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Sul fronte dell'astrofisica...


 Fonte: InternetSi apre una nuova era dell'astronomia.Dal segnale generato dalla fusione di due stelledi neutroni una cascata di scoperte
FOTONuova era dell'astronomia, l'Universo mai visto prima (fonte: Miur) © ANSA/ANSA+CLICCA PER INGRANDIREDa oggi l'astronomia non è più la stessa: una rivoluzionecome quella di Galileo quando puntò il cannocchiale versoil cielo. E' stato infatti catturato il segnale generato dallafusione di due stelle di neutroni, così dense da costituireuno stato estremo della materia. Lo hanno ascoltato evisto i rivelatori di onde gravitazionaliLigo e Virgo e 70telescopi da Terra e spaziali, con una cascata di scoperte.L'annuncio in contemporanea in Italia, Europa e Usa. Ruolocruciale dell'Italia con Infn, Inaf e Asi.Tre conferenze internazionali in simultanea hannopresentano i risultati da Stati Uniti, Germania e Italia,che ha dato un contributo importante con Istituto Nazionaledi Fisica Nucleare (Infn), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf)e Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Le conferenze sono statetrasmesse in diretta streaming da Washington, presso laNational Science Foundation, da parte della collaborazionedei rivelatori di onde gravitazionali Ligo e Virgo, da Garchingda parte dell'Osservatorio Europeo Australe (Eso) e da Veneziada parte dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). Trasmessa indiretta streaming anche la conferenza da Roma, al ministerodell'Istruzione, l'Università e la Ricerca, alla presenza delministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca Varia Fedeli.Un passo in avanti epocaleI risultati di questa importante scoperta sono pubblicatisu numerose riviste internazionali, fra le quali Physical ReviewLetters, Nature e Science, e segnano un passo in avanti epocalenella storia dell'astronomia. E' infatti la prima volta che unevento cosmico viene osservato sia con le onde gravitazionalisia con quelle elettromagnetiche, aprendo l'era dell'astronomiamultimessaggero che, sfruttando contemporaneamente segnalidiversi, trasforma il modo di vedere e ascoltare l'universo.Per la prima volta, infatti, ci sono gli strumenti per ascoltarecontemporaneamente segnali cosmici molto diversi, come leonde gravitazionali, quelli ottici, i raggi X e l'ultravioletto. Il ruolo dell'ItaliaL'Infn ha contribuito a questi risultati con il rivelatoredi onde gravitazionali Virgo, che fa capo all'OsservatorioGravitazionale Europeo (Ego) e si trova in Italia, a Cascina(Pisa). Insieme ai due strumenti del rivelatore americanoLigo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), Virgo ha permesso di capire da dove proveniva il segnaledell'onda gravitazionale. L'Inaf, con la sua rete di telescopibasati a Terra e nello spazio, è stato fra i primi al mondo a'fotografare', riconoscere e descrivere la sorgente del segnalee l'Asi ha contribuito alle osservazioni grazie ai telescopispaziali dedicati allo studio dei fenomeni più ricchi di energiadell'universo, come le emissioni di lampi gamma. Fra i telescopia Terra che hanno contribuito alla ricerca ci sono Rem, Vst eVlt, i telescopi spaziali sono Fermi e Integral, Swift, Chandra eHubble.LE INTERVISTE Fonte: MEDIAINAF TV
Vista nell'Universo una 'fabbrica' di oro e platino - Per la prima volta è stata osservata una 'fabbrica' dielementi pesanti, come oro e platino. E' la coppia distelle di neutroni, così dense da essere consideratel'anticamera dei buchi neri, che fondendosi ha generatole onde gravitazionali ascoltate da Ligo e Virgo e poil'esplosione accompagnata da un lampo di raggi gammavista dal satellite Fermi e confermata dal satellite Integraldell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). Poi i telescopi, moltidell'Inaf, hanno visto i segnali spia della nascita deglielementi pesanti. Dopo decine d'anni è stato risolto il mistero dell'originedi quasi la metà degli elementi più pesanti del ferro edè arrivata anche la prima conferma diretta che le collisionitra stelle di neutroni danno origine ai lampi di raggi gamma(o Gamma-Ray Burst, Grb) di breve durata. Le stelle dineutroni sono relitti cosmici, quello che resta quando unastella è esplosa in una supernova e poi la materia è collassatadiventando straordinariamente densa e compatta.Quando raggiunge questo stato estremo la materia nonè più quella che conosciamo, fatta di atomi con nucleicomposti da protoni e neutroni, ma è formata quasi deltutto da neutroni tenuti insieme da forze che impedisconoloro di collassare del tutto. Una materia che si trova inquesto stato estremo è l'anticamera di un buco nero,impossibile da riprodurre in laboratorio e mai osservatafinora. Mentre si avvicinavano inesorabilmente ruotandol'una intorno all'altra, le due stelle di neutroni hanno emessole onde gravitazionali ascoltate da Ligo e Virgo per circa100 secondi. Quando si sono scontrate hanno emesso unlampo gamma, visto da Fermi circa due secondi dopo l'arrivodelle onde gravitazionali. Questo lavoro di squadra hapermesso di localizzare le due stelle, indicate con lasigla AT2017gfo, nella periferia della galassia NGC4993,in direzione della costellazione dell'Idra e alla distanzadi 130 milioni di anni luce. Puntando in quella direzionei telescopi spaziali e a Terra gli astronomi, con l'Inaf inprima fila, hanno visto la fusione della coppia di stellenella luce visibile, ai raggi X, ultravioletti, infrarossie nelle onde radio, osservando i segnali spia dellaformazione dei metalli pesanti. Hanno contribuitoall'osservazione telescopi spaziali, come Integral e Swift,ai quali partecipa l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi),Chandra (Nasa) e Hubble (Nasa-Esa), e telescopi aTerra come Rem (Rapid Eye Mount) e quelli dell'OsservatorioEuropeo Australe (Eso) Vlt (Very Large Telescope e Vst(Vlt survey telescope).
Onde gravitazionali viaggiano alla velocità della luce - Le onde gravitazionali viaggiano alla velocità della luce.E' un altro risultato ottenuto dai rilevatori Ligo e Virgoe dal satellite Fermi.I dati dimostrano ancora una volta che Einstein aveva ragione.