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GABRIELE D'ANNUNZIO

Post n°2032 pubblicato il 17 Marzo 2019 da blogtecaolivelli

Il periodo napoletano (1891-1893)

Tra il 1891 e il 1893 D'Annunzio visse a Napoli, dove compose

 Giovanni Episcopo e L'innocente, seguiti daIl trionfo della morte 

(scritto in Abruzzo, tra Francavilla al Mare e San Vito Chietino)

e dalle liriche delPoema paradisiaco.

Sempre di questo periodo è il suo primo approccio agli scritti

 di Friedrich Nietzsche. Le suggestioni nietzschiane, liberamente

 filtrate dalla sensibilità del Vate si ritroveranno anche ne

 Le vergini delle rocce (1895), poema in prosa dove l'arte

 «...si presenta come strumento di una diversa aristocrazia,

elemento costitutivo del vivere inimitabile, suprema affermazione

 dell'individuo e criterio fondamentale di ogni atto»].

Nel 1892, a seguito di una gara con Ferdinando Russo sulla

capacità del poeta di comporre liriche in dialetto napoletano,

 D'Annunzio compone il testo de 'A vucchella, romanza che

 verrà pubblicata nel 1907 musicata da Francesco Paolo Tosti.

 La canzone, eseguita da celebri tenori come Enrico Caruso e,

 in seguito, Luciano Pavarotti verrà incisa anche da grandi

interpreti della canzone napoletana come Roberto Murolo

 che ne faranno un classico.

Il periodo fiorentino (1894-1904

Sempre nel 1892 cominciò una relazione epistolare con la

celebre attrice Eleonora Duse, con la quale ebbe inizio la

stagione centrale della sua vita.

Si conobbero personalmente nel 1894 e subito scattò l'amore.

 Per vivere accanto alla sua nuova compagna, D'Annunzio si

trasferì a Firenze, nella zona di Settignano, dove affittò la

 villa La Capponcina - dal nome della famiglia Capponi che

 ne era stata la proprietaria -

(vicinissima alla villa La Porziuncola dell'attrice),

 trasformandola in un monumento del gusto estetico decadente,

 definita da lui "la vita del signore rinascimentale".

Frequentò anche il Chianti e conobbe una nobile di

 San Casciano in Val di Pesa, passò un breve periodo presso

 il Fedino, una nota villa del luogo.

 Sono in questi anni che si situa gran parte della drammaturgia

 dannunziana, piuttosto innovativa rispetto ai canoni del dramma

 borghese o del teatro, dominanti in Italia, e che non di rado

 ha come punto di riferimento la figura attoriale della Duse,

 nonché le sue migliori opere poetiche, la gran parte delle

 Laudi, e, tra queste, il vertice e capolavoro della poesia

dannunziana, l'Alcyone.

 La relazione dell'artista con Eleonora Duse è stata celebrata

Firenze in un modo molto originale.

 Alla nascita del quartiere fiorentino di Coverciano (sorto proprio

ai piedi della villa dannunziana di Settignano), due importanti

 arterie stradali della zona vennero inaugurate in memoria dei

 famosi amanti, prevedendo inoltre un incrocio tra queste vie.

Tra il 1893 e il 1897 D'Annunzio condusse un'esistenza

movimentata, che lo portò dapprima nella sua terra d'origine

e poi in Grecia, che visitò nel corso di un lungo viaggio.

 Nel 1897 volle provare l'esperienza politica, vivendo anch'essa,

 come tutto il resto, in un modo bizzarro e clamoroso: eletto 

deputato della destra, passò quasi subito nelle file della sinistra,

 giustificandosi con la celebre affermazione «vado verso la vita»,

 per protesta contro Luigi Pelloux e le "leggi liberticide";

 espresse anche vivaci proteste per la sanguinosa repressione

dei moti di Milano da parte del generale Fiorenzo Bava Beccaris.

 Dal 1900 al 1906 fu molto vicino al Partito Socialista Italiano

D'Annunzio e la Massoneria

Il 3 marzo 1901 inaugurò invece con Ettore Ferrari,

Gran Maestro della massoneria del Grande Oriente d'Italia,

l'Università Popolare di Milano, nella sede di via Ugo Foscolo,

dove pronunciò il discorso inaugurale e dove, successivamente,

 svolse un'attività straordinaria di docenze e lezioni culturali.

 L'amicizia con Ferrari aveva avvicinato il Vate alla "libera

muratoria": D'Annunzio era infatti massone e 33º grado della

 Gran Loggia d'Italia degli Alam detta "di Piazza del Gesù",

fuoriuscita nel 1908 dal GOI.

Più tardi fu iniziato al Martinismo.

 Molti dei volontari fiumani erano esoteristi o massoni e tra

 di essi figuravano in particolare Alceste de Ambris

Sante CeccheriniMarco Egidio Allegri.

La bandiera della Reggenza del Carnaro avrebbe contenuto

 svariati simboli massonici e gnostici, come l'uroboro e le

sette stelle dell'Orsa Maggiore.

Il trasferimento in Francia (1904-1915)

La relazione con Eleonora Duse si incrinò nel 1904, dopo

 la pubblicazione del romanzo Il fuoco, in cui il poeta aveva

 descritto impietosamente la loro relazione, e il tradimento

 con Alessandra di Rudiní. In quell'epoca la vita dispendiosa

 condotta dal Vate lo portò a sperperare le cospicue somme

percepite per le proprie pubblicazioni, che divennero

 insufficienti a coprire le spese prodottesi.

 Nel 1910, convinto dalla nuova amante Nathalie de Goloubeff[,

 D'Annunzio si trasferì in Francia: già da tempo aveva accumulato

 una serie di debiti e, per evitare i creditori, aveva preferito

allontanarsi dal proprio Paese.

 L'arredamento della villa fu messo all'asta e D'Annunzio

per cinque anni non rientrò in Italia. Risale a questo periodo

 la relazione con l'americana Romaine Beatrice Brooks.

Parigi era un personaggio noto, era stato tradotto da

 Georges Hérelle e il dibattito tra decadentisti e naturalisti

 aveva a suo tempo suscitato un notevole interesse già

 con Huysmans. Ciò gli permise di mantenere inalterato

 il suo dissipato stile di vita fatto di debiti e frequentazioni

mondane, tra cui quelle con Filippo Tommaso Marinetti e 

Claude Debussy. Pur lontano dall'Italia, collaborò al dibattito

 politico prebellico, pubblicando versi in celebrazione della

 guerra italo-turca, inclusi poi in Merope, o editoriali per

 diversi giornali nazionali (in particolare per il Corriere della Sera),

 che a loro volta gli concedevano altri prestiti.

Nel 1910 D'Annunzio aderì all'Associazione Nazionalista Italiana

 fondata da Corradini. Nei suoi contributi inneggiò ad una

 politica di potenza, opponendo la sua idea di Nazione

all'«Italietta meschina e pacifista».

Nel 1914 Gabriele D'Annunzio rifiutò di diventare 

Accademico della Crusca, dichiarandosi nemico degli onori

letterari e delle Università. Ai bolognesi che gli offrivano una

cattedra scrisse infatti: "amo più le aperte spiagge che le

 chiuse scuole dalle quali vi auguro di liberarvi".

Dopo il periodo parigino si ritirò ad Arcachon, sulla costa

 atlantica, dove si dedicò all'attività letteraria in collaborazione

 con musicisti di successo (MascagniDebussy), e compose

 libretti d'opera (Le martyre de Saint Sébastien) e soggetti per film (Cabiria)

 
 
 
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