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Le tante occupazioni della grotta di Denisova

Post n°2243 pubblicato il 22 Giugno 2019 da blogtecaolivelli

Fonte: Le Scienze

31 gennaio 2019

Le tante occupazioni della grotta di Denisova

Le tante occupazioni della grotta di Denisova

Denisoviani e Neanderthal hanno occupato

a più riprese la grotta che si trova nel sud

della Siberia e che ha dato il nome alla

specie umana denisoviana, ormai estinta,

strettamente imparentata proprio con i

neanderthaliani.

Lo hanno stabilito due studi che hanno

datato l'enorme mole di resti fossili disponibili

scoperti a Denisova.

antropologiaNeanderthalarcheologia

paleontologia

La grotta di Denisova, in una valle delle

montagne di Altai, nella Siberia del sud,

è un sito fondamentale per capire la

presenza delle varie specie di Homo in

Asia.

Ora su "Nature", due articoli hanno

ricostruito, grazie a nuove indagini

strumentali, l'alternarsi delle diverse

specie umane nell'occupazione della

grotta nel corso dei millenni.

La decifrazione dei segni umani lasciati

a Denisova è quanto mai complessa,

poiché riguarda un arco temporale

estremamente ampio, che copre sia il

Paleolitico medio, tra 340.000 e 45.000

anni fa, sia la parte iniziale del Paleolitico

superiore, tra 45.000 e 40.000 anni fa.

Le tante occupazioni della grotta di Denisova

Alcuni manufatti trovati nella grotta di

Denisova e analizzati nello studio: si

distinguono ossa appuntite e denti perforati.

(Credit: Katerina Douka)La scoperta di manufatti

ornamentali antichi, come pendagli fatti di ossa,

e altri oggetti di avorio di mammut erano stati

attribuiti inizialmente a H. sapiens.

Ma la svolta nelle ricerche archeologiche è

venuta nel 2010, quando l'analisi del DNA di

reperti ossei del Paleolitico medio hanno

identificato un ominide appartenente a un

ramo filogenetico diverso da quello di H. sapiens,

probabilmente vicino ai Neanderthal dal punto

di vista evolutivo e chiamato Uomo di Denisova.

Le stesse analisi del materiale genetico antico

hanno dimostrato la presenza di Denisova e

di Nenderthal durante il Paleolitico medio,

mentre non sono stati riscontrati segni

della presenza di H. sapiens.

Nel primo studio, Zenobia Jacobs e Richard

Roberts, dell'Università di Wollongong, in Australia,

e colleghi presentano ora i risultati della datazione

di 103 depositi di sedimenti che vanno da 300.000

a 20.000 anni fa, insieme con i resti di 27 specie

di grandi vertebrati, 100 specie di piccoli vertebrati,

soprattutto mammiferi e pesci, e 72 specie di piante.

L'analisi di questi reperti è stata effettuata con

una tecnica che misura l'ultima volta che alcuni

minerali sono stati esposti alla luce solare.

Ciò ha permesso di ricostruire l'ambiente

intorno alla grotta di Denisova, che è variato

notevolmente nel corso del tempo, passando

dall'essere prevalentemente una foresta di latifoglie,

nelle epoche più calde, a tundra e steppa, nelle

epoche più fredde.

Infine, gli autori sono arrivati a stime di quando

i Denisoviani (o Denisova) occuparono la grotta:

si tratta di un periodo compreso tra 287.000 e

55.000 anni fa, mentre per i Neanderthal varia

tra 193.000 e 97.000 anni fa.

Nel secondo studio, Katerina Douka, del Max-

Planck-Institut per la scienza della storia umana

a Jena, in Germania, e colleghi si sono concentrati

sui reperti trovati negli strati risalenti al Paeolitico

medio e superiore.

I loro risultati riguardano, in particolare, 50 nuove

datazioni con la tecnica del radiocarbonio, l'analisi

con la tecnica di zooarcheologia per spettrometria

di massa di più di 2000 fossili, che ha permesso

d'individuare tre nuovi frammenti ossei appartenuti

a Denisova, e infine l'analisi di tutti i frammenti

fossili di Denisova disponibili finora.

Gli autori hanno concluso che quest'ultima specie

era presente nella grotta già 195.000 anni fa,

mentre i resti più recenti sono datati a un periodo

compreso tra 76.000 e 52.000 anni fa.

Tutti i fossili relativi ai Neanderthal, invece, sono

datati a 140.000-80.000 anni fa, cioè un'epoca

intermedia tra le prime e le ultime testimonianze

di Denisoviani.

Per quanto riguarda manufatti, ovvero ciondoli

fabbricati con denti e punte di freccia fatte di ossa,

risalgono a 49.000-43.000 anni fa: si tratta quindi

dei più antichi manufatti scoperti in Eurasia nel nord.

Secondo quanto scrivono gli autori "sulla base delle

attuali prove archeologiche, si può ipotizzare che

questi manufatti siano associati alla popolazione

Denisova, mentre non si può determinare se

esseri umani anatomicamente moderni fossero

coinvolti nella loro produzione, poiché non sono

mai stati trovati finora fossili di esseri umani moderni

né prove genetiche, così antichi nella regione di Altai".

 
 
 
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