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La notte che bruciammo (google) Chrome


“La notte che bruciammo Chrome” è il titolo di un romanzo di William Gibson, scrittore piuttosto famoso nel campo di quella branca della Fantascienza chiamata cyberpunk. Non l’ho letto perché sebbene io ami la SF non mi piace molto il suddetto sottogenere, ma ogni volta che vedo la pubblicità di google chrome mi viene in mente quel romanzo. Ho provato a installarlo sull’altro pc, e devo dire che si tratta di un browser davvero veloce (l’ho scaricato su un Vista, sugli altri Windows non so come gira) anche se la grafica non mi piace granché, forse solo per l’abitudine di usare l’internet explorer. Altro non posso dire perché l’hard disk mi è partito poche ore dopo. Non che le due cose siano collegate, penso piuttosto dipenda da problemi precedenti che aveva il mio pc. Morale della favola nonché nocciolo della questione ovvero succo del discorso? Semplice, ho ancora problemi col pc per cui questa volta ho una buona scusa nel caso fossi ancora assente dal web!
 Morale/nocciolo/succo n°2: una volta di più odio la tecnologia!!!
N°3, mi toccherà cambiare l’hard disk, cosa che mi ha fatto sapere lo stesso pc.
 Ma sì, meglio prendere la cosa con filosofia! Ma quale filosofia? Con quello che costano ste robe porca puttana!A presto, spero! PS: tra l’altro mi piacerebbe come si fa ad eliminare questo box di facebook che mi è comparso... mi piacerebbe anche sapere chi ha deciso che facebook debba essere questa gran rivoluzione... non capirò mai che cosa la gente ci trovi di speciale... sono solo mie riflessioni, ovviamente...