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LE PIRAMIDI E L'ECONOMIA DELL'ANTICO EGITTO.....


DA INTERNETSfruttando i muoni prodotti dall'interazione deiraggi cosmici con l'atmosfera per effettuare unasorta di radiografia, è stato scoperto un vastospazio vuoto all'interno della piramide di Cheopea Giza. Lungo almeno 30 metri, si trova al di sopradella Grande Galleria ma la sua funzione è ancorasconosciuta.La moderna fisica delle particelle può dare unagrossa mano agli archeologi che si occupano diciviltà antiche. Lo dimostra un nuovo studiopubblicato su "Nature" da una collaborazionefranco-giapponese: utilizzando una tecnica diimaging a base di raggi cosmici i ricercatori hannoscoperto un grande spazio vuoto all'interno dellapiramide di Cheope.La piramide di Cheope è la più grande delle treche si trovano nella piana di Giza: è infatti alta 139metri e larga 230 metri. Fu edificata durante il regnodel faraone da cui prende il nome, che regnò sull'Egittodal 2509 al 2483 a.C., ma malgrado le numerose ricerchedi cui è stata oggetto non è ancora chiaro in che modosia stata costruita.
La piramide di CheopeErodoto ne descrisse la costruzione, ma il suoresoconto risale al 440 a.C., cioè quasi 2000anni dopo, mentre un papiro scoperto nel 2013contiene la logistica della costruzione, come lemodalità di trasporto delle pietre utilizzate, manon parla delle tecniche costruttive.Finora, all'interno della piramide erano note trecamere, poste a differenti altezze ma tutteorientate secondo la direzione nord-sud: la camerasotterranea, la camera della regina, e la camera del re.Queste camere sono collegate da diversi corridoi,il più imponente dei quali è la cosiddetta Grande Galleria,lunga 46,7 metri, con un'altezza di 8,6 metri e unalarghezza variabile tra uno e due metri. Si ritiene chel'entrata originale sia il cosiddetto corridoio discendente,che parte dalla facciata nord, ma attualmente i turistientrano nella piramide attraverso un tunnel attribuitoal califfo al-Ma'mun's, e costruito intorno all'anno 820 d.C..
La grande cavità individuata potrebbe avere unandamento parallelo al suolo, come mostratoin questa immagine, o parallelo alla Grande Galleria.(Cortesia ScanPyramids Mission)La difficoltà di esplorarealtri tunnel presenti all'interno della piramide ha spinto i ricercatori a rivolgersi a tecniche di analisi fisica. Graziea esse, già nel 1970 un gruppo di ricercatori stabilì chenella piramide di Chefren, la seconda della piana di Giza,non c'è alcuna camera nascosta.Il risultato fu ottenuto con una tecnica basata sui raggicosmici e i muoni. I raggi cosmici sono particelle caricheche costantemente provengono dallo spazio profondo einvestono la Terra. Interagendo con gli atomi dei gas chesi trovano negli strati più alti dell'atmosfera, i raggi cosmiciproducono altre particelle chiamate muoni che si muovonoa una velocità prossima a quella della luce e investonola superficie terrestre con un flusso di circa 10.000 particelleper metro quadrato.In modo simile ai raggi X, che possono penetrareil corpo umano permettendo di visualizzare le ossa,i muoni sono molto penetranti, ma hanno traiettoriediverse quando si propagano nell'aria o all'internodelle rocce, e quindi possono essere sfruttati perdistinguere i volumi pieni da quelli vuoti in strutturecomplesse e di difficile accesso. Negli ultimi anni,sono stati infatti usati con successo sia in archeologia,per esempio nella piramide del Sole a Teotihuacan,sia per studiare la densità del magma all'interno dei vulcani.
Una fase della collocazione delle lastre perla rilevazione dei muoni all'interno della piramide.(ScanPyramids Mission)Sfruttando contemporaneamentetre diverse tecniche di analisi basate sui muoni, piùprecise e accurate di quelle usate nel 1970, KunihiroMorishima e colleghi ora sono riusciti a visualizzareun grande vuoto all'interno della piramide di Cheopee a determinarne forma e dimensioni. Si tratterebbedi uno spazio lungo almeno 30 metri, con una sezionesimile alla Grande Galleria, che si trova proprio al di sotto.La precisa struttura e il ruolo questo nuovo spaziointerno sono sconosciuti, ma la scoperta offre unabuona base di partenza per ulteriori studi sulla strutturae le possibili tecniche costruttive della piramide di Cheopee conferma l'utilità del ricorso a tecniche di fisica delleparticelle per indagare su antiche strutture.