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EPSILON ERIDANI....


Ecco Epsilon Eridani: il sistema planetario simile al nostroEpsilon Eridani è un nuovo sistema planetario scoperto dalla NASA molto simile al nostroSi chiama Epsilon Eridani il nuovo sistema scoperto dagli scienziati, molto simile al nostro. A scovarlo l'osservatorio a infrarossi "Sofia", che ha individuato intorno alla stella Epsilon Eridani un sistema planetario che assomiglia in modo impressionante a quello in cui viviamo noi. Una circostanza che affascina gli studiosi e che potrebbe consentire di azionare una sorta di macchina del tempo, per ricostruire il processo di formazione del sistema solare.Lo studio è stato pubblicato sulla rivista The Astronomical Journal e ha svelato i segreti di questo sistema planetario che ha 800 milioni di anni. Qui sono avvenuti gli stessi processi evolutivi che hanno portato alla formazione del sistema solare, per questo gli scienziati considerano la scoperta particolarmente importante.Il gruppo di ricerca che ha studiato (e continua a studiare) Epsilon Eridani è coordinato dalla famosa astronoma Kate Su, docente dell'università dell'Arizona. Nel team c'è anche l'italiano Massimo Marengo dell'Università dell'Iowa. "Il suo sistema planetario - ha svelato Marengo parlando di Epsilon Eridani - sta attraversando gli stessi sconvolgimenti che hanno interessato il Sistema solare in gioventù, all'epoca in cui si formavano i crateri sulla luna, gli oceani di acqua comparivano sulla Terra insieme alle condizioni favorevoli allo sviluppo della vita".Gli studi sono iniziati nel 2015, quando il telescopio Sofia ha consentito di individuare le disposizioni dei vari detriti che formano il sistema planetario. "Ora possiamo affermare con sicurezza che la cintura interna e quella esterna sono separate, probabilmente dai pianeti - ha spiegato il ricercatore -. Ancora non li abbiamo identificati, ma sarei sorpreso se non ci fossero. Per osservarli avremo bisogno di strumenti di nuova generazione, come il telescopio spaziale James Webb della Nasa che sarà lanciato nell'ottobre del 2018″.In realtà Epsilon Eridani era stato individuato già nel 2008 grazie al Telescopio Spitzer della Nasa, ma solo di recente è stato possibile studiarlo grazie alle nuove strumentazioni.