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Le cause dell'epidemie di peste......


Fonte: Internet24 febbraio 2015Fu il clima in Asia a innescare leepidemie di peste in Europa.
I focolai di peste che continuarono acolpire l'Europa fra il XIV e il XIX secolofurono dovuti alla periodica reintroduzionedel batterio Yersinia pestis dall'Asia centrale.Le oscillazioni del clima in quelle regioniinnescarono infatti brusche variazioni nellepopolazioni locali di roditori, serbatoio permanentedi pulci infette, inducendo queste ultime a cercarenuovi ospiti(red)All'origine delle epidemie di peste in Europa ci furonole fluttuazioni del clima in Asia centrale.La riaccensione dei focolai di peste che hannocontinuato ad affliggere il continente dalla grandepandemia della Morte Nera del 1347-1353 fino allesoglie del XIX secolo non fu infatti dovuta alla soprav=vivenza di serbatoi dell'infezione in Europa, ma allaperiodica reintroduzione della malattia dall'Asia, inconcomitanza con fluttuazioni climatiche che influironopesantemente sulle locali popolazioni di roditori. E' questa la conclusione a cui è giunto un ampiostudio condotto da ricercatori delle Università diOslo e di Berna, che firmano un articolo pubblicato sui "Proceedings of the National Academy of Sciences"
Cammelli della regione dell'Altai. Facilmenteinfettabili, questi animali furono il principaleveicolo di diffusione della peste lungo le viecarovaniere. (© Colin Monteath/ HedgehogHouse/Minden Pictures/Corbis)  La peste è causata dal batterio Yersinia pestis,ed è veicolata dalle pulci infette che infestano iroditori. Finora si è ritenuto che in seguito all'arrivodella peste in Europa nel XIV secolo, che decimòla popolazione del continente, si fossero creatidei serbatoi del batterio nella fauna selvatica localeo nei roditori urbani. Per cercare di identificarequesti serbatoi Nils Chr. Stenseth e colleghi hannoesaminato i dati relativi a 7711 focolai storici dipeste confrontandoli con gli andamenti meteo-climaticiin Europa e in Asia, desunti dalle registrazionidendrocronologiche (la dendrocronologia studia lecorrelazioni tra gli accrescimenti annuali degli alberi ele condizioni climatiche vigenti in ciascun anno). Dall'analisi di questi dati è apparso che nulla indicache si siano creati serbatoi persistenti della pestefra i roditori dell'Europa, con l'eccezione di un'areaal suo confine orientale, vicino al Mar Caspio. E'invece emersa una correlazione con le variazioninel regime monsonico in Asia, chiaramente registratonei tronchi degli alberi della regione del Karakorum, che hanno influenzato il clima dell'Asia centrale,innescando un meccanismo di diffusione della peste. Questi eventi climatici in Asia hanno sempre precedutodi circa 15 anni la comparsa di focolai di peste in Europa,un arco di tempo necessario perché la malattia potessediffondersi attraverso le rotte commerciali, lungo lequali i ricercatori hanno potuto seguire la progressivacomparsa dei focolai. 
Tempi di diffusione della peste dall'Asia centraleall'Europa. (Cortesia B.V. Schmid/PNAS)Per quantoriguarda più specificamente il meccanismo all'originedel fenomeno, le primavere calde seguite da estatiumide favoriscono l'espansione delle popolazioni diroditori, comprese quelle che sono i principali vettoridi pulci infettate dal bacillo della peste - il grandegerbillo (Rhombomys Opimus) in Kazakhstan, lo scoiat=tolo delle steppe (Spermophilus undulates) e lamarmotta grigia (Marmota baibacina) nella regionedell'Altai. Quando le popolazioni di questi animalicrollano in risposta alle fluttuazioni climatiche, ladensità delle pulci per animale aumenta drammatica=mente, facilitando la diffusione della peste fra queiroditori, tanto da indurre le pulci a cercare ospitialternativi, fra cui gli animali domestici e in particolarei cammelli. I cammelli, facilmente infettabili, sono stati infattiil principale mezzo di diffusione della malattia lungole vie carovaniere fino ai porti del Mediterraneo e delMar Nero, dove il loro posto è preso dai ratti.