro George Clooney gli mostro il dito medio, perché sto cominciando a odiare la gente ricca. In ogni modo, stamattina, quando ho preso il treno a Lugano, ho fatto uno strano incontro. Era un uomo dal volto comune, baffi, guance cadenti, occhi scuri e opachi, fronte ingigantita da un principio di calvizie. O almeno così mi è parso; ho smesso da un pezzo di guardare i volti dei matti che incontro. Si avvicina e me e mia madre (viaggiavo con lei) e ci chiede di offrirgli una sigaretta. Rispondiamo che non fumiamo. All the lonely people,
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Inviato da: annaluc.a
il 22/09/2011 alle 20:35
Inviato da: jaden3
il 08/07/2011 alle 21:11
Inviato da: dollmaker2
il 09/04/2011 alle 13:20
Inviato da: allibito149
il 08/04/2011 alle 15:21
Inviato da: fedras71
il 05/04/2011 alle 09:54