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LO sviluppo sostenibile...


06 febbraio 2018Lo sviluppo sostenibile è possibile. Ma molto lontanoContinuando con l'attuale modello di sviluppo pergarantire una vita soddisfacente a tutta la popolazionemondiale servirebbero da due a sei volte le risorsebiologiche e ambientali del pianeta. Soddisfarei bisogni sociali globali richiede una radicale ristrutturazionedelle infrastrutture, delle tecnologie, delle istituzioni e dei mercati.ambientesocietàNessun paese al mondo oggi soddisfai bisogni fondamentali dei suoi cittadini mantenendo lo sfruttamento delle risorse a un livello sostenibile.La  conclusione è di uno studio pubblicato su "Nature Sustainability" da un gruppo di ricercatori dell'Universitàdi Leeds, secondo i quali, in assenza di cambiamentiradicali, per raggiungere gli obiettivi di sviluppo umanouniversale fissati nel programma Sustainable DevelopmentGoals delle Nazioni Unite servirebbero da due a seivolte le risorse biologiche e ambientali del pianeta.Per assicurare un benessere umano sostenibile edequo a livello globale, spiegano i ricercatori, è necessariospostare l'agenda dello sviluppo, oggi centrata sullacrescita, verso un modello economico che riducadrasticamente il livello di sfruttamento delle risorse,con una imponente ridistribuzione della ricchezza e una"decrescita" dei paesi più ricchi.bisogni fondamentali, come la nutrizione, le struttureigienico-sanitarie e l'eliminazione della povertà estrema,potrebbero, molto probabilmente, essere raggiunti intutti i paesi senza superare i limiti ambientali globali",ha detto Daniel O'Neill, primo autore dell'articolo."Purtroppo, lo stesso non vale per altri obiettivi socialiche vanno oltre la sussistenza di base, come l'istruzionesecondaria e una elevata soddisfazione della vita."O'Neill e colleghi hanno individuato per ogni nazione11 indicatori di benessere (relativi a nutrizione, sanità,reddito, accesso a energia, educazione, misure disostegno sociale, uguaglianza, livello democratico,lavoro, aspettativa di vita in buona salute e soddisfazionedel proprio livello di vita) e li hanno correlati consette indicatori biofisici (dalle emissioni di CO2 alconsumo di biomassa, di fertilizzanti, ecc.) che esprimonola pressione pro capite sull'ambiente di ciascun paeseper assicurare il proprio livello di vita.L'analisi dei dati ha mostrato che nessun paese habuone prestazioni sia dal punto di vista ambientaleche da quello sociale. In generale, maggiore è ilnumero di indicatori sociali soddisfatti, maggioreè il numero di indicatori biofisici che non soddisfanola soglia della sostenibilità, e viceversa.Per esempio, gli Stati Uniti raggiungono la sogliaassociata a una vita soddisfacente in 9 degli 11indicatori sociali, ma superano il limite pro capitedi consumo delle risorse per tutti e 7 gli indicatoribiofisici. Al contrario, i paesi che usano le risorsea un livello sostenibile, come lo Sri Lanka, nonriescono a soddisfare i bisogni fondamentali delloro popolo. Unica eccezione a questo quadrodesolante è il Vietnam, che riesce a raggiungerela "sufficienza" in sei indicatori sociali violando unsolo limite biofisico. (L'Italia soddisfa sei indicatorisociali violando cinque indicatori ambientali.) Il Vietnam è il paese che attualmente soddisfail maggior numero di esigenze sociali infrangendoil numero minimo di indicatori di sostenibilitàambientale. (© hemis / AGF)"Se si vuole che tuttipossano condurre una buona vita entro i limiti delpianeta, i sistemi di approvvigionamento dellerisorse devono essere radicalmente ristrutturatiper consentire di soddisfare i bisogni di base conun livello di utilizzo delle risorse molto inferioreall'attuale", ha detto Julia Steinberger, coautricedello studio. "Sono necessari cambiamenti radicali.Si tratta di andare oltre la ricerca della crescitaeconomica nei paesi ricchi, passare rapidamentedai combustibili fossili alle energie rinnovabili eridurre in modo significativo le disuguaglianze."Tweet